I sindaci dell’Unione Valle Savio hanno spedito una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio per manifestare la loro preoccupazione intorno all’E45 e per chiedere informazioni certe sulle sue prospettive future. La stessa lettera è stata inviata per conoscenza anche ai Parlamentari cesenati.
Questo il testo della missiva.
Caro Presidente, caro Ministro, la scelta del Governo di depennare il progetto della E45-E55 dalle Opere Pubbliche prioritarie, desta preoccupazione tra i cittadini e gli amministratori dell’Unione dei Comuni Valle del Savio.
Infatti, questo asse di comunicazione ha da sempre rappresentato uno degli elementi cardine per lo sviluppo economico e sociale di tutto il nostro territorio. Ed ancor più lo è oggi, in un momento storico durante il quale è fondamentale poter contare su infrastrutture moderne ed efficienti, in grado di garantire sviluppo al nostro sistema imprenditoriale e tenuta alla nostra coesione sociale.
Anche per questo ci è parso sbagliato ritenere la E45-E55 una opera di ordinaria importanza – e quindi sospenderla -, mentre in realtà essa rappresenta una fondamentale opera di sviluppo per i nostri territori e per gli altri che attraversa.
Siamo quindi a chiedere con forza che – in attesa di capir meglio quali prospettive il Governo abbia in animo, anche in raccordo con la Regione Emilia-Romagna – si tornino rapidamente a sviluppare progetti di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza della E45. Infatti, stante il rinvio del progetto di qualificazione dell’arteria stradale, non è più procrastinabile la rapida adozione di un piano straordinario di investimento per rendere la superstrada almeno un asse stradale accettabile e percorribile in sicurezza dai nostri cittadini, così come le merci che attraversano questa parte d’Italia.
Restiamo in attesa di informazioni certe sulle prospettive dell’asse viario e chiediamo sin d’ora di poter partecipare agli incontri istituzionali che, relativamente allo stesso, prossimamente si terranno.
Ineccepibile. Quello che scrivono i sindaci di Cesena, Montiano e dei comuni della Valle del Savio è condivisibile in ogni suo punto. Fra l’altro mettono il governo in una situazione dalla quale, per Renzi e Del Rio, non sarà facile uscire. I sindaci chiedono “la rapida adozione di un piano straordinario di investimento per rendere la superstrada un asse stradale accettabile e percorribile”. Insomma, chiedono di fare, in parte, quello che prevede il progetto per la nuova E 45 che è un piano che si poggia su due gambe: la costruzione della Mestre – Cesena nord e la messa in sicurezza dell’attuale tracciato. Solo per la seconda parte servono svariati miliardi di euro. Non meno di quattro, ma forse anche cinque. Soldi che dovrebbe sborsare il gruppo che si aggiudica il project financing. Avendolo bloccato però dovrà farsene carico lo Stato che invece non avrebbe dovuto sborsare un euro. Dopo un lungo tira e molla si era trovata una soluzione per evitare che dalle asfittiche casse dello Stato dovessero uscire dei soldi. La decisione fu del governo Monti. Il gruppo che avrebbe vinto la gara non avrebbe dovuto pagare l’Iva, circa un miliardo e settecento milioni. Una cifra consistente, ma inferiore a quella che, in un primo momento, era prevista come quota da versare da parte dello Stato. E, comunque, si tratta di soldi che lo Stato non incasserebbe se i lavori non fossero fatti.
Adesso, invece. Roma rischia di dover mettere mano al portafoglio. L’alternativa è non mettere in sicurezza una strada progettata ormai più di quaranta anni fa e quindi proprio per questo inadeguata e perciò insicura. Davvero un gran bel affare. Complimenti.
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