Tre nuovi supermercati da 2.500 metri quadri in arrivo a Forlì. Il primo nell’area ex centrale avicola in fondo a viale dell’Appennino, area di proprietà della Regione.
Il secondo al Ronco, davanti all’ex cinema Alexander, dove Conad trasferirà l’attuale negozio vicino all’aeroporto.
Il terzo ai Portici, dove l’attuale Coop da 1.500 metri quadri crescerà di taglia e i negozi del centro commerciale – quasi tutti chiusi – saranno accorpati in un altro magazzino non alimentare. La speranza è quella di rilanciare l’area vicina alla stazione ferroviaria, da tempo alle prese con problemi di degrado urbano più o meno gravi.
Proseguendo nella lettura della variante agli strumenti urbanistici che sarà discussa in consiglio comunale il 19 dicembre, si scopre che nel parco commerciale attorno al Punta di Ferro arriveranno presto altre insegne. Una decina, tutte non alimentari.
L’obiettivo dichiarato di chi investe – le due immobiliari interessate fanno capo a CIA-Conad e Credito di Romagna – è rimanere al passo con l’offerta commerciale delle città vicine. Solo per fare un esempio, a Ravenna l’Esp ha appena raddoppiato metrature e numero dei negozi. In cambio degli ampliamenti e della trasformazione delle superfici da terziario a commerciale il Comune metterà in cassa un milione e 250mila euro per il centro storico.
I soldi saranno investiti per la riqualificazione dei corsi principali, ma i lavori sul progetto sono ancora in corso.
Sempre nell’area di Pieve Acquedotto potrebbe arrivare un cinema multisala, quando la legge regionale lo permetterà.
Perché l’intervento?
Il problema è che le 463 superfici commerciali di piccola taglia previste dal piano del commercio originario non sono più al passo coi tempi, in un’epoca in cui la gente compra online e si sposta per fare shopping nelle cattedrali del consumo. Si scende quindi a 97, di cui 70 medio piccole da 1.500 metri quadri, il resto da 2.500 metri quadri.
«Vogliamo promuovere la riqualificazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio storico; dare ordine e razionalità all’assetto del territorio; tutelare la salute e l’ambiente urbano», ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Francesca Gardini.
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