Marchi si candida

Alla segreteria comunale dal Pd. La lettera inviata agli iscritti

Matteo Marchi si candida ufficialmente alla segreteria comunale del Pd. Lo fa con una lettera inviata agli iscritti. Una candidatura interessante. Nei giorni scorsi se ne è parlato a margine degli incontri nei circoli per l’elezione del segretario di federazione e i commenti erano positivi. Ma di questo ne parlerò nei prossimi giorni in maniera approfondita. Oggi pubblico il testo integrale della lettera. Una missiva che è un vero e proprio programma in sintesi in quanto dice tutto quello che ha intenzione di fare. Ma anche di questo parlerò nei prossimi giorni.

Care democratiche, cari democratici, nei giorni scorsi, ho formalizzato la mia candidatura alla Segreteria comunale del Partito Democratico di Cesena, depositando l’atto di accettazione accompagnato da 133 firme di iscritti.

 

Una scelta nata all’indomani della decisione di non ricandidarsi presa dal Segretario uscente Paolo Zanfini; maturata nel corso di queste settimane caratterizzate da contatti con iscritti e dirigenti, al fine di valutare la possibilità di costruire un progetto intorno a cui potesse riconoscersi una parte ampia del Partito Democratico.

I mesi che abbiamo di fronte attendono un Partito Democratico che, ad ogni livello, deve porsi l’obiettivo di affermare il proprio ruolo di partito riformista. Per fare ciò, è necessario ripensare a sé stessi: serve un’assunzione di responsabilità diffusa, al fine di condividere un progetto trasversale fra forze politiche, settori della società e diverse culture.

 

Osservando Cesena con questo metro, vediamo una città alle prese con un contesto mutato, nel quale si sta alimentando una forte contrapposizione fra chi è in grado di proporre ai cesenati una visione di prospettiva e chi, invece, proprio nella disgregazione del senso di comunità, trae la propria ragione d’essere.

Da ciò deriva l’onere di sviluppare un’elaborazione politica che si fondi su di una azione caratterizzata da un forte radicamento territoriale, in continuità con quei valori progressisti che da sempre ci caratterizzano. Un’elaborazione che non dovrà essere solitaria, ma sviluppata attraverso un lavoro ampio ed un confronto diffuso, fra chi ancora si riconosce nei valori di solidarietà, equità e sviluppo.

 

Declinare tutto ciò è tutt’altro che semplice: servirà una forte azione di apertura (e quindi di arricchimento), di dialogo e di confronto che, naturalmente, non dovrà distogliere il Partito Democratico dal suo compito di fulcro e di sintesi, di analisi, ma anche di elaborazione.

Occorre, innanzitutto, ristimolare fortemente l’approccio all’ascolto ed alla partecipazione attiva, ad iniziare dai circoli che, anche ripensandone l’organizzazione ed eventualmente l’articolazione territoriale, devono tornare ad essere luogo di riferimento non solo per gli iscritti, ma per tutti coloro che ripongono la propria fiducia nel Partito Democratico.

 

Sul fronte dell’economia del territorio servirà avviare un percorso di ascolto e confronto con il sistema sindacale e la rappresentanza di impresa, con l’obiettivo di definire insieme su quali fattori si giochi lo sviluppo del nostro territorio.

 

Parallelamente, il Partito Democratico dovrà riallacciare collaborazioni importanti con il tessuto delle associazioni e del volontariato, che negli ultimi anni ha acquisito un ruolo sempre più rilevante nel dare risposte ai bisogni nuovi della città; dovrà riservare una nuova attenzione al confronto con le generazioni più giovani, anche attraverso un forte investimento nelle relazioni con il sistema culturale cittadino, che, specialmente in ambito giovanile, si sta caratterizzando fortemente per la nascita di nuovi contributi e fermenti. In questo il ruolo dei Giovani Democratici sarà fondamentale.

Con lo stesso spirito si dovrà avviare un confronto aperto con tutte le forze politiche che condividono i valori del centrosinistra. Insieme a loro, senza preclusioni né veti incrociati, serve confrontarsi sui temi che caratterizzeranno la vita della comunità cesenate nei prossimi anni, con l’obiettivo di continuare ad innovare la città, innalzare lo standard di servizi a cittadini ed imprese, consolidare il sistema di welfare creato negli anni.

 

Se il Partito Democratico sarà in grado di sviluppare questa collaborazione ampia – ascoltando, dialogando, confrontandosi, rispettando i ruoli di tutti – diventerà possibile leggere meglio il mutato contesto sociale scaturito  da questa lunghissima crisi (economica, ma anche di coesione e di valori) e, conseguentemente, sviluppare un nuovo progetto politico che, leggendo la comunità cesenate odierna, sia capace di elaborare risposte puntuali ed efficaci alle domande dei cittadini di oggi e di domani.

Per riuscirci, serve unità, coesione e dinamismo, in un PD nel quale ognuno possa sentirsi coinvolto ed offrire il proprio contributo.

Con questi obiettivi ho quindi ritenuto di candidarmi alla guida del PD comunale: un compito che non dovrà mai essere singolo ma di squadra, in un contesto di coesione necessario affinché l’azione politica del partito sia davvero efficace. Per questo valuto come un elemento importante che le prime due firme di sottoscrizione della mia candidatura siano quelle del Segretario territoriale Fabrizio Landi e del Segretario comunale uscente Paolo Zanfini. Con Landi si dovrà lavorare in totale sincronia, da Zanfini occorrerà raccogliere il testimone di un lavoro minuto e silenzioso, grazie al quale il PD ha mantenuto un radicamento territoriale vero, fatto di persone che si impegnano, dedicando parte del proprio tempo. Per questo lo ringrazio molto, e giudico importante la sua disponibilità a continuare a dare il proprio contributo nella prossima Segreteria comunale.

 

Presenterò queste linee all’Assemblea comunale che è scaturita dai congressi di circolo conclusisi ieri: in quella sede si aprirà un confronto ampio proprio sulle idee, perché è di questo che deve occuparsi un partito. Metterò a disposizione le mie e, se l’Assemblea comunale riterrà la mia figura idonea a ricoprire l’incarico di Segretario comunale, inizierò da subito a lavorare con passione ed energia, insieme ad una squadra che proprio per la passione ed energia dovrà caratterizzarsi.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.