Possibile critica le scelte fatte dalla giunta
In città aumenta il problema dei senza fissa dimora. Ora si cerca una soluzione. Sul tema interviene Possibile.
Era febbraio quando la nostra amministrazione, con il solito entusiasmo, annunciava la soluzioni per il “problema” dei senza fissa dimora con un “bando”.
A pochi mesi di distanza, tutto sembra invece andar peggio e si cerca di correre ai “ripari”.
Avevamo detto che esternalizzare non era la soluzione, a noi non piacciono le esternalizzazioni e ci piacciono ancora meno le gestioni in perenne emergenza.
Ci chiediamo però che fine abbia fatto il “bando per l’affidamento della gestione del servizio sociale di Accoglienza Notturna per persone senza fissa dimora da parte di ASP (Azienda pubblica di Servizi alla Persona del distretto Cesena Valle Savio) per 12 posti letto (fino a 24 posti nel periodo di “emergenza freddo”) e per una spesa a base d’asta fissato in Euro 137.500 annui (per tre anni) ?
Siamo assolutamente convinti che la vita e le necessità delle persone vadano gestite con professionalità, impegno e grande senso di responsabilità, che si possa uscire dalla crisi e dall’emergenza con le capacità e le qualità che contraddistinguono le professionalità presenti sul territorio, con la passione di volontari e associazioni che costituiscono un terzo settore che nel nostro territorio è straordinario per numeri e passione.
Sarebbe facile per noi dire “lo avevamo detto”, sarebbe troppo facile ricordare quante volte abbiamo criticato l’atteggiamento della nostra Amministrazione, che nell’appaltare, nel mettere “a bando” o nell’ esternalizzare non vi era nulla di entusiasmante. Certo, se l’alternativa era il lavarsene le mani e scoprirsi fragili, allora meglio quello che niente. Ma è importante fare chiarezza e sapere a che punto é questo “bando” !
Avevamo chiesto come fosse stato stabilito il numero di 12 / 24 posti letto, quanti fossero i senza fissa dimora presenti nel nostro territorio, avevamo chiesto che non ci fossero senza fissa dimora di serie A, (chi può accedere ad un posto letto, nei peridi invernali al caldo) e di serie B (chi invece non può). Importante stabilire come fosse stata fatta la stima economica, una cifra importante, che alla fine forse non è nemmeno sufficiente.
La risposta generale (come emerso nell’incontro “Vivere in strada, la Cesena invisibile” organizzato presso l’aula magna della Biblioteca Malatestiana) é che tutto sembra molto più grande di quello che era stato previsto e stimato. Importante si siano proposte strade nuove (ancora tutte da sperimentare). Non ci entusiasma invece lo stare “con il fiato sul collo” da parte della “polizia sociale” a chi vive ai margini della società, a chi vive esperienze devastanti.
Sappiamo non è facile ma riteniamo fondamentale vada tesa una mano sempre, questo fa la differenza, e su questo chiediamo un impegno serio all’Assessore ai Servizi per le persone, di farsi garante di una politica davvero sociale.
Abbiamo criticato spesso la famosa “via delle stelle” (non se ne capiva il verso) che se trasformata in “unità di strada” e in grado di conoscere, di capire, di dare risposte potrebbe invece essere un aiuto concreto.
Evidente che il centro diurno, la “marmotta rossa”, è da potenziare e integrare e che rimane troppo distante da quello notturno.
Noi siamo convinti che “fare rete” sia la strada in grado di dare risposte concrete alle sempre più crescenti domande di persone che per i motivi e nei modi più svariati rimangono ai margini della società.
Avevamo anche proposto il recupero dell’ex caserma dei carabinieri da destinare a centro sociale soprattutto per i minori, le donne in difficoltà, i senza tetto. Era evidente già da tempo quali fossero le priorità, peccato che la nostra proposta non sia nemmeno stata presa in considerazione !
Possibile Cesena possibilecesena@gmail.com
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