Analisi del direttore della Swg che permette di fare delle riflessioni su Cesena
Sondaggi, a quali credere e a quali no? È la domanda delle cento pistole ed è sempre la stessa. Non credo a chi chi dice che non li guarda. Io ci ho provato, ma dopo pochissimo tempo sono andato in scimmia e ho dovuto fare marcia indietro. Non solo li guardo tutti, ma, per non farmi mancare niente, vado a consultare anche quelli pubblicati sul sito del governo.
Questo non significa che li consideri il Vangelo. So che sono imperfetti o, quanto meno, hanno un margine di errore rilevante: una forbice di quattro punti. Minimo. Per questo sono portato più a concentrarmi sulle analisi. Al di là dei freddi numeri, i sondaggisti hanno il polso della situazione, la spiegano piuttosto bene e ti aiutano ad avere un quadro del trend in atto.
L’ultimo che mi è capitato di vedere è quello di Enzo Risso, direttore scientifico di Swg, intervistato da Formiche. Il titolo è: ecco come la Lega cannibalizzato M5s anche al sud. È significativo
Risso premette che l’area di governo è al 59,1 per cento, ma ad avere il vento in poppa è il Carroccio. I pentastellati perdono consensi sia al nord che al sud e sono scaricati dai ceti più bassi. Secondo Risso la Lega in questo momento è il contenitore che sta raccogliendo la voglia di cambiamento del paese, anche e soprattutto grazie all’attivismo del suo leader. Poi aggiunge: tutto questo è possibile anche per l’assenza di un’opposizione credibile. Ormai, prosegue, Berlusconi non è più percepito come credibile e il Pd appare come un partito molto diviso,ancora fragile e contraddittorio.
Secondo Risso la speranza del Pd o di qualsiasi coalizione di centrosinistra risiede nell’ampia percentuale di astenuti o che non rispondono. “Ci sono i delusi della sinistra, del Pd e dei 5 Stelle così come quelli di Forza Italia e i delusi del centro. Tutti quelli che non si riconoscono nello status dei 4 partiti più in vista in questo momento. È un bacino a cui si può attingere, ma molto probabilmente in questo momento più colmo sul lato sinistro che sul lato destro. In realtà – conclude Risso – è un bacino che potrebbe essere appetibile o per una forza moderata che è in grado di inglobare i vecchi moderati e anche un pezzo di Forza Italia, o una forza comunitaria di sinistra o di centrosinistra che sia in grado di rilanciare l’identità del Pd”.
Sulla base di questa analisi si può fare un ragionamento su Cesena? Sui numeri, io credo, sia impossibile. Forse si può provare a fare un’analisi della tendenze. Va premesso che si tratta di un puro esercizio dialettico. La chiave di lettura formulata dal direttore scientifico della Swg rafforza quella che è la mia convinzione: al momento l’ipotesi più probabile è di un ballottaggio fra centrodestra e centrosinistra. Soprattutto se quest’ultimo, come pare sempre più probabile, sarà composto da un’alleanza piuttosto vasta. Nello stesso tempo però non può essere sottovalutato il ruolo dei 5Stelle. Ma se si confermerà il trend segnalato da Risso pare difficile possa avere la possibilità di inserirsi fra le due coalizioni.
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