Quale politica per i rifiuti

In vista dell’incontro pubblico, organizzato dal Forum “No inceneritori Forlì” su ambiente, aria, rifiuti, salute pubblica (giovedi primo marzo ore 20.30, nella sala del Foro Boario), in cui saranno presenti anche i candidati locali di Potere al Popolo, noi vogliamo ampliare la discussione, con alcune domande ai candidati del Partiti Democratico (ma anche ai candidati degli altri schieramenti) del Cesenate e del Ravennate: cosa ne pensate del bando a rilevanza europea, che vede uniti i comuni del comprensorio Cesenate e del Ravennate (in grande maggioranza amministrati in solitario o in coalizione dal PD), per la gestione dei rifiuti?

Cosa ne pensate degli inceneritori di Forlì, ben due (uno per rifiuti ospedalieri), in piena attività, quello di Hera ricettore finale del rifiuto indifferenziato di buona parte della Romagna (120.000 tonellate)?

Noi a Cesena, soli contro tutti, continuiamo a sostenere con forza la necessità di cambiare rotta. Ad insistere perché l’amministrazione di Cesena e dei comuni dell’Unione della Valle del Savio abbandonino la “gara” per provare a seguire la strada intrapresa da Forlì e dai comuni del Forlivese per una gestione “in house” dei rifiuti.

Parlare di comportamenti virtuosi, di porta a porta efficiente, di raccolta differenziata spinta, di riduzione dei rifiuti, di “nuova vita” per i rifiuti.

Per prendere in seria considerazione l’iniziativa di biomonitoraggio di metalli pesanti nelle unghie della popolazione infantile nel territorio di Forlì, “Difendiamo l’Ambiente con le Unghie”, portata avanti dai Comitati di Quartiere di Forlì e dal Tavolo delle associazioni ambientaliste del Comune di Forlì.

Perché cambiare tutto per non cambiare nulla, non ha alcun senso. Perché per interessi economici mostruosi (oltre un miliardo di euro) vanno cercate soluzioni virtuose.

Perché le persone, l’ambiente, il nostro territorio, unico e prezioso vanno tutelati!