Sarà presentata la candidatura a Paesaggio naturale e seminaturale protetto
E’ una bella idea, ma bisogna quagliare. Da tantissimo tempo si parla di valorizzare il fiume Savio. All’inizio degli anni 90 fu lanciata la proposta del Parco che però non è mai decollato. E’ un peccato perché il Savio è un’importante “riserva di naturalità” che deve essere tutelata e riqualificata, anche a seguito di quanto emerso nel corso dei drammatici eventi del mese di maggio. Parte da questo presupposto la candidatura che l’Amministrazione comunale di Cesena presenterà all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna con l’obiettivo di istituire un’area denominata “Paesaggio naturale e seminaturale protetto del fiume Savio”.
“Promuovere e valorizzare la bellezza naturalistica del fiume Savio e del suo territorio – commenta l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – significa tutelare l’intera area contenuta entro i confini comunali, caratterizzata da diverse tipologie vegetazionali e da specie rare e protette, ma anche renderla fruibile e oggetto di studio e approfondimento. Si tratta di luoghi provvisti di un grande potenziale turistico che mettono in relazione il contatto diretto con la natura con la scoperta della nostra storia. Per questa ragione un eventuale esito positivo della nostra richiesta ci consentirà di avviare ulteriori azioni inerenti la conservazione e il miglioramento delle condizioni di naturalità e seminaturalità del territorio e dei valori paesaggistici diffusi, al fine di garantire la funzionalità estesa di corridoio ecologico anche in termini idraulici, di migliorare la rete viabile di mobilità lenta delle infrastrutture associate, di promuovere le attività agricole eco-compatibili, tipiche e di qualità, attuare politiche ed azioni specifiche volte ad arrestare la perdita di biodiversità attraverso il sostegno e la valorizzazione delle realtà socio economiche e culturali locali”.
“Inoltre – prosegue l’Assessora – a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio nel mese di maggio, abbiamo aperto un confronto con l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, competente in materia di sicurezza idraulica, per individuare indirizzi funzionali all’attuazione di azioni volte al miglioramento della sicurezza idraulica dell’ambito fluviale”. Questo istituto giuridico non prevede vincoli per le attività interne al perimetro individuato ma valorizzerà insieme il territorio naturale e antropico.
L’iter amministrativo avviato dal Settore Ambiente del Comune si basa sulla Legge della Regione Emilia-Romagna che disciplina la formazione e la gestione del sistema territoriale delle aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000” e che individua, tra le varie tipologie di aree protette i Paesaggi naturali e seminaturali protetti, costituiti da “aree con presenza di valori paesaggistici diffusi, d’estensione anche rilevante e caratterizzate dall’equilibrata interazione di elementi naturali e attività umane tradizionali”.
Dopo essere stata presentata alla Consulta Ambiente, il 19 settembre scorso la proposta di istituzione del Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto è stata illustrata ai membri della seconda commissione consiliare, con particolare riferimento agli aspetti amministrativi legati all’istituzione, al regime vincolistico eventualmente introdotto e alle forme di gestione. Allo stesso tempo la proposta è stata presentata al Collegio dei Presidenti di Quartiere, il quale ha proposto osservazioni coerenti con le finalità e gli obiettivi sottesi all’individuazione del Paesaggio Protetto. Successivamente, il progetto è stato sottoposto all’attenzione della Consulta Agricola. In tale ambito è stata espressa una sostanziale condivisione sugli obiettivi e le finalità generali, valutando il progetto come un’occasione per valorizzare le aziende agricole all’interno del perimetro in termini di diversificazione, attrattività turismo ed incentivazione della viabilità dolce.
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