Gli autovelox sono antipatici ma necessari

Ne servirebbero molti di più

Ha ragione Emanuele Chesi. Nell’edizione di domenica, rispondendo ad un lettore, il responsabile dell’edizione di Cesena de Il Resto del Carlino sostiene che gli autovelox servono. Anzi, aggiungo io, ce ne vorrebbero molti di più. Secondo Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, ne servirebbero altri quattro o cinque. Ma se fossero dieci sarebbe meglio. Ma bisognerebbe mettere quelli “veri”, non gli arancioni. Ma in mancanza d’altro andrebbero bene anche quelli. 

Il problema non sono i velox, ma l’approccio. La filosofia non deve essere quella di fare cassa, ma di ridurre la velocità che resta la principale causa degli incidenti stradali. Quindi i velox non devono essere “nascosti”, ma posizionati in posizioni ben visibili e segnalati in maniera adeguata. Insomma, gli automobilisti devono essere portati a rallentare.

I punti dove installarli sono parecchi a partire dalla Cervese. Comunque si tratta soprattutto di strade periferiche. Ad esempio, ne servirebbero molti di più nella via Settecrociari, strada che invita alla velocità. Adesso ce ne sono due (centro sportivo Villa Silvia e Diegaro), minimo ce ne vorrebbero altrettanti: a San Vittore all’incrocio con via Del Rio, dove c’è una curva “cieca” o quasi. 

Ma sarebbero tante le strade periferiche che potrebbero essere interessate. Sono quelle dove c’è un mix pericolosissimo: carreggiata stretta e lunghi rettilinei. Invece spesso si è portati ad installarli nelle frazioni periferiche ad alta densità abitativa. Per carità, la scelta non è sbagliata. Ma se di “macchinette” disponibili ce ne fossero poche la soluzione potrebbero essere i semafori a chiamata oppure attraversamenti pedonali ben segnalati e sicuri, quelli con le isole al centro della carreggiata. E, comunque, il velox dovrebbe essere posizionato prima del centro abitato. Prendiamo, ad esempio, Villa Casone. Ce ne era uno, in direzione Cesena, a pochi metri dal semaforo pedonale e della rotonda. Invece avrebbe dovuto essere posizionato nel tratto di rettilineo dopo il ponte dell’autostrada. In quel modo si rallenterebbe arrivando, quindi, a percorrere il borgo con una velocità adeguata. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.