oplus_0
La Cantina Braschi di Mercato Saraceno apre le porte nel fine settimana con alcune iniziative conviviali: Degustando, serata alla scoperta dei vini dell’azienda, il giovedì a partire dalle 18,30; ‘Al Sacco’ il venerdì, stessi orari, con la possibilità di portarsi la ‘ligaza’ da casa e accompagnarla con vini della cantina. E alla domenica sera Dj set & aperitivo per coinvolgere la fascia più giovane del pubblico. Mentre per chi vuole acquistare direttamente in cantina gli orari ‘Enoteca’ sono al sabato dalle 10 alle 13.
La cantina mercatese è nata nel 1949 anni. Ha una caratteristica particolare: vinifica le uve di due diverse sottozone. Utilizza i vigneti, profumati d’Appennino, a circa 400 metri di altitudine nella frazione di Monte Sasso (sottozona di Mercato Saraceno, ex San Vicinio), e quelli pedecollinari a Paderno (sottozona di Bertinoro).

Il risultato sono due prodotti completamente differenti. Più profumati e croccanti, come spiega l’enologo Vincenzo Vernocchi, il sangiovese di Bertinoro, territorio con un sottosuolo di argille e Spungone. Più taglienti e scorrevoli i sangiovese di Mercato Saraceno che godono dell’altezza dei vigneti di Monte Sasso e di un terroir caratterizzato da arenarie e bosco. Caratteristiche che emergono anche nel “Famoso” della cantina che provenendo dai 400 metri di altitudine di Monte Sasso perde quella caratteristica di aromaticità marcata che si riscontra in altri territori. Il Famoso è un vitigno con una storia particolare. Originario dell’Ottocento era progressivamente sparito. A riscoprirlo una famiglia del posto tramite una ricerca dell’Università di Bologna ed ora si candida a diventare il vino di Mercato Saraceno. La prima bottiglia risale al 2012 e ottenne i Tre Bicchieri, massimo riconoscimento del Gambero Rosso. All’inizio del 2026 sarà commercializzata la produzione 2024, la prima che avrà la menzione geografica Mercato Saraceno.
Lavorando uve provenienti da due diverse sottozone la Cantina Braschi crea una sorta di gioco dei vini che affascina per diversità. La dimostrazione che la Romagna del vino sia così piacevolmente disomogenea. Questo a causa di zone di produzione con caratteristiche completamente differenti che determinano la nascita di prodotti completamente differenti che regalano un interessante viaggio sensoriale.

Questo post è stato letto 37 volte
