L'indagine di Iscom Group conferma che Commercianti e Comune devono agire di comune accordo su cinque obiettivi
Il centro storico di Cesena soffre, ma tiene. Per resistere però ha bisogno di manifestazioni soprattutto nei giorni feriali. È quello che emerge dall’indagine sul centro storico di Cesena condotta da Iscom Group su incarico di Zona A.
Il 41,8 per cento dei frequentatori proviene da altre zone di Cesena, il 12,2 da altri comuni, il 23,5 dal centro urbano e il 22,5 per cento sono residenti del centro storico. Più della metà (57,2 per cento) frequenta il centro per tempo libero, il 33,8 per fare acquisti, il 12,9 per lavoro, il 9,6 perché vi abita, il 9,3 per andare in locali (bar e ristoranti), il 6,4 per studio, il 5,8 per partecipare a eventi e il 4,2 per andare in banche e uffici.
Nell’ultimo anno è diminuita la frequentazione del centro per fare acquisti. Il 73 per cento ha mantenuto stabile la periodicità di visita. Il calo più consistente (30,8 per cento) è quello di residenti del forese. I provenienti da altri comuni fanno segnare una diminuzione del 23,7. Il 32 per cento degli intervistati si muove in auto, il restante 68 con mezzi alternativi. Il 32 per cento, sd esempio, lo fa a piedi.
Le criticità sono, nell’ordine: parcheggi, prezzi dei negozi e cura dell’arredo urbano. Da rivedere la pulizia della strade. I punti di forza: presenza di bar e ristoranti e comodità del trasporto pubblico. Promossi pure: qualità della vita/sicurezza, possibilità di scelta per gli acquisti, belle vetrine/qualità dei negozi, cortesia del personale, orari di negozi e servizi. Promosse a pieni voti anche iniziative ed eventi: nuova Malatestiana, eventi alla Rocca, luci e animazioni natalizie, Piazze di Cinema, Festival del Cibo di Strada.
Intanto il commercio continua a soffrire. L’80,2 per cento degli esercenti segnala un calo di frequentatori, il 56,4 una diminuzione degli incassi e per il 63,4 c’è stato un minor numero di clienti.
Insomma, emerge il quadro di un malato che non è allo stato terminale, ma che necessita di cure. Anche perché bisogna sempre tenere in considerazione che la concorrenza aumenta sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
E l’indagine conferma la sensazione che era maturata da tempo. Commercianti e Comune (devono agire di comune accordo) devono concentrarsi in particolare su cinque obiettivi: evoluzione di governance (per favorire lo sviluppo di relazioni fra gli attori del territorio), valorizzazione della funzione ludica del centro, valorizzazione del centro come epicentro di “Cesena città shopping, benessere e gusto”, aumento dell’attrazione degli acquisti e ridefinizione per determinati luoghi (piazza della Libertà e Foro Annonario).
Inoltre emergono in modo chiaro alcune linee di indirizzo attorno alle quali si dovrà lavorare.
- Piazza della Libertà. Bisogna concentrarsi da subito per la nuova veste di quella che è destinata a diventare la piazza dell’incontro.
- Gallerie. Servono interventi mirati per la loro rivalorizzazione. Oir, fra l’altro, potrebbe essere collegata al tema di piazza della Libertà.
- Mercato ambulante. Assieme a quello di Lugo è il più qualificato della Romagna e a Cesena ha un ruolo centrale. Continua ad essere un magnete. Bisogna però valorizzarlo e migliorarne la fruibilità. La necessità di un cambiamento è stata sottolineata anche dal sindaco.
- Arredo urbano. Deve continuare la riqualificazione in corso.
- Spazi sfitti. Serve un lavoro mirato che passi da un’incentivazione.
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