Legacoop Romagna: serve un’area vasta per il governo del territorio

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«Le nostre imprese competono all’estero e sui mercati globali, per farlo hanno bisogno di un sistema territoriale forte: un’area vasta Romagna che abbia le stesse competenze della città metropolitana di Bologna». Ma niente riedizioni di assetti istituzionali vetusti: «No a un nuovo provincione». Un luogo di governo intermedio, invece, con una governance che potrebbe essere declinata sul modello dell’Ausl Romagna. Questa la proposta forte lanciata da Legacoop Romagna  nel corso della convention aperta a tutto il sistema istituzionale, politico ed economico regionale svolta lo scorso 18 aprile.  “La nostra idea di Romagna” ha riempito con il pubblico delle grandi occasioni la sala dei convegni dell’Hotel Mattei, dal mattino fino al pomeriggio inoltrato.
«La scomparsa delle province – ha detto il direttore generale di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti in apertura – ha aperto un vuoto da colmare. Noi candidiamo questo territorio a una sperimentazione istituzionale che parta dalle tante esperienze positive di questi anni in tema di sanità, servizi integrati e trasporto locale. Non una maxi provincia, né una fuga in avanti in chiave autonomista, ma un luogo di confronto in cui i rappresentanti eletti dai cittadini si confrontano e decidono per declinare in modo appropriato le grandi questioni, a partire da viabilità e infrastrutture. Con flessibilità e a geometria variabile, ragionando ad esempio su turismo e università con Ferrara e Bologna».
L’obiettivo identificato da Legacoop è realizzare un sistema territoriale integrato per costruire ambienti favorevoli allo sviluppo. Dal Corridoio adriatico, porto, riqualificazione turistica, logistica integrata, passando per il nuovo ospedale di Cesena su cui Legacoop chiede che non ci sia contrapposizione di campanili, ma che si ragioni piuttosto in termini di valorizzazione delle eccellenze e identità territoriali». Dopo la tavola rotonda con i rappresentanti delle categorie e delle istituzioni ha concluso i lavori di mattinata il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo: «Vogliamo che la Romagna possa giocare in serie A. Abbiamo aperto un cantiere. L’orizzonte strategico per un progetto di sistema territoriale integrato ha bisogno di una veste istituzionale adeguata. Non è velleitarismo, noi rivendichiamo la capacità che ha sempre avuto questo territorio, sin da quando ragionò su Romagna Acque, di lavorare insieme per costruire scenari di alto livello. Vogliamo portare la Romagna in Europa, costruendo un sistema che tenga insieme competitività e coesione sociale. Possiamo farcela elaborando soluzioni di prospettiva e condivise sui grandi temi».
Insomma, si pensa a un nuovo modello di governo da definire insieme alla Regione, un nuovo protagonismo dei territori in una logica di sistema e di rete. «E la Romagna è dentro questo orizzonte. E questa transizione non può essere affrontata in ordine sparso», ha concluso Russo.

 

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