Nella truck area. Sono Marco Cavallucci e Alberto Faccani. In arrivo camperisti e turisti da centro e nord Italia
Palati curiosi, andate a Cesena: ecco il festival internazionale del cibo di strada. Così repubblica.it (alla sezione Sapori) titola per parlare della manifestazione che si terrà in piazza del Popolo da venerdì a domenica. Il pezzo poi è una celebrazione della kermesse culinaria organizzata dalla Confesercenti fin dal Duemila, quando a guidarla era Renato Salvo.
Questo il primo capoverso di repubblica.it: buon compleanno, cibo di strada, e lunga vita all’evento che lo celebra nel centro storico di Cesena dal 6 all’8 ottobre.
Le edizioni sono dieci, ma la storia del festival risale al 2000, quando per la prima volta i venditori dello “street food” vennero chiamati a raccolta per offrirsi al pubblico dei buongustai. Anno dopo anno, edizione dopo edizione, il festival ha allargato così tanto confini e orizzonti che ormai riesce difficile contenerlo nei limiti geografici pensati all’inizio. Tanta Italia, certo, ma spazio e attesa per i cibi degli altri, figli di nazioni e continenti anche lontanissimi da noi.
In questi casi il rischio che si corre è quello di abbassare la guardia dal punto di vista della qualità. Problema che Cesena non ha. Anzi, il Festival cesenate percorre la strada opposta. Cerca sempre di alzare l’asticella. Tanti possono essere gli esempi, ma quello più lampante riguarda gli street food truck area. Quest’anno (piazza Amendola) ci saranno due chef stellati Marco Cavallucci e Alberto Faccani. E scusate se è poco.
Sì, perché, in un periodo di inflazione di kermesse sul cibo di strada, l’obiettivo è fidelizzare per dare continuità a quella che è un modo di fare turismo. Non a caso il Festival è ritenuto un evento di promozione turistica.
Lo dimostrano i numeri. Ad esempio ci sono già oltre cento camperisti che hanno annunciato il loro arrivo. Ma il numero è destinato ad aumentare. È chiaro che il grosso delle presenze sarà cesenate o romagnolo. Ma si attendono arrivi da regioni del nord e centro Italia. Dall’estero pochi.
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