Restano gli interlocutori privilegiati, ma solo se fra i grillini ci sarà un cambio di rotta
Potenzialmente i 5Stelle sono i referenti privilegiati di “Cesena siamo noi”. Però un avvicinamento ci potrebbe essere solo se ci fosse un cambio di rotta in casa grillina. In quel caso, nelle amministrative del 2019, non si potrebbe escludere un alleanza. I 5Stelle hanno sempre detto che vogliono stare soli. Ma una sorta di partnership con una lista civica di area forse non si potrebbe escludere. Sarebbe un’ipotesi da studiare e, forse, anche interessante. Se invece non ci fosse l’auspicato cambio di rotta ognuno andrebbe per la propria strada.
Queste però sono solo ipotesi. Per il momento la lista deve ancora decidere ufficialmente se partecipare alle prossime elezioni. Non farlo, a mio avviso, sarebbe uno sbaglio. Ma la decisione la devono prendere gli appartenenti alla lista. La prima riunione è convocata per il 21 aprile. E l’altra non dovrebbe tardare molto. Intanto si stanno mettendo in cantiere due iniziative. Una da fare in maggio/giugno sull’urbanistica e l’altra da tenersi in autunno sul bilancio. Io quest’ultima la farei a inizio di settembre. In quel modo ci sarebbe il tempo per elaborare una sorta di bilancio alternativo da presentare in concomitanza con quello della giunta.
È una cosa che, a mio avviso, dovrebbero fare tutti i partiti. Il bilancio è l’atto amministrativo più importante. È quello che dà l’impronta politica ad un’amministrazione. Adesso cosa succede: la giunta lo presenta e l’opposizione lo critica senza entrare adeguatamente nel merito. In passato Riccardo Cappelli, Forza Italia, è stato l’unico che ha cercato di fare un lavoro certosino. Per il resto si è proceduto soprattutto per spot.
Tornando a “Cesena siamo noi”, al di là delle possibili alleanze, la lista ha l’obiettivo di consolidarsi intensificando i rapporti costruiti sul territorio. Non tanto con l’inflazione dei vari comitati che è giusto che abbiano la loro autonomia. Ma con i rapporti interpersonali. È chiaro che il rafforzamento è visto anche in ottica di dialogo con altre forze. Più il risultato elettorale è buono, maggiore è la forza in fase di trattativa. Altrimenti ci si deve presentare quasi con il cappello in mano. È una regola dell’economia che può tranquillamente essere applicata alla politica.
Sulle alleanze un possibile interlocutore è considerato anche Pizzarotti. Ma per il momento tutto resta congelato. Questi sono argomenti che verranno ripresi tra un anno circa.
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