La segreteria del territorio nei prossimi giorni farà partire una profonda riflessione
Una scoppola di proporzioni inaspettate. In casa Pd erano preparati ad un risultato negativo. Ma non delle dimensioni in cui si è prospettato. Però pare ci sia la voglia di reagire. Questo, per lo meno, quello che emerge dal documento elaborato dal Pd del territorio cesenate. Una reazione indispensabile perché non c’è tempo da perdere. Fra un anno si voterà per le amministrative.
Le elezioni di domenica hanno consegnato un risultato netto tanto nel Paese quanto nel nostro territorio. Il dato politico è una sconfitta elettorale per il PD, ampia ed evidente.
Nemmeno il territorio cesenate è uscito immune dal terremoto politico che queste elezioni hanno portato, dal quale sono emersi nettamente il M5S e la Lega. È quindi indubbio come gli elettori si siano sentiti meglio rappresentati dalla rabbia espressa da questi due partiti. È un dato inequivocabile che, come tutti gli esiti elettorali, va rispettato.
Si tratta però di un fenomeno che va profondamente analizzato: il non aver avuto la capacità di intercettare la domanda che arrivava dal Paese da parte del Partito Democratico dovrà essere oggetto di una seria analisi, tanto a livello nazionale quanto a livello locale.
Il PD locale infatti non può limitarsi a considerare questi risultati come semplice trasposizione di una dinamica elettorale nazionale: va capito cosa ha causato un travaso di voti così importante dal centrosinistra a forze così lontane dalla tradizione progressista e riformista come M5S e Lega. Cause che, se si vuole ricucire il rapporto con gli elettori del nostro territorio, vanno ricercate con una riflessione profonda.
Come nostra abitudine, non tentenneremo e per questo, già nei prossimi giorni, gli organismi territoriali – dalla Segreteria alla Direzione – inizieranno questa riflessione, e altrettanto avverrà nei singoli comuni.
Questi risultati elettorali rappresentano uno spartiacque: da un lato il PD ha il dovere di interrogarsi e di individuare le cause di distacco dai propri elettori; dall’altro Lega e M5S dovranno misurarsi con la prova di governo, rispettando il mandato che gli elettori hanno loro consegnato.
Nessuno potrà sottrarsi a questi compiti. Per il Partito Democratico è scattato il momento di ripensare sé stesso ed il proprio ruolo nella società italiana ed in quella romagnola, con l’intenzione di rimanere il partito inclusivo ed in sintonia con i cittadini, in grado di interpretare i loro bisogni e su questi elaborare risposte innovative.
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