Varro è preoccupato perché ritiene che l'astro nascente della politica cesenate si impegna troppo su questo fronte mentre dovrebbe anche staccare dedicandosi ad altro. E si augura che anche qualcun altro lo consigli in questo senso
Dopo aver passato le festività ad oziare sul divano, Varro è tornato alla tastiera.
“Salvate il soldato Ryan” è un film del 1998, diretto da Steven Spielberg, che grazie a quest’opera vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia.
Il film racconta la storia di un uomo anziano ottantenne statunitense, che nel 1998 arriva in Francia, giunge davanti a una tomba militare del cimitero americano in Normandia e di fronte ad essa ha un flashback con dei ricordi che lo riportano a più di cinquant’anni prima, al 6 giugno 1944, il giorno dello sbarco in Normandia.
Rivendendolo in TV in questi giorni passati tra eccessi di torroni ed overdose di panettoni, Varro ha pensato molto a Fabrizio Faggiotto, la vera star nascente della politica cesenate. E in particolare si è soffermato su un’immagine: quella di Faggiotto che fra 50 anni si porrà sotto i portici di Piazza della Libertà e, sospirando, sussurrerà “ah, se allora un amico mi fosse stato vicino!”.
Perché il problema dell’altro nascente è proprio questo: l’assenza di un amico che gli suggerisca di fare quello che fanno tutti i ragazzi della sua età. E cioè di dedicarsi alle morosine, a qualche bevuta fuori regola, al cazzeggio puro e non invece all’impegno politico h24.
È vero, c’è chi lo sta spingendo in questa direzione – i vari Castiglia, Casali, Giangrandi, financo un giornale che lo sta sponsorizzando come personaggio cesenate dell’anno, in contrapposizione con chirurghi ed imprenditori di fama mondiale – dimenticando come i pensieri di un ventenne dovrebbero essere altri. E Faggiotto ci mette del suo, perché un po’ forse gli piace essere protagonista (ha ambizioni da candidato sindaco nel 2019, come racconta agli amici stretti, anche se il campo delle possibilità si è ristretto, visto che in Forza Italia, dove si candidò nel 2009 con scarse fortune, non ha più spazi e in Cesena siamo noi ha la concorrenza di Giangrandi e Valletta, Santi) e forse ha ormai sacrificato la sua vita sociale ai social.
E poi gli piacerebbe giocare a pallone, ma forse non riesce mai a trovare abbastanza amici per riuscirci. E allora, dopo averci provato con extragel Lucchi sfidandolo a calcetto sul piancito di Piazza della Libertà (ma l’ego del sindaco non lo fa certo scomodare per così poco), ora ci riprova con la partita tra Circo di Vienna e città di Cesena prevista a Martorano. Perché se uno ha una passione sportiva!
Insomma, se nessuno ci ha ancora pensato, “salvate il soldato Faggiotto”. Da Faggiotto stesso e da certi amici.
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