L'artista altoatesino Stefano Favaretto presenta in anteprima una delle due opere/souvenir realizzate su vero marmo di Lasa per il Mercatino di Natale di Bolzano 2017 in collaborazione con l' Azienda di Turismo e Soggiorno di Bolzano.
L’artista altoatesino Stefano Favaretto presenta in anteprima e con grande orgoglio una delle due opere/souvenir realizzate su vero marmo di Lasa per il Mercatino di Natale di Bolzano 2017 in collaborazione con l’ Azienda di Turismo e Soggiorno di Bolzano. Le opere/souvenir calamitate sono in vendita presso la sede dell’ Azienda di Soggiorno di Bolzano
Un artista che riesce a fare emergere l’arte e la luminosità dalle cave di marmo è un artista che sa esplorare ed interpretare le profondità e le oscurità per tramutarle in preziose immensità. Questa pregiata creazione artistica riesce a coniugare e ad assimilare luoghi e tempi opposti e lontani fra loro, quali: Terra e Cielo, contemporaneità e classicità, solidità e leggerezza, pur mantenendo viva come costante la propria terra d’origine. La scelta di rappresentare i Mercatini di Natale a Bolzano ne è la piena conferma, là dove la classicità di Michael Pacher risorge dalla metà del’400 per sposarsi con la contemporaneità di Stefano Favaretto che come il bacio fiabesco del principe riesce a risvegliare la dormiente principessa.
La scultura con la solidità del marmo e del legno si sposa con la leggerezza della fotografia e le nozze vengono celebrate sull’altare bianco di marmo di Lasa.
Riguardo al prezioso marmo, Lasa è situata in provincia di Bolzano in Trentino-Alto Adige, più precisamente in Val Venosta, lungo il corso del fiume Adige,
Lo stemma del Comune di Lasa rappresenta un martello e due scalpelli rossi, disposti in banda su sfondo bianco rigato di nero.
Il campo bianco e nero simboleggia i giacimenti di marmo, il martello e gli scalpelli simboleggiano gli strumenti per la sua lavorazione che è anche la risorsa primaria del borgo. Lo stemma è stato adottato dal 1966.
Riguardo a Michael Pacher ( Falzes 1435 – Salisburgo 1498) è stato un apprezzato e stimato pittore e intagliatore austriaco.
È considerato inoltre uno dei maestri più importanti del Quattrocento austriaco, vero punto di contatto tra arte nordica e costruzione prospettica di tipo rinascimentale italiano.
Intorno al 1450 Michael Pacher si recò a Padova, dove entrò in contatto con l’arte di Iacopo Bellini, Donatello ed Andrea Mantegna. Il periodo italiano e i contatti avuti con questi importanti artisti, lasciarono un segno profondo in tutta la sua produzione artistica successiva.
Infine ultimo ma non affatto ultimo, riguardo a Stefano Favaretto, originario di Merano, è un artista originale e innovativo che ha saputo trasferire la sua passione professionale di psicologo in quella di fotografo e artista, proponendo una nuova forma di espressione d’arte che cerca di creare una singolare simbiosi fra la leggerezza della fotografia e la pesantezza del marmo.
L’incontro di tutte queste energie creative ed artistiche è risultato essere come inno alla Terra altoatesina che così generosamente ha dato origine a Pacher, a Favaretto, al marmo di Lasa, ai Mercatini di Natale e alla splendida città di Bolzano, tutti uniti in un gesto collettivo di luminosa rinascita.
Rosetta Savelli
27 agosto 2017
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