Personalismi e chiusure ideologiche rischiano di creare degli ostacoli difficilmente superabili. Sia a livello nazionale che locale
Pensavo ad una conclusione diversa. Mi sbagliavo. In politica mai dire mai, Ma al momento le possibilità di unire le forze di sinistra sono vicine allo zero. Anzi, vicinissime.
Ci sono problemi sia programmatici che personali. È chiaro, c’è una sinistra radicale e una liberalsocialista. Ma questa non è una novità. Succede da tutte le parti. In alcuni casi si trova l’accordo, in altri no. E, in questo momento, in Italia non sembrano esserci le condizioni. Per lo meno, questo è quello che si capisce dopo l’assemblea di domenica organizzata per vedere se ci sono le condizioni per creare una lista di sinistra. In quella occasione porte chiuse a Mdp, Pisapia e, ovviamente, Pd.
A mio avviso una visione miope. In politica l’obiettivo è centrare gli obiettivi scritti nel proprio programma. Per riuscirci però servono i voti. Se non ci sono si possono battere due strade: l’opposizione oppure l’accordo con la forza più vicina cercando di ottenere il massimo possibile, sapendo che non è tutto quello che si può ottenere.
Secondo me è la seconda la strada da percorrere. Davide Fabbri, ad esempio, è sempre stato dell’idea opposta. Questione di vedute.
A livello di contenuti più facile potrebbe essere l’accordo fra Pd e Mdp, due forze liberalsocialiste, che hanno gli stessi valori e le stesse visioni. In questo caso, però, ci sono problemi personali che, assurdamente, potrebbero essere più insormontabili rispetto a quelli programmatici.
In questo quadro potrebbe essere vanificato anche il tentativo di Giuliano Pisapia. L’ex sindaco di Milano terrà la kermesse dopo i ballottaggi. Qualcuno spera che possa essere Romano Prodi il moderatore giusto. Ma le incrostazioni sono tali che sembra una strada molto in salita. E, le ultime vicende parlamentari lo dimostrano.
E a livello locale? Più o meno il discorso sembra lo stesso. Non a caso, pessimismo è stato espresso anche da Marzio Casalini, su Facebook. Lui, per la verità, si riferiva alla creazione di una lista unica di sinistra a livello nazionale.
A livello locale, in passato una sintesi era riuscita. In più occasioni. Poi, un po’ alla volta, è saltato tutto. Anche in questo caso hanno prevalso più i contrasti personali che non i contenuti. In questo momento nessuno è in grado di dire come andranno le cose. Di sicuro una frammentazione porterà al ballottaggio. Tutti ne sono consapevoli. Però, per ora, quasi tutti fanno orecchie da mercante. È vero che di tempo ce ne è. E tutti sono consapevoli che la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Nello stesso tempo è però reale il rischio che personalismi e tatticismi possano avere il sopravvento sul buon senso.
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