Ecco cosa serve agli studenti universitari

Conclusa l’indagine partecipata sui bisogni e sulle necessità degli studenti universitari. Ne parla Mirko Grammatico, presidente della Consulta

Dopo più di un anno di lavoro, con la seduta della Consulta di mercoledì 21 febbraio, si è conclusa l’indagine partecipata sui bisogni e sulle necessità degli studenti universitari. Ha risposto al questionario un totale di 1002 studenti, pari al 22% della popolazione universitaria presente in città; è da considerare che il questionario era  rivolto agli studenti iscritti ai corsi di laurea del Campus di Cesena, ma c’è anche una porzione di universitari che vive a Cesena e usufruisce degli stessi servizi presenti, ma che studia in altre città; questo appunto è da  segnalare in quanto fa rendere conto che Cesena si sta consolidando come città universitaria. Questa l’analisi di Mirko Grammatico, presidente della Consulta universitaria.


Il campione che ha risposto è considerato rappresentativo della popolazione degli studenti del Campus di Cesena, in quanto composto in parti quasi uguali da maschi e femmine, da studenti iscritti a tutti i Corsi di  Laurea presenti nel Campus e a tutti gli anni di studio. Questo è fondamentale segnalarlo per sottolineare la validità di questa analisi, svolta in modo accurato da neolaureati della Scuola di Psicologia e Scienze della  Formazione, una delle eccellenze della nostra città.

 


Sui dati usciti sono da segnalare, fra le tante, alcune questioni come, per esempio, il dato assolutamente positivo della presenza minima, di poche unità, di affitti irregolari non dichiarati, oltre al fatto che Cesena non è  considerata in uno stato di “emergenza casa” e gli affitti si aggirano per gran parte dai 201 ai 300 €. Possiamo rilevare anche come gli studenti desiderino una mensa o alla pari un luogo con tavoli e forni per pranzare, in quanto al momento – e questo è un dato prepotentemente negativo – per più del 50% delle persone non ci sono spazi adibiti al consumo dei pasti.


Gli studenti che hanno risposto si sono espressi anche sulla mobilità e in questo caso la maggior parte afferma  che non conosce il servizio “Mi muovo” in bici del Comune di Cesena e che una larga parte non si ritiene soddisfatta delle agevolazioni per i bus rivolte agli studenti, ma che per dirigersi verso il nuovo Campus si muoverà prevalentemente a piedi e in bici. Mentre riguardo l’argomento biblioteche e aule studio le risposte  ripetono quanto già accennato gli scorsi mesi, cioè che è fondamentale un’aula di studio di gruppo e di coworking e che si lavori per prolungare l’orario della Biblioteca Malatestiana oltre le ore 19.

 


Questi dati confermano ciò che da anni la Consulta Universitaria e gli studenti ripetono: ora esiste un fascicolo con un’analisi puntuale dei bisogni e delle necessità degli studenti da poter prendere come esempio per lavorare. Migliorare i servizi non vuol dire lavorare solo per gli universitari, bensì per tutta la città, gli studenti di ogni ordine e grado e tutto il territorio.

 

Con questo non finisce un percorso, ma inizia, invece, un lavoro che puntualmente andrà a potenziare e migliorare ogni aspetto, primo fra tutti la comunicazione tra studenti e città in quanto larga parte si dice di non essere a conoscenza del nuovo Campus; la Consulta come si è fatta carico per altri argomenti cercherà di lavorare con tutte le sue forze nei prossimi mesi per eliminare questo gap.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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