Cgil, Cisl e Uil condividono la scelta del Comune di Cesenatico. Poi chiedono di fare un ragionamento complessivo sulla tassazione. In autunno ci sarà da divertirsi
Tassa di soggiorno: i sindacati appoggiano la decisione del Comune di Cesenatico di istituirla. E lo fanno nell’ambito di un ragionamento complessivo sulla tassazione comunale.
Del resto, come ricordano, avevano fortemente criticato il raddoppio dell’addizionale Irpef voluto dalla precedente amministrazione. Insomma, mi pare di capire che ci siano tutti gli elementi per andare incontro ad un autunno ricco se non di contrapposizioni, quanto meno di un interessante dibattito.
Questo il documento di Cgil, Cisl e Uil.
La volontà espressa dall’Amministrazione comunale di Cesenatico di istituire la tassa di soggiorno, ha sollevato un acceso dibattito. A giudizio di CGIL CISL UIL si deve cogliere questa occasione, resa possibile da un provvedimento governativo di giugno u.s. dopo che dal 2016 ne era prevista l’impossibilità di introduzione, per aprire un ragionamento complessivo sulla tassazione comunale e sulla fedeltà fiscale.
Già dall’approvazione del Bilancio di previsione 2015 nel Comune di Cesenatico, pur consapevoli delle difficoltà dei Comuni a redigere bilanci in un contesto normativo con vincoli spesso incomprensibili, non condividemmo la scelta della precedente Amministrazione di raddoppiare l’addizionale Irpef comunale, che passava dal 0,4% allo 0,8 % ovvero al limite massimo consentito. Si è trattato di una scelta che ha certamente aumentato le tasse ai cittadini del Comune di Cesenatico ed in particolare ai lavoratori dipendenti e pensionati. Abbiamo auspicato alternative ed un ripensamento.
In primo luogo ritenemmo e pensiamo ancora che sia sempre buona prassi un meticoloso controllo sulle voci di spesa, convinti che vi siano spazi di recupero possibili, senza intaccare i servizi. Inoltre a Cesenatico è forte la percezione di un alto tasso di evasione fiscale e sommerso, che genera evidenti anomalie sulle quali occorrerebbe intervenire decisamente, per recuperare equità fiscale e risorse fondamentali per la collettività.
Come organizzazioni sindacali, avevamo già espresso e ribadiamo l’opportunità anche di introdurre la tassa di soggiorno, convinti che se spiegata con lungimiranza, questa tassa non pregiudicherà il rapporto con i turisti e con gli operatori del settore e nello stesso tempo permetterà a Cesenatico di disporre di importanti risorse per la promozione turistica e per il miglioramento e la riqualificazione delle infrastrutture e delle aree turistiche senza incidere sui cittadini di Cesenatico, come peraltro avviene già in molti Comuni limitrofi.
Pensiamo che sia quindi opportuno, come detto in premessa un ragionamento complessivo sulla tassazione, condividendo l’istituzione della tassa di soggiorno, e convinti sia giunto il momento per aggiustare il tiro sull’addizionale Irpef, introducendo una tassazione in maniera progressiva per scaglioni di reddito, a favorire i cittadini di Cesenatico.
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