Sulla tassa rifiuti il vicesindaco risponde al capogruppo di Libera
Riduzione della Tari: il Vicesindaco Carlo Battistini risponde al consigliere Marco Casali.
“Pre verità elettorali” così quest’anno il consigliere Marco Casali definisce il calo della Tari che l’Amministrazione propone al voto del prossimo Consiglio Comunale, previsto per il 22 febbraio.
E per motivare questo giudizio parte dalle modalità di determinazione della Tari, spiegando: “La tassa dei rifiuti è composta per una parte dal servizio di smaltimento vero e proprio e il rimanente è rifinito dai classici orpelli fiscali e aggiunte varie”.
Quindi, secondo il consigliere Casali sono “orpelli fiscali e aggiunte varie” i costi per la gestione di servizi come la stampa delle bollette e la spedizione postale, il funzionamento di uno sportello fisico e di uno web a disposizione dei cittadini, la predisposizione on line di un portale a cui i contribuenti possono accedere per visualizzare e proporre modifiche alla propria posizione Tari, gli sconti per i cittadini virtuosi che conferiscono alle isole ecologiche e per le compostiere, il costo per l’attività di recupero (non dovremmo farla secondo lui?); così come l’IVA (a lui finora sconosciuta?).
Dunque, seguendo questa logica, oltre al costo della raccolta, dello smaltimento, del trattamento, del porta a porta per differenziare, gli investimenti in attrezzature e mezzi, lo spazzamento e il lavaggio delle strade, il consigliere di Libera Cesena trova pure strano che si faccia la lotta all’evasione.
Eppure lo scorso anno, nel Consiglio Comunale che discuteva le tariffe della Tari per il 2017, proprio lui recriminava: “Avete voi visto nel prospetto un ingresso dove c’è recupero dell’evasione, soldi che abbiamo recuperato?”. Nel 2018 invece, come anche enunciato nella seduta della Commissione dove venivano spiegati tutti i dettagli e prestate tutte le informazioni, lamenta che la riduzione del tributo per i cittadini e le imprese sia una “pre verità elettorale”. Insomma, non riusciamo a soddisfarlo proprio mai, anche quando i tributi calano. E pensare che a dicembre in sede di approvazione del bilancio di previsione 2018 aveva anche presentato un emendamento (non ammesso poi in quanto tecnicamente errato) proprio per ridurre la TARI.
Confermo che siamo invece orgogliosi che le famiglie e le imprese abbiano un po’ di risparmio derivante non dalla riduzione del servizio – anzi, lo abbiamo incrementato con l’ampliamento della raccolta porta a porta anche nel centro urbano – ma dal recupero dell’ evasione.
La minore spesa nel 2018 si è ottenuta soprattutto avendo recuperato 572.800 euro di evasione e risparmiando costi per 201.524 euro; quindi una famiglia media di tre persone che vive in una abitazione di 134 mq pagherà 286,11 euro anziché 294,23 euro; un negozio di abbigliamento pagherà il 2,87% in meno al mq; una parrucchiera il 2,46% in meno al mq; una attività produttiva il 2,8% in meno; un bar il 2,94% in meno: non sono pre-verità, sono fatti. Cercheremo di proseguire nella direzione di ridurre la pressione tributaria anche l’anno prossimo senza diminuire l’impegno alla riduzione e alla differenziazione dei rifiuti né alla frequenza ed al livello del servizio. Confidiamo anche in un esito della gara in corso per selezionare un fornitore del servizio alle migliori condizioni per i cittadini. Continueremo nell’impegno alla lotta contro l’evasione per recuperare gettito ed allargare la base imponibile per ottenere una ulteriore riduzione.
Se ci riusciremo anche nel 2019, sarà allora una post verità elettorale per il consigliere Casali?
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