TRE PITTORI : LUIGI SAVELLI , PIZZA GRAZIANO DE SANTIS DI RADIO 105, GIANLUCA BOSELLO ALLA MOSTRA COLLETTIVA “ ARTE IN PRIMAVERA”
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
Nell’era della globalizzazione, appena alle porte della Città di Forlì, lungo la strada Cervese che porta al mare, circa a metà e per l’esattezza a Pievequinta, esiste un bel luogo ed una bella realtà che ha a cuore, il cuore più intimo e profondo della Romagnolità. Questo luogo è il Palazzo Morattini che fu di proprietà della nobile Famiglia Forlivese nei secoli XVIII e XIX.
Ai giorni nostri il Palazzo è di proprietà del Comune di Forlì, ma è anche la sede dell’ Associazione “Amici della Pieve” che ne ha assunto la gestione.
L’Associazione Culturale “Amici della Pieve” ha anche una sua data e un suo specifico luogo di nascita che risalgono al mese di marzo 1999 per volontà di un gruppo di amici che sono divenuti poi i Soci Fondatori. L’Associazione è apartitica e apoltica ed ha come suo scopo principale
l’intento di promuovere e salvaguardare le radici del proprio territorio in Terra di Romagna.
Arte, Cultura e Tradizione sono le principali finalità.
La prima sede dell’Associazione fu presso la Parrocchia di Pievequinta, grazie alla gentile concessione dell’allora Parrocco Don Silvio Ferrante, anch’egli Socio Fondatore.
Il territorio di Pievequinta è posto a sud-est rispetto alla città di Forlì ed occupa una fascia di terreni agricoli in confine fra il territorio forlivese e ravennate, attraversata dalla Via Cervese.
La Chiesa dei S.S.Pietro e Paolo di Pievequinta, che possiamo considerare come il centro vitale del territorio, costituisce lo specchio di questa realtà: infatti la Chiesa fa parte del Comune di Forlì, ma appartiene alla diocesi di Ravenna.
Oltre alla Chiesa, nel territorio di Pievequinta vi è collocato un altro edificio di una certa rilevanza per la sua mole imponente e squadrata: il Palazzo Morattini Monsignani (che specificatamente Monsignani non è), attuale sede dell’Associazione “Amici della Pieve” Onlus e del Comitato di Quartiere “Casemurate-Pievequinta-Caserma”. Nel territorio si trovava un terzo edificio di notevole importanza che era il Casino di villeggiatura della nobile famiglia forlivese dei Monsignani, cioè il Palazzo delle Meraviglie (la cui immagine è il logo dell’Associazione); oggi questo non esiste più, causa il devastante terremoto del 1870 che lo fece parzialmente crollare.
Comunque l’impegno attuato e svolto da parte di tutti i Soci ha fatto sì che l’Associazione “Amici della Pieve” dai dodici Soci Fondatori iniziali arrivasse ai sessantadue Soci attuali e che la sede definitiva diventasse, già dal 2001, il prestigioso Palazzo denominato Morattini Monsignani.
Nel nobile Palazzo Morattini al primo piano si svolgono le Mostre di vario genere, le sale presentano un aspetto intimo e accogliente nelle sobrie e coerenti rifiniture, dove le linee di luci moderne accentuano e risaltano il fascino del classico e dell’antico.
E’ infatti possibile respirare e ritrovare anche qui, fra le mura ed i piani di Palazzo Morattini Monsignani, quell’eleganza e quella sobria dignità che caratterizzano i Musei di San Domenico, seppure espletate in dimensioni ridotte.
La denominazione di Palazzo Monsignani risulta essere però un errore storico che si protae da circa un secolo.
Questo palazzo, situato in Via Armelino 33, certamente esisteva già nel XVII secolo ed apparteneva alla nobile famiglia forlivese degli Augustini; nel 1714 il Balì Tommaso, morendo senza eredi maschi, lasciò in eredità il palazzo di Pievequinta con case e terreni all’Ospedale degli Infermi di Forlì.
Questo lo vendette nel 1730 ai fratelli Francesco ed Antonio Morattini, figli di Giacomo, ma nel 1825 il Marchese Antonio Morattini, causa i debiti contratti con il suo avvocato Antonio Francesco Santarelli per sostenere in’infinita serie di cause, fu cotretto a cedergli il palazzo senza incassare uno scudo.
Nel 1832, causa la morte dell’Avvocato, il palazzo passò per eredità al di lui fratello, l’Ing. Giacomo Santarelli che, a sua volta nel 1851 fu costretto, causa debiti, a venderlo ad un certo Nadiani Pietro. Morto il Nadiani, il palazzo passò per eredità a suo fratello Antonio, che sempre per debiti lo vendette a Laghi Anna, vedova di Gaudenzi Pietro.
Il Gaudenzi è il padre di Giuseppe e Quinto, i due leader del partito repubblicano e socialista di fine ‘800 ed inizio 900; il palazzo fu messo all’asta nel 1893, essendo i Gaudenzi coinvolti nel fallimento della Banca di Forlì, e da loro stessi riacquistato per mantenerlo fino agli anni 60 del secolo scorso, quando fu comprato dall’Amministrazione Comunale di Forlì per adibirlo a Scuola pubblica.
Una cosa è certa: da metà del 1600 fino ad oggi non è mai appartenuto alla famiglia Monsignani. L’unico collegamento che giustifica la confusione è l’appartenenza alla famiglia Gaudenzi anche del palazzo delle Meraviglie (o di ciò che ne restava) dal 1883 fino alla fine del’800; in quel periodo certamente i materiali lapidei rimasti dopo il crollo furono spostati da quello delle Meraviglie a quello della scuola, causandone la futura sovrapposizione di memorie.
Il Palazzo ha linee architettoniche molto sobrie ed austere; dall’ingresso al piano terra si accede al grande salone centrale e allo scalone che porta ai piani superiori.
Il salone principale immette in quattro stanze, due a destra e due a sinistra, e, attraverso una grande porta, conduce nel giardino, sul lato che guarda alla montagna.
Sopra alle porte e lungo le due pareti lunghe restano le cornici in stucco che fino agli anni ’60 contenevano tele settecentesche di carattere campestre.
Salendo invece il nobile scalone di pietra, ornato da una stupenda balaustra settecentesca in marmo, si accede al piano nobile, in forme identiche a quelle del piano terra; anche qui restano le cornici vuote dalle tele e qualche traccia degli stupendi camini alla francese, di cui erano dotate tutte le stanze.
Il salone principale, molto più alto di quello del piano terra, con la sua volta arriva fino al tetto e nei suoi lati lunghi si aprono delle finestrelle segrete che danno sul terzo piano e che permettevano di poter guardare senza essere visti.
Davanti al Palazzo esisteva un piccolo oratorio, andato distrutto, e sul fianco la grande casa colonica con depositi e ghiacciaia, di cui non resta più nulla.
Tale descrizione è stata da me estrapolata dal volumetto “ I nostri primi dieci anni” dal 1999 al 2009, edito dalla Associazione stessa.
Per quanto riguarda l’Ass. Amici della Pieve, alla presidenza si sono avvicendate tre figure:
Mauro Mariani, in carica per sei anni, e che ora cura e segue principalmente la parte storica, quella parte che si propone di far conoscere, di tramandare e anche di valorizzare tutto ciò che costituisce il patrimonio di tale territorio; le radici romagnole in Terra di Romagna. Flores Farneti, in carica due anni e che ora segue, cura ed organizza le esposizioni pittoriche, che di solito si svolgono in due
precisi periodi annuali: una sotto il fervore della primavera e l’altra sotto la pacatezza dell’autunno e l’attuale Presidente; una signora, una donna Alice Lugaresi, in carica dal 2010, a conferma del fatto che in Romagna le donne sono sempre state sia attive che propositive e partecipi.
Nell’arco di quattordici anni sono state parecchie e pregevoli sia le attività che gli eventi proposti dall’ Associazione “Amici della Pieve”. Sarebbe troppo impegnativo ricordarli e citarli tutti, ma qualcuno dei tanti eventi merita decisamente di essere qui riportato.
Mi piace ricordare che il 20 giugno del 1999 si è aperto il proficuo ciclo di Mostre con una Mostra Fotografica dedicata a Luigi Ridolfi con la presentazione di 40 foto inedite.
Inoltre l’Associazione nella persona di Mauro Mariani, ha realizzato la ristampa anastatica di un libretto in memoria di Luigi Ridolfi curato da Mario Garavini nel 1920.
Luigi Ridolfi (Forlì, 11 aprile 1894 –Taliedo,2 agosto1919) è stato un aviatore italiano, o meglio è stato un Asso dell’aviazione italiana e proprio a lui, originario di Pievequinta, è dedicata una delle sale al primo piano del Palazzo dove si svolgono le Mostre.
Nel 1917, in piena prima guerra mondiale, cominciò la sua carriera da pilota bombardiere su aerei Caproni. Con più di 6000 voli e 65 azioni di bombardamento in otto mesi di guerra, stabilì un primato assoluto per la sua epoca, tanto da meritare il premio “Bombardieri del cielo”organizzato dalla rivista Il Secolo illustrato.
A lui è dedicato l’Areoporto di Forlì e qui vi è anche l’unica sede in Italia della Laurea in Ingegneria Spaziale dell’Università di Bologna con Sede in Forlì.
Inoltre pregevoli sono state anche tutta una serie di iniziative sociali con lo scopo di creare aggregazione e sostegno e sempre contaddistinte dalla cordialità e dalla gioiosità della gente romagnola. Fra queste attività, alcune sono state: un ciclo di conferenze dedicate alle problematiche degli anziani, la consegna di tre borse di studio alle classi della Scuola Elementare di Carpinello,al Liceo artistico di Forlì, all’Istituto di ceramiche d’arte di Faenza e molte altre attività ancora.
Nel settembre del 2001 si è tenuta la prima Mostra di arti figurative e di opere pittoriche legata al territorio, con la collaborazione del Gruppo artisti dell’ Erbosa e con la collaborazione delle signore critiche d’arte Rosanna Ricci e Flavia Bugani. All’inaugurazione intervenne anche l’allora Sindaco di Forlì il Dott.Franco Rusticali e di questa esposizione è stato pubblicato il catalogo con la critica e la descrizione delle opere presentate. Negli anni successivi le Mostre di Pittura si sono sempre ripetute, proponendo artisti diversi, ma riscuotendo sempre costanti consensi e apprezzamenti, sia di pubblico che di critica.
Nell’anno 2002 nel mese di novembre si è tenuta la Mostra dal titolo “ Famiglie attraverso i secoli: il caso di Pievequinta, Casemurata, San Zaccaria e Bastia” a cura di Mauro Mariani ed in occasione di questo evento è stato ricostruito e pubblicato l’albero genealogico di un centinaio di vecchie famiglie del territorio di Pievequinta, risalendo fino al 1500.
All’epoca ogni famiglia era chiamata e riconosciuta con un soprannome e proprio questo indizio ha permesso di compiere la ricerca. Infatti le famiglie di pianura ( salvo casi particolari) si portavano
dietro il soprannome anche quando cambiavano residenza; mantre le famiglie di collina e di montagna di alcune zone romagnole prendevano come soprannome il nome del podere dove risiedevano.
A tali specifici studi di ricerca svolti dall’Associazione “ Amici della Pieve” si è interessata anche
l’Università di Bologna.
E sono veramente molte e tutte prestigiose le iniziative organizzate e promosse dall’ Associazione Culturale che sono state fra l’altro raccolte in un volumetto pubblicato dal titolo “I nostri primi dieci anni” dal 1999 al 2009 che riporta nell’ ultima pagina i ringraziamenti dell’allora Presidente dell’ Associazione Flores Farneti che è anche l’attuale organizzatore delle Mostre di Pittura e che qui riporterò volentieri:
“ Tutte le attività sono state promosse ed esguite in maniera volontaria dai soci , comprese le varie iniziative gastronomiche che hanno sempre avuto lo scopo di stimolare l’aggregazione dei residenti del nostro territorio, di ampliare al massimol’utilizzo di Palazzo Morattini come luogo di incontro e di scambio sociale ed allo stesso tempo di raccogliere fondi da devolvere ai vari progetti.
Ricordiamo fra gli altri:
il sostegno familiare, attraverso l’adozione a distanza, di due bambine e delle loro famiglie.
Ed infine un ringraziamento sentito e caloroso va al Comune di Forlì ed alla Circoscrizione n°3 perchè hanno creduto e sostenuto in questi dieci anni tutti i progetti che l’Associazione ha proprosto e realizzato.
Pievequinta 14 marzo 2009 – Il Presidente : Flores Farneti “
Ritornando al presente nell’attuale 2013, sotto la gestione del Presidente in carica Signora Alice Lugaresi, gli eventi interessanti ed importanti proseguono, come quelli proposti in primavera e fra questi ci sono la presentazione di due libri che intendono narrare e conservare la preziosità delle proprie radici romagnole. Domenica 3 marzo 2013 alle ore 16 si è svolta la presentazione del libro:
“Quand us magneva in dialet” a cura di Monti Diella con le ricette del Concorso “E magnè d’una volta” indetto dall’Associazione Amici della Pieve. Il titolo del libro trae origine dalla antica tradizione romagnola che accomunava e fondeva in una unica azione sia il cibo che il dialetto. Mangiare e parlare in dialetto come un tutt’uno, all’unisono.
Poi sabato 16 marzo alle ore 19, al primo piano resterà aperta la mostra fotografica del paese di Pievequinta dal titolo “Chi li riconosce?” a cura di Mauro Mariani.
Infine il sabato 6 aprile alle ore 16 ci sarà l’apertura ufficiale della Mostra di Pittura Collettiva” Arte in primavera”. Tale manifestazione rimarrà aperta nelle giornate di sabato 6 aprile e domenica 7 aprile e poi di nuovo sabato 13 aprile e domenica 14 aprile e ancora sabato 20 aprile e domenica 21 aprile con un orario che va dalle 15 alle 19.
Domenica 7 aprile 2013 alle ore 16 il Sindaco della Cittadina di Dovadola ( FC) Gabriele Zelli presenterà il libro: “Le fatiche del contadino”scritto da Radames Garoia originario di Pievequinta.
Il volume illustra la vita dei contadini del luogo attraverso immagini e racconti di vita vissuta tra Pievquinta e la larga di Scarpello.
Mentre al primo piano del Palazzo sarà aperta la Mostra di Pittura Collettiva “ Arte in primavera” dalle ore 15 alle ore 19.
Saranno tre i pittori che esporranno contemporaneamente al primo piano anche se ciascuno avrà a disposizione una propria sala di esposizione. Sono tre nomi veramente significativi ed importanti per me. Il primo nome infatti mi è molto familiare, in quanto si tratta di mio fratello Luigi Savelli, ingegnere ed insegnante per professione, ma poi anche pittore e grafico per passione.
Di mio fratello Luigi, io dovrei scrivere 2 date : 19 – 05 – 1955 in Forlì e 09 – 11 – 2009 in Forlì,
Ma per me c’è ne è una sola e quindi io qui ne riscriverò una sola : 19 – 05 – 1955 e la sua partecipazione alla Mostra intende essere un bel modo di ricordarlo e contemporaneamente di presentarlo.
Luigi Savelli nel 1979/80 aveva frequentato il Corso libero del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Ed aveva frequentato il medesimo Corso anche nell’anno successivo 1980/1981.
Nel 1984/85 aveva frequentato il Corso annuale di Incisione Calcografica presso il Centro Polivalente per l’Immagine di Forlì.
Ed aveva frequentato il medesimo Corso anche nell’anno successivo 1985/1986
Inoltre aveva partecipato a numerosi Concorsi di Pittura ottenendo meriti, consensi e premiazioni.
Fra queste le principali sono state nel marzo del 1985 “ Tempi di Morsura (2° edizione) Mostra di Incisioni calcografiche del Gruppo “ Il Graffico” patrocinata dal Comune di Forlì e svoltasi presso la Sala Albertini in Forlì.
Poi nel gennaio del 1988 ha partecipato alla Mostra di Incisioni calcografiche presso il Centro Culturale S.Anna in Forlì.
Nei mesi di marzo e di ottobre del 1991 ha realizzato la Mostra Personale di Incisioni calcografiche e tempere acriliche presso la Sala XC Pacifici in Forlì.
Nel gennaio del 1992 ha partecipato all’ evento “Artisti per Amnesty” presso la Galleria “Chiostro di San Mercuriale”in Forlì.
Nel mese di aprile del 1992 ha realizzato la Mostra Personale di Incisioni calcografiche e tempere acriliche, patrocinata dal Comune di Faenza.
Mentre nel mese di agosto 1992 ha realizzato la Mostra Personale presso la Sala dell’Associaizone Don Bosco in Castrocaro Terme (FC).
Riporto brevemente l’incipit di una recensione di Rosanna Ricci pubblicata sul Resto del Carlino nel marzo del 1993:
“Che Luigi Savelli creda fermamente nel suo lavoro è un dato più che evidente. Con ciò non alludiamo solo alla sua professione di ingegnere elettronico e di insegnante, ma all’ impegno e alla cura con cui si dedica anche al mondo dei pennelli.Dapprima grafico, poi pittore e grafico, Luigi Savelli ha dimostrato e dimostra tuttora una propensione per il mondo fantastico-surreale e una tecnica che, se vogliamo cercare degli ascendenti,potremmo avvicinarla al divisionismo.”
Inoltre Luigi Savelli si potrebbe anche definire il poeta – pittore degli uomini e delle figure
con i cappelli.
Il secondo pittore presente alla Mostra “Arte in primavera” che si terrà a Pievequinta nel prossimo mese di aprile 2013 è per me e per l’ Associaizone “ Amici della Pieve” un autentico “Fiore all’occhiello ed è Graziano De Santis, in arte Pizza, nato a Sava (TA) il 16 gennaio 1961 e noto Dj e Speacker nel programma di Marco Galli “ Tutto Esaurito” che va in onda tutte le mattine su Radio 105 dalle ore 7 alle ore 10.
Sono anni che ascolto il programma, mentre accompagno i figli a Scuola ed è proprio dall’ ascolto che è nata l’ amicizia.
Pizza Graziano De Santis è un artista a 360°, molto eclettico e molto simpatico, dotato di un forte magnetismo. Fra le sue tanti arti, c’è anche quella della Pittura e forse non è del tutto casuale, la forte somiglianza con il noto pittore Salvator Dalì, accentuata ancora di più, dalla medesima fattezza dei baffi.
La forte originalità di Pizza si manifesta anche nella sua pittura, insieme alla immediatezza e alla spontaneità che lo rende così facile e disponibile alla confidenza e alla simpatia con gli altri.
Lui stesso dice di esprimersi attraverso un genere pittorico di tipo naif metropolitano, tutto da vedere e da scoprire, come rivela lui in prima persona e attraverso le sue stesse parole:
“Sono un pittore che nel tempo libero dipingo dei quadri, definisco la mia arte infantile-metropolitana. Io non studio un tema prima di crearlo, ma improvviso in modo naturale mescolando dei colori e usando la fantasia, i quali piacciono molto alla gente che si complimenta con me.
Alcuni li vendo, altri li regalo, perchè il mio scopo è quello di lasciare un’ impronta mia artistica nel mondo dell’ arte.
O meglio, un mio ricordo nel tempo.”
Il terzo pittore presente alla Mostra di Pittura “Arte in primavera” del mese di aprile 2013 è il pittore cesenate Gianluca Bosello, nato a Cesena nel 1970 dove attualmente risiede.
Gianluca Bosello è nato con la passione per le arti figurative. Nel 1985 ha iniziato a dipingere ed ha partecipato a Concorsi e a Rassegne d’arte, avvalendosi dei consigli e suggerimenti di vari pittori, tra i quali Romolo Tassinari prima e Romano Buratti in seguito.
Nel 1995 ha frequentato un Corso di perfezionamento tenuto dal pittore forlivese Ido Erani, che gli ha permesso di cogliere e di intraprendere segreti e nuove tecniche pittoriche, per proseguire con tecnica e costanza in una continua ricerca artistica, rivolta ad impreziosire la propria formazione individuale.
Attualmente ha all’attivo centinaia di Premi e Mostre in tutta Europa e può essere annoverato tra i pittori contemporanei più importanti del nostro paese.
Inoltre Gianluca Bosello è Vice Presidente dell’Associaizone ADARC.
ADARC Associazione Degli Artisti Cesenati è stata fondata nel 2005 dal prof. Attilio
Bazzani. Scopo dell’Associazione è quello di valorizzare e promuovere le attività artistiche,
sociali e culturali attraverso i tanti operatori del settore, fornendo a tutti i soci nati o residenti nel comune di Cesena un supporto ed una possibilità di collaborazione interdisciplinare. Il nuovo Presidente dell’Associazione è la pittrice Venturi Elisabetta, Vice Presidente il pittore Gianluca Bosello e nove i Membri del Consiglio, composto da artisti di più settori.
Nello scorso anno 2012 l’Associazione si è impegnata in rassegne d’Arte Contemporanea, in partecipazioni a fiere artistiche, in incontri Artistico-culturali e mostre pittoriche.
Inoltre presso il Convento Capuccini in Cesena si trova il ritratto di Padre Guglielmo realizzato da Gianluca Boselli , ma nell’ambiente artistico romagnolo è noto principalmente per la sua grande capacità e abilità di trasformare le biciclette in capolavori, attraverso l’uso fantasioso e creativo dei propri pennelli.
L’Associazione “Amici della Pieve” è lieta quindi di festeggiare l’arrivo della primavera in Terra di Romagna, sotto gli auspici migliori di nuovi colori e di antiche tradizioni.
TREI PICTORI: LUIGI SAVELLI , PIZZA GRAZIANO DE SANTIS DI RADIO 105, GIANLUCA BOSELLO LA EXPOZIŢIA DE GRUP “ARTĂ ȊN PRIMĂVARĂ” DE PE LÂNGĂ PALATUL MORATTINI ȊN PIEVEQUINTA / FORLI’
Articol de Rosetta Savelli
Traducere de Mirela Fighiuc
Pubblicato in miercuri, 21 august 2013
A NEW SPECIAL ISSUE: CLH 4 (36)/JULY-AUGUST 2013 “TERRA AUSTRALIS”
CONTENTS/SUMARIO (1)
ORIZONTURI CHILIENE
(12 + 1 Poets from Chile)
Theodoro Elssaca, Antologia “Terra Australis”
Andrès Morales
Astrid Fugellie
Delia Dominguez
Elicura Chihuailaf
Francisco Véjar
Manuel Silva Acevedo
Sergio Badilla Castillo
Sergio Macias
Jaime Quezada
Pedro Lastra
Matias Rafide
Rafael Rubio
Theodoro Elssaca
ALTE ORIZONTURI POETICE
Donald Adamson (UK-Finland)
Mike Bannister (UK)
Martin Bates (UK)
Douglas Lipton (UK)
Mike Foldes (US)
John Tischer (US-Mexico)
Raymond Walden (Germany)
Ada Carol (Romania)
Cătălin Afrăsinei (Romania)
Leonard Ciureanu (Romania-Italy)
Alberto Bergamini (Italy)
Casciano Lopes (Brazil)
Paulo Mielmiczuk (Brazil-Poland)
Marina Centeno (Mexico)
Daniel Montoly (Dominican Rep.-US)
Carmen Troncoso (Chile)
José Ramón Carballo López (Spain)
Mladen Machiedo (Croatia)
Boris Domagoj Biletić (Croatia)
Abiola Olatunde (Nigeria)
ORIZONTURI CRITICE
Anna Rossell (Spain), When Literature is more than a Text
Željka Lovrenčić (Croatia), Fernando del Paso
Niza Todaro (Uruguay), Montevideo
Neil Leadbeater (UK), Orizonturi interculturale
Dima El Sayed (Liban), The Immortal Bird, on Free
Circulation & Ideas
Reiner Menzel (Germany), Betrachtungen uber Freunde
Rosetta Savelli (Italy), Tre Pittori: Luigi Savelli, Pizza
Graziano de Sanctis, Gianluca Bosello
Patrizia Boi (Italy), Ildegarda de Bingen
ORIZONTUL PROZEI
Radu Aldulescu (Romania), The Baker’s Lover/Amantul
colivăresei (fragm.)
Roxana Doncu (Romania), The Story of Crow and Crown
Yoshimoto Banana (Japan), 幸福の瞬間
Moments of Happiness / Momente de fericire
Alex Kudera (US), Awash in Barach & Bolano
DEDICATO A MIO FRATELLO
LUIGI SAVELLI – Ingegnere, Matematico e Pittore
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
LUIGI SAVELLI
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
LUIGI SAVELLI
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
PIZZA – GRAZIANO DE SANTIS
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
GIANLUCA BOSELLO
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
di Rosetta Savelli
Nella foto: Pizza Graziano De Santis, Gianluca Bosello, Rosetta Brocchi in Savelli, Rosetta Savelli, Flores Farneti.
MOSTRA COLLETTIVA “ARTE IN AUTUNNO” – NOVEMBRE 2013
PRESSO PALAZZO MORATTINI IN PIEVEQUINTA, FORLI’.
Il 6 Novembre 2013 in occasione della MOSTRA COLLETTIVA “ ARTE IN AUTUNNO” esporranno i Pittori:
ROBERTO CASADIO – MARIO DI CICCO – ANGELO RANZI.
ROBERTO CASADIO, noto pittore forlivese ha curato per la parte illustrativa il primo volume (Inferno) di una serie in tre temi della Divina Commedia, pubblicati dalla Società Editrice “Il Ponte Vecchio” e curati dal Professor Andrea Brigliadori.
Roberto Casadio ha realizzato 51 tavole più una trentina di disegni preparatori.
MARIO DI CICCO, docente al Liceo artistico forlivese, dopo la pubblicazione dell’Inferno dantesco, illustrato da Roberto Casadio, ha proseguito il viaggio nell’opera di Dante, esplorando il Purgatorio attraverso l’uso sapiente della matita e del pennello. L’artista ha interpretato i difficili canti del Purgatorio in modo innovativo, grazie anche ai preziosi suggerimenti del Professor Andrea Brigliadori che ha curato il volume, edito dalla Società “Ponte Vecchio” Cesena.
ANGELO RANZI, stimato pittore forlivese ha chiuso la trilogia delle tre cantiche dantesche, commentate da intellettuali e illustrate da artisti romagnoli. Tre volumi di grande formato che costituiscono una pagina importante della cultura italiana e romagnola. Nel volume edito dalla Società” Ponte Vecchio” e curato dal Professor Andrea Brigliadori ,l’artista Angelo Ranzi ha illuminato di luce propria, il Paradiso con 40 tavole a colori.
I 3 Pittori forlivesi saranno ampiamente presentati in un mio prossimo articolo.
Rosetta Savelli
3 Ottobre 2013
Questo post è stato letto 534 volte
TREI PICTORI: LUIGI SAVELLI , PIZZA GRAZIANO DE SANTIS DI RADIO 105, GIANLUCA BOSELLO LA EXPOZIŢIA DE GRUP “ARTĂ ȊN PRIMĂVARĂ” DE PE LÂNGĂ PALATUL MORATTINI ȊN PIEVEQUINTA / FORLI’
Articol de Rosetta Savelli
Traducere de Mirela Fighiuc
În epoca globalizării, chiar la marginea orașului Forlì, de-a lungul drumului Cervese care duce la mare, aproximativ la jumătate mai cu exactitate în Pievequinta, este un loc frumos și o realitate frumoasã care are o inimă, inima cea mai intimă și profundă Romagnolità. Acest loc este Palatul Morattini, care a fost deținut de familia nobilă Forlivese în secolele XVIII și XIX.
În prezent, clădirea este deținută de către Primãria din Forlì, ea este, de asemenea sediul de origine al Asociației „Prietenii Bisericii”care a preluat conducerea.
Asociația Culturală “Prietenii Bisericii” are, de asemenea, propria sa dată și un loc specific al nașterii datând din luna martie 1999 din dorinţa unui grup de prieteni care au devenit mai târziu membrii fondatori. Asociația este non-partizană și apolticã și are ca scop principal intenția de a promova și proteja rãdãcinile propriului teritoriul pe Pãmântul Romagna.
Arta, Cultura și Tradiția sunt obiectivele principale.
Primul sediu al Asociației a fost la Parohia din Pievequinta, datorită concesiunii de atunci a preotului paroh Don Silvio Ferrante, care este, de asemenea, co-fondator.
Teritoriul Pievequinta este situat la sud-est a orașului Forlì și ocupă o parte de teren agricol la granița dintre teritoriul Forlì si Ravenna, traversat de Via Cervese.
Biserica S.S.Pietro și Paul Pievequinta, care poate fi considerat centrul vital al teritoriului, este o reflectare a acestei realități: în fapt, Biserica face parte din municipiul Forlì, dar aparţine Diocezei de Ravenna.
În afară de Biserică, pe teritoriul Pievequinta este amplasată o altă clădire cu o anumitã relevanţã cu o semnificație impunãtoare şi pătratã: Palatul Morattini Monsignani (care nu este în mod special Monsignani), actualul sediu al Asociației “Prietenii Bisericii” Onlus şi al Comitetului de Cartier “Casemurate-Pievequinta-Barracks”. In zonã exista o a treia clădire de o importanță considerabilă ce era Casa de vacanţã a nobilei famili din Forlì Monsignani, care este, Palatul Minunilor (a cărui imagine este logo-ul Asociației), astăzi, aceasta nu mai există, ca urmare a cutremurului devastator din 1870 care a provocat prăbușirea parțialã.
Cu toate acestea, angajamentul implementat și realizat de către toți membrii a fãcut în aşa fel încât Asociația „Prietenii Bisericii” de la doisprezece membri fondatori iniţiali sã ajungã la șaizeci și doi de membri actuali și ca sediul final începând din 2001 sã devinã prestigiosul Palat numit Morattini Monsignani.
În nobilul Palat Morattini la primul etaj sunt organizate spectacole de diferite tipuri, sãlile au un aspect cald si primitor in finisaje sobre și coerente, în care liniile de lumini moderne scot în evidență și accentueazã farmecul clasic și vechi.
Este astfel posibil să respiri și și sã regãsești chiar aici, între pereții și etajele Palatului Morattini Monsignani, acea eleganţã si demnitate liniștită, care caracterizează Muzeele din San Domenico, deși desfășurate într-o dimensiune mai mică.
Numele de Palatul Monsignani cu toate acestea, se dovedește a fi o greșeală istorică care este de aproape un secol.
Acest palat, situat în Via Armelino 33, a existat cu siguranță în secolul al XVII-lea și a aparținut familiei nobile din Forlì Augustini, în 1714, Bali Tommaso, a murit fără un moștenitor de sex masculin, şi a lăsat moştenire Palatul din Pievequinta cu case și terenuri Spitalului de Bolnavi din Forlì.
Acesta l-a vândut în 1730 fraților Francesco și Antonio Morattini, fiii lui Iacov, dar în 1825 marchizul Antonio Morattini, din pricina datoriilor pe care le avea cãtre avocatul său, Francesco Antonio Santarelli pentru a-l sprijini într-un număr infinit de cauze, a fost constrâns să-i cedeze Palatul fără a colecta un ban.
În 1832, ca urmare a decesului avocatului, Palatul a fost moștenit de fratele său, Ing. Giacomo Santarelli, care, la rândul său, în 1851, a fost nevoit din cauza datoriilor, să-l vândă unui anumit Nadiani Pietro. Dupã moartea lui Nadiani, palatul a fost moștenit de fratele acestuia Antonio, care mereu din cauza datoriilor l-a vândut lui Laghi Anna, văduva lui Gaudenzi Pietro.
Gaudenzi este tatăl lui Iosif și Quinto, cei doi lideri ai Partidului Republican și Socialist de la sfârșitul anului ‘800 și începutul anului 900, palatul a fost scos la licitație în 1893, fiind Gaudenzi implicat în eșecul Băncii din Forlì, și de ei înşişi răscumpărat pentru a fi menținut până în anii ’60 ai secolului trecut, când a fost cumpărat de către municipalitatea din Forlì pentru a fi utilizat drept școală publicã.
Un lucru este sigur: de la mijlocul anilor 1600 până în prezent nu a mai aparținut familiei Monsignani. Singura legătură care justifică confuzia este apartenenţa familiei Gaudenzi şi a Palatului Minunilor (sau ce a mai rămas din el) din 1883 până la sfârșitul anului ‘800, în acea perioadã cu siguranță materialele de piatră rămase după prăbușire au fost mutate de la Palatul Minunilor la școală, cauzând viitoarea suprapunere de memorii.
Palatul are linii arhitecturale foarte sobre şi austere, de la intrarea la parter se intrã în marele hol central şi la scara care duce la etajele superioare.
Sala principală conduce la patru camere, douã pe dreapta și două pe partea stângă, și printr-o ușă mare duce în grădină, pe partea dinspre munte.
Deasupra ușilor și de-a lungul celor două ziduri lungi rămân cadrele stuc, care până în anii ’60 conţineau picturi din secolul al XVIII-lea cu caracter câmpenesc.
Urcând pe nobila scarã de piatrã, împodobită cu o frumoasă balustradă din secolul al XVIII-lea din marmură, se ajunge la primul etaj, în formã identicã cu cel de la parter, chiar şi aici rãmân ramele golite de pânză și unele urme ale şemineelor minunate franceze, cu care au fost echipate toate camerele.
Salonul principal, cu mult mai înal decât cel de la parter, cu bolta sa ajunge până la acoperiș și pe marginile sale lungi se deschid mici ferestre secrete care dau cãtre etajul al treilea și care permiteau să priveşti fără a fi văzut.
În fața palatului exista un oratoriu mic, care a fost distrus, iar pe partea laterală casa colonicã cu gheață și depozite, din care nu mai mai există nimic.
Această descriere a fost preluatã de mine din broșura “Primii noștri zece ani” 1999-2009, publicat de Asociația însãşi.
În ceea ce privește Asoc. „Prietenii Bisericii”, la Președinție au alternat trei figuri:
Mauro Mariani, la conduecere timp de șase ani, și care acum are în grijă în principal partea istorică, acea parte care îşi propune sã facã cunoscut și, de asemenea, să valorizeze tot ceea ce constituie patrimoniul acestui teritoriu, rădăcinile Romagna pe Pãmântul Romagna. Flores Farneti, în funcție timp de doi ani, şi care acum se îngrijeşte și organizează expozițiile de pictură, care au loc, de obicei, în două perioade anuale precise: una sub căldura primăverii și cealaltă sub calmul de toamnă și actualul Președinte, o doamnă, o femeie Alice Lugaresi, în funcție din 2010, confirmând faptul că femeile în Romagna au fost întotdeauna active și implicate.
Pe durata a paisprezece ani au fost numeroase atât activitãţile cât şi evenimentele propuse de către Asociația „Prietenii Bisericii”. Ar fi prea provocator sã le amintim și sã le citãm pe toate, dar unele dintre multele evenimente merită cu siguranță să fie raportate aici.
Îmi place să amintesc că pe 20 iunie 1999 s-a deschis fructuosul ciclu de Mostre şi expoziţii cu o expoziție fotografică dedicată lui Luigi Ridolfi cu prezentarea a 40 de fotografii inedite. În plus, Asociația în persoana lui Mauro Mariani, a realizat republicarea unei broșuri în memoria lui Luigi Ridolfi editat de Mario Garavini în 1920.
Luigi Ridolfi (Forlì, 11 aprilie 1894-Taliedo, 2 agosto1919) a fost un aviator italian, sau mai degrabă a fost un as al aviaţieii italiene și tocmai lui, un nativ din Pievequinta, este dedicatã una dintre camerele de la primul etaj al clădirii în care sunt organizate expoziţiile.
În 1917, în mijlocul Primului Război Mondial, a început cariera de pilot de bombardier pe aeronave Caproni. Cu mai mult de 6.000 de zboruri și 65 de operațiuni de bombardament în opt luni de război, el a stabilit un record absolut pentru vârsta lui, în așa fel încât să merite premiul “Bombardierii cerului”, organizată de revista Secolul ilustrat.
Lui îi este dedicat Aeroportul din Forlì și aici există, de asemenea, singurul sediu din Italia al Laureaţilor în Inginerie Spațialã al Universitãţii din Bologna, cu o sediul la Forlì.
De asemenea, remarcabile au fost o serie întreagă de inițiative sociale cu scopul de a crea agregare și sprijin și întotdeauna marcate de prietenia și buna dispoziție a oamenilor din Romagna. Printre aceste activități, unele au fost: o serie de conferințe dedicate problemelor oamenilor mai în vârstă, oferirea a trei burse de studiu la cursurile Şcolii Elementare Carpinello, la Liceul Artistic din Forlì, la Institutul de Ceramicã de Artã din Faenza și multe alte activități.
Ȋn septembrie 2001, a avut loc prima expoziție de arte plastice și picturi legate de teritoriu, în colaborare cu Grupul de artiști Erbosa și cu colaborarea doamnelor critice de artã Rosanna Ricci și Flavia Bugani. La inaugurarea, de asemenea, a intervenit primarul de atunci al Forlì Dr.Franco Rusticali şi în urma acestei expoziții a fost publicat catalogul cu critici și descrierea lucrărilor prezentate. În anii următori, expozițiile de pictură s-au repetat mereu, propunând diferiţi artişti, dar primind întotdeauna constante aprecieri, atât ale publicului, cât și ale criticilor.
În anul 2002, în luna noiembrie, a avut loc expoziția intitulată “Familii de-a lungul secolelor: cazul Pievequinta, Casemurata, Bastia și San Zaccaria” de Mauro Mariani și cu ocazia acestui eveniment a fost reconstruit și publicat arborele genealogic a mai mult de o sută de vechi familii din zona Pievequinta, întorcându-se în timp pânã la 1500.
La acel moment, fiecare familie era numitã și cunoscutã cu o poreclã şi tocmai acest indiciu a făcut posibilă efectuarea cercetării. De fapt, familiile din zona de câmpie (cu excepția câtorva cazuri speciale) se ascundeau în spatele poreclei chiar și atunci când schimbau domiciliul; în timp ce familiile din zonele de deal și de munte din anumite zone ale Romagnei luau ca şi poreclã numele fermei unde au locuit.
De aceste studii de cercetare specifice desfășurate de Asociaţia “Prietenii Bisericii”, de asemenea, a devenit interesatã şi Universitatea din Bologna.
– Și sunt cu adevărat multe şi toate de prestigiu iniţiativele organizate și promovate de către Asociația Culturală care au fost printre altele colectate într-o carte publicată şi intitulată ” Primii noştri zece ani “1999-2009 care aduce pe ultima pagina mulțumiri Președintele de atunci al Asociației Flores Farneti, care este, de asemenea, organizatorul actual de expoziții de pictură și care aici va prezenta un raport cu mare plãcere:
– “Toate activitățile au fost promovate și urmate pe bază de voluntariat de către membri, inclusiv diversele inițiative culinare care au avut întotdeauna scopul de a stimula agregarea locuitorilor din regiunea noastră, de a extinde la maxim folosirea Palatului Morattini ca loc de reuniune și de schimburi sociale și în același timp de a strânge fonduri pentru diferite proiecte.
– Amintim printre altele:
– Sprijinul familial, prin adoptarea la distanță a două fetițe și a familiilor lor.
Și, în cele din urmă o mulţumire caldă și sinceră cãtre Primăria din Forlì și Sectorului nr. 3, deoarece au crezut și sprijinit în ultimii zece ani, toate proiectele pe care Asociaţia le-a propus și realizat.
Pievequinta 14 martie 2009 – Președintele Flores Farneti “.
Revenind la prezent, în 2013, sub conducerea președintele în exercițiu doamna Alice Lugaresi, evenimentele interesante și importante progresează, ca cele propuse în primăvarã și printre acestea sunt prezentarea a două cărți care urmãresc să povesteascã și să păstreze prețiozitatea rădăcinilor Romagnole. Duminicã, 03 martie 2013 la ora 16 a avut loc prezentarea cărții:
“Quand us magneva in dialet” prin Monti Diella cu rețete de ale concursului „ Mâncãruri de altă dată”, organizat de Asociaţia „Prietenii Bisericii”. Titlul cărții provine de la vechea tradiție locală care împreuna și unea într-o singură acțiune atât hrana cât şi dialectul. A mânca şi a vorbi în dialect ca un întreg, la unison.
Apoi sâmbătă, 16 martie, la ora 19 la primul etaj va fi deschisă o expoziție de fotografie din țara de Pievequinta intitulatã “Cine-i recunoaste?” de Mauro Mariani.
În cele din urmă sâmbătă 6 aprilie la ora 16 va fi deschiderea oficială a expoziției de pictură colectivã “Arta în primavarã.” Această manifestare va rămâne deschisă în zilele de sâmbătă, 6 aprilie și duminicã 7 aprilie și apoi din nou sâmbătă 13 aprilie și duminicã 14 aprilie și iarãş, sâmbătă 20 aprilie și duminică 21 aprilie cu un orar cuprins între orele 15 și 19.
Duminicã 7 aprilie 2013 la ora 16 Primarul orașului Dovadola (FC), Gabriele Zelli va prezenta cartea: “Munca de fermier”, scrisã de Radames Garoia originar din Pievequinta.
Cartea ilustrează viața ţãranilor locali, prin intermediul imaginilor și poveștilor de viaţã trãitã între Pievquinta și marea din Scarpello.
În timp ce la primul etaj al palatului va fi deschisã Expoziție de pictură colectivã “Artã în primăvară”, între orele 15 şi 19.
Vor fi în numãr de trei artiștii care vor expune la primul etaj, în același timp, chiar dacă fiecare va avea propria salã de expoziție. Sunt trei nume cu adevărat semnificative și importante pentru mine. Primul nume, de fapt, îmi este foarte familiar, întrucât este vorba despre fratele meu Luigi Savelli, inginer și profesor de meserie, dar mai apoi, un pictor şi designer din pasiune. Despre fratele meu Luigi, ar trebui să scriu două date: 19 – 05-1955 în Forlì și 09-11 – 2009 Forli.
Dar pentru mine este una singurã așadar eu aici voi scrie doar una: 19 – 05-1955 și participarea sa la aceastã expoziţie va fi un mod frumos de a-l aminti și în același timp de a-l prezenta.
Luigi Savelli în 1979-1980 a participat la un Curs gratuit de nud la Academia de Arte Frumoase din Bologna.
Și a participat la același Curs, şi în anul următor 1980/1981.
În 1984-1985 a participat la Cursul anual de Gravură la Centrul Polivalent pentru Imagine din Forli.
Și a participat la același Curs, şi în anul următor 1985/1986.
De asemenea, a participat la numeroase Concursuri de Picturã obținând merite, aprecieri și premii.
Printre acestea principalele au fost în martie 1985 “Timpuri de Gravură” (ediția a 2-a) Expoziţie de Gravurã a grupului “Graffico “, sponsorizatã de către Primãria din Forlì și desfãşuratã la Sala Albertini în Forlì.
Apoi, în ianuarie 1988, a participat la Expoziţia de Gravurã, la Centrul Cultural Sf. Ana din Forlì.
În lunile martie și octombrie 1991, el a realizat Expoziţia personalã de gravuri de tempera acrilice la Sala XC Pacifici în Forlì.
În ianuarie 1992, el a luat parte la evenimentul „Artisti pentru amnistie “, la Galeria “Chiostro di San Mercuriale”, în Forlì.
În aprilie 1992, el a creat Expoziţia personalã de gravuri de tempera acrilice, sponsorizatã de Primãria din Faenza.
În timp ce în august 1992, el a creat Expoziţia personală la Sala Asociaţiei Don Bosco în Castrocaro Terme (FC).
Voi cita pe scurt începutul unei revizuiri a Rosannei Ricci publicate în Resto del Carlino în martie 1993:
“Faptul cã Luigi Savelli crede cu tărie în opera sa este un lucru mai mult decât evident. Cu aceasta nu facem aluzie doar la profesia sa de inginer electronist și de profesor, ci şi la angajamentul și grija cu care se dedicã, de asemenea, lumii grafice şi picturii. Ȋntâi de toate grafic, apoi pictor și artist grafic, Luigi Savelli a arătat și încă arată o înclinație pentru lumea suprarealistã și fantasticã, şi o tehnicã pe care, dacă vrem să o căutãm la ascendenţi, am putea sã o apropiem de pointilism “.
În plus, Luigi Savelli ar putea fi definit, poetul – pictor de bărbați și figuri cu pălării.
Al doilea pictor prezent la Expoziţia “Artã în primăvară”, ce va avea loc în Pievequinta în luna aprilie 2013 este pentru mine și pentru Asociaţia “Prietenii Bisericii” o autenticã „Floare la butonierã și este Graziano De Santis, în artă Pizza, născut în Sava (TA) la 16 ianuarie 1961 și cunoscut DJ şi Speacker în programul lui Marco Galli “Totul Epuizat”, ce este difuzat în fiecare dimineață la Radio 105 de la 7am la ora 10.
De ani de zile, ascult programul, în timp ce îmi însoțesc copii la școală și tocmai din acest ascult, s-a nãscut prietenia.
Pizza Graziano De Santis este un artist la 360 °, foarte eclectic si foarte simpatic, cu un magnetism puternic. Printre multele arte ale sale, există, de asemenea, cea de pictură și, probabil, nu este în întregime întâmplãtoare puternica asemãnare cu celebrul pictor Salvador Dali, accentuat și mai mult de aceeași mustață.
Puternica originalitate a lui Pizza este, de asemenea, evidentă în pictura sa, împreună cu rapiditatea și spontaneitatea care îl face atât de ușor și disponibil spre încrederea și simpatia cu alții.
El însuși spune cã se se exprimã prin intermediul unui gen de picturã de tip metropolitan naiv, totul pentru a fi vãzut și decoperit, așa cum dezvãluie el în persoană și prin propriile sale cuvinte: “Eu sunt un pictor care în timpul liber pictez tablouri, definesc arta mea infantilo-metropolitanã. Eu nu studiez un subiect înainte de a-l crea o, dar improvizez într-un mod natural prin amestecarea culorilor și cu ajutorul imaginației, ceea ce place mult oamenilor care m-au complimentat.
Unele le vând, altele le dãruiesc, pentru că scopul meu este acela de a lăsa o amprentã artistică a mea în lumea a artei. Sau, mai degrabă, o amintire a mea de-a lungul timpului. ”
Al treilea pictor prezent la Expoziția de pictură “Arta în primãvarã” din luna aprilie 2013, este pictorul din Cesena – Gianluca Bosello, născut în Cesena în 1970, unde locuiește şi în prezent.
Gianluca Bosello s-a născut cu o pasiune pentru arta figurativã. În 1985 el a început să picteze și a participat la concursuri și expoziții de artă, făcând uz de sfaturile și sugestiile diferitor pictori, printre care Romolo Tassinari mai întâi și Romano Buratti mai târziu.
În 1995 a participat la un Curs de perfecţionare ţinut de către pictorul forlivese Ido Erani, care i-a permis să culeagã şi sã profite de secrete și tehnici noi în picturã, pentru a urma cu tehnică și constanță o cercetare artistică continuă, cu scopul de a îmbogăți propria formare individualã.
În prezent, el are la activ sute de premii și expoziții în toatã Europa si poate fi numărat printre cei mai importanți artiști contemporani din țara noastră.
În plus, Gianluca Bosello este vicepreședintele Asociaţiei ADARC.
ADARC Asociaţia Artiştilor din Cesena a fost fondată în 2005 de către prof. Attilio Bazzani. Scopul asociației este acela de a valoriza și de a promova activitățile artistice, sociale și culturale prin intermediul a mai multor operatori ai secorului, furnizând tuturor membrilor născuți sau rezidenți în municipiul Cesena un suport și o oportunitate de colaborare interdisciplinarã. Noul președinte al Asociației este pictorul Venturi Elisabeta, vicepreședinte artistul Gianluca Bosello și nouă membri ai Consiliului, format din artiști din mai multe domenii.
În anul trecut 2012, Asociaţia s-a angajat în expoziții de artă contemporană, în participarea la târguri de artă, în întâlniri cultural-artistice și expoziţii de artă.
De asemenea, lângã la Mănăstirea Capucinilor în Cesena este portretul Pãrintelui Guglielmo realizat de Gianluca Boselli, dar în ambientul artistic romagnolo este cunoscut în primul rând pentru marea sa capacitate și abilitate de a transforma bicicleta în capodopere, prin utilizarea imaginativă și creativă a pensonului propriu. Asociația “Prietenii Bisericii” este bucuroasã, prin urmare, sã sărbătoreascã venirea primăverii în țara Romagna, sub auspiciile cele mai bune de noi culori și tradiții străvechi.
10 martie 2013
Orizont Literan Contemporan
Revista Interculturala Indipendenta
An VI . Nr.4 (36) / 2013
pag. 63 – 64