A Zignani il premio della legalità

Consegnato durante il festival della Romagna

CESENA. Un premio ampiamente meritato. Nel corso del festival della Romagna che si tiene a Cervia, a Giuliano Zignani, segretario della Uil regionale, è stato consegnato il premio della legalità. Sono tanti i motivi per i quali se lo è meritato, ma al primo posto c’è, senza se e senza ma, l’impegno che ha sempre profuso per denunciare gli insediamenti mafiosi in Emilia Romagna. E’ da più di due lustri che il timoniere della Uil è in prima linea per cercare di tenere alta l’attenzione su un problema molto grave. Il processo Aemilia (‘Ndrangheta in Emilia Romagna) è la dimostrazione più lampante delle dimensioni che ha assunto il fenomeno.

Un momento della premiazione

Di Zignani sono amico. Il riconoscimento cervese è una ciliegina sulla torta di una carriera importante della quale resteranno tracce sul territorio. Non a caso l’azienda unica sanitaria nasce da un suo impegno. Del resto il segretario della Uil è sempre andato oltre la figura del vetero sindacalista. Quello che sapeva sempre dire solo no. Lui ha sempre avuto una visione diversa del suo impegno. Oltre che sindacato fa anche politica. Non è forse un caso che Cesena abbia conosciuto uno dei momenti migliori quando c’erano Zignani alla guida della Uil e Pietro Bellucci al timone della Cgil, due sindacalisti coi fiocchi. 

Tornando a Zignani, è bravo a tessere alleanze e mantenerle, bravo nel ricavarsi una continua visibilità e deciso nel perseguire obiettivi. Con la politica ha sempre avuto rapporti altalenanti. Lui, repubblicano di sinistra ha vissuto il travaglio dell’Edera dalla quale si è allontanato pur restandole intimamente legato. Si è avvicinato al Pd col quale il vero amore non è mai sbocciato. Anche con gli imprenditori il rapporto è stato di tira e molla. Il suo obiettivo è sempre stato quello di tutelare i lavoratori e, se ce ne era bisogno, non si creava problemi per schierarsi col datore di lavoro per difendere l’azienda. Un pò come fece quando c’era da battersi al fianco di Renzo Piraccini per tutelare la lavorazione in Romagna del kiwi giallo.

Avrebbe potuto fare l’amministratore pubblico. Bulbi lo voleva con lui in Provincia, ma quella non è mai stata la sua vera ambizione. Zignani è un sindacalista a tutto tondo. E la poltrona di segretario regionale è l’ideale per lui. Ma chi si aspettava che andasse a Bologna per svernare è rimasto deluso. O, forse, non lo conosceva bene. Tirare a campare non fa parte della filosofia di Zignani. Unico neo: l’impegno bolognese lo tiene lontano dalla bicicletta, il suo grande amore, e così la linea ne risente.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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