L’EVENTO DI GENNAIO di Marco Viroli e Gabriele Zelli: Dal 2 gennaio 2014 apre al pubblico la Collezione Verzocchi a Palazzo Romagnoli

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Anche se l’inaugurazione è avvenuta il 22 dicembre scorso, l’evento che proponiamo questo mese è l’apertura al pubblico di Palazzo Romagnoli e delle collezioni artistiche che vi sono state esposte.
Palazzo Romagnoli sorge nella parte più antica della città di Forlì, di cui conserva ancora memoria, sia nel sottosuolo del giardino sia nelle strutture. I ritrovamenti avvenuti durante i recenti restauri, tra cui due tombe visibili nelle cantine e altre strutture tombali “alla cappuccina”, testimoniano la presenza di un sepolcreto di epoca tardo romana, datato dagli esperti al III – IV secolo dopo Cristo. Pertanto il palazzo ha radici antiche oltre 1600 anni.

Nel 1805, durante l’occupazione francese di Forlì, vi si insediò Lorenzo Romagnoli, il prefetto di Napoleone. Nel 1965 il Comune di Forlì lo acquistò dalla famiglia Reggiani Romagnoli e successivamente lo concesse al Ministero della Difesa per essere utilizzato come sede del Consiglio di Leva Unificato per la Romagna e parte delle Marche, diventando il luogo dove i giovani in età di leva si recavano per le visite mediche (i cosiddetti “tre giorni).

Nel 1997 l’edificio fu riconsegnato al Comune che l’ha sottoposto a un completo restauro.
Palazzo Romagnoli presenta un’imponente e semplice facciata in mattoni sagomati, contraddistinta da un muro a scarpa delimitato da un cordolo in pietra marcadavanzale delle finestre del piano terra, da due ingressi con portali in pietra e da un ampio cornicione stondato intonacato.

In contrasto con il prospetto disadorno, gli ambienti interni presentano pregevoli e inaspettate decorazioni. Spiccano in particolare due luoghi: la sala Giove e Venere con pareti decorate da finte architetture con putti danzanti di ottima fattura e un’altra sala dov’è presente la decorazione dell’Aurora, copia del dettaglio centrale dell’affresco dell’Aurora di Guido Reni del Casino dell’Aurora Pallavicini di Roma.
Al piano terra di Palazzo Romagnoli sono state esposte le settanta opere della collezione donata da Giuseppe Verzocchi al Comune di Forlì nel 1961 (quando era sindaco della città Icilio Missiroli). La collezione, considerata tra i più importanti nuclei figurativi del Novecento italiano, fu ideata da Verzocchi negli anni dell’immediato dopoguerra, quando l’imprenditore edile di origini forlivesi commissionò agli artisti più celebri dell’epoca opere pittoriche espressamente dedicate al tema del lavoro, con i soli vincoli delle dimensioni e della presenza di un mattoncino dipinto, recante la sigla ”V&D”sigla dei soci dell’azienda, Giuseppe Verzocchi e Ottavio Vittorio De Romano. Nella collezione Verzocchi trovano così posto opere degli allora giovani Moreni, Morlotti, Afro, Santomaso, Birolli, Capogrossi, Turcato, Vedova per citarne solo alcuni, ma anche dei già affermati Carrà, Casorati, de Chirico, Depero, Sironi, Rosai, Soffici e de Pisis.

In una stanza del piano superiore hanno trovato collocazione tre dipinti con fiori e sei acqueforti eseguiti da Giorgio Morandi donate a Forlì da Ada e Arturo Righini mentre in un’altra sala ospita il “corpus” delle opere di Adolfo Wildt donate dal marchese Raniero Paulucci di Calboli.

Nei restanti locali è stato dato spazio a un itinerario “a temi” nella vicenda figurativa romagnola del secolo scorso: si va dall’eclettica produzione plastica del primo ‘900 alle esperienze del Cenacolo Forlivese tra tradizione e modernità, dalle “mostre sindacali” fra le due guerre fino alle ultime edizioni delle “Biennali Romagnole” e del celebre “Premio Campigna” negli anni ’70.

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016).