L'assessora risponde alla nota di un papà cesenate
In riferimento alla nota stampa a firma di un papà cesenate diffusa dagli organi di informazione locale, l’assessora alla Scuola e ai Servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi risponde:
I servizi per l’infanzia sono fondamentali per le bambine e i bambini e sostengono l’intero “sistema familiare” proprio perché i genitori vi trovano una sorta di “garanzia” nel far coincidere le esigenze di lavoro con quelle della cura e della crescita dei propri figli. In più, in questi servizi c’è una duplice finalità: quella educativa (in risposta ai bisogni di socializzazione, sperimentazione, autonomia e cura dei bambini) ma anche quella riguardante il welfare.
Con l’intento di rispondere alla crescente richiesta di domande presentate dalle famiglie, nel corso degli ultimi sei anni a Cesena sono state aperte 7 sezioni di nido e nei prossimi due ne saranno avviate ulteriori 6. Si tratta di un’azione che guarda ai bisogni del territorio: l’incremento della domanda è passata da circa 250 richieste con oltre 600 nascite a 500 con 550 nascite, grazie a misure come l’abbattimento delle rette di frequenza e il bonus Inps, che di fatto rendono i nidi praticamente gratuiti. Contestualmente, si è cercato di dare risposta utilizzando le sezioni di scuola dell’infanzia, in particolare statali, per ridurre sensibilmente la lista di attesa. Con le 6 prossime e nuove sezioni la lista di attesa sarà azzerata.
Continuamente valutiamo la possibilità di aprire almeno una nuova sezione lattanti, ma questo comporta la meticolosa ricerca di uno spazio adeguato ai bisogni dell’età dei piccolissimi che devono poter vivere in ambienti confortevoli in grado di soddisfare i bisogni relativi allo sviluppo di base del bambino, come ad esempio i bisogni dell’area motoria, linguistica, comunicativa, sociale e affettiva nel rispetto dei suoi ritmi di crescita.
L’obiettivo è di azzerare le liste d’attesa come negli anni è stato fatto con le scuole dell’infanzia. I servizi per l’infanzia sono fondamentali per i bambini e le bambine e lo sono anche per le famiglie.
Comprendiamo le difficoltà delle famiglie e siamo a disposizione per confrontarci e condividere le azioni intraprese su questo fronte.
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