Troppi i punti cardine dove ci sono distanze abissali. Ma, ancora una volta, è Renzi a sbagliare l'approccio. Non serve a niente la sua politica muscolare. Deve prevalere la politica
Sto leggendo un libro (Anna che sorride alla pioggia) che mi sta facendo molto riflettere. Un paio di giorni fa però mi sono fermato per pensare, a lungo, a una frase contenuta nel volume: sono le diversità a comporre la verità.
Ci ho pensato molto. E sono stati inutili tutti i tentativi di cercare di ripartire con la lettura. La mente mi tornava a quella frase ed allora ho chiuso il libro e mi sono concentrato solo su quella.
Indubbiamente è una grande verità. E, pensandoci bene, probabilmente mi ha colpito perché quella, in buona sostanza, è sempre stata la mia filosofia di vita. Chi mi conosce sa che mi sono sempre abbeverato dalle idee diverse dalle mie. Ne ho sempre tratto un arricchimento.
Però le diversità restano tali ed è sempre difficile fare una sintesi. Venditti cantava: mezzogiorno, tutto scompare,
“avanti! tutti al bar”. Dove Nietsche e Marx si davano la mano e parlavano insieme dell’ultima festa e del vestito nuovo, fatto apposta.
Però Nietsche e Marx potevano solo parlarsi al bar. Per il resto sarebbe difficile unirli per comporre una verità. Ne nascerebbe una macedonia con pochissimo sapore. È una filosofia che credo possa essere applicata un po’ a tutti i settori della vita. A cominciare dalla politica.
Non nascondo che mentre riflettevo su quella frase, il pensiero è andato anche alla politica e al tentativo di accordo fra 5Stelle e Pd. Sono due diversità che possono comporre una verità? Io credo di no. Lo dico molto laicamente.
Lasciamo perdere le scorribande verbali che hanno caratterizzato il passato. Ma ci sono alcuni ostacoli che a me sembrano insormontabili. Ma non per cattiva volontà, bensì per un visione legittimamente diversa delle cose. Cito solo alcuni casi: riforma del lavoro, buona scuola, riforma Fornero, reddito di cittadinanza.
I primi due sono totem del Pd che i 5Stelle vogliono smantellare. Credo sia difficile possa trovarsi una sintesi senza che qualcuno rinunci a “tagliarsi una mano”. La Fornero il Pd è disposto, al massimo, ad annacquarla. I 5Stelle vogliono smantellarla e non possono fare un accordo al ribasso. Idem per il reddito di cittadinanza. Ma di esempi se ne potrebbero fare ancora molti. È facile dire lotta alla povertà. Il problema è come.
Insomma, non so come andrà a finire fra Pd e 5Stelle, Ma Il buon senso porta a dire che sono pochissime le possibilità che si faccia un accordo.
Detto questo chi, a mio avviso, sta sbagliando tutto è Renzi. Ancora una volta, mi verrebbe da dire. Anche in questo caso il messere fiorentino si è fatto prendere la mano dalla sua visione della politica, dalla sua voglia di fare una prova muscolare. Non c’era nessun bisogno di dire un no preventivo. Bisognava dare spazio alla politica. Sedersi a quel benedetto tavolo e mettere i puntini sulle i. Chiarire che ci sono dei temi sui quali il Pd non può e non vuole transigere. A quel punto la palla sarebbe passata nel campo dei 5Stelle che probabilmente avrebbero detto: no grazie. Due posizioni legittime e alla luce del sole. Dove, una volta tanto, la protagonista sarebbe stata la politica, quella vera. Prima o poi Renzi lo capirà. Forse.
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