Attenti ai minibot

Lezione di economia di Giancarlo Petrini, direttore del Credito Cooperativo Romagnolo

Lezione di economia di Giancarlo Petrini. Il direttore del Credito Cooperativo Romagnolo ha affidato il suo pensiero ad un post su Facebook che ripropongo integralmente.

Si ritiene che le attuali condizioni della nostra economia e finanza possa fare schizzare lo spread ai livelli raggiunti durante il governo Berlusconi. Sento su youtube pseudo economisti che ritengono un falso problema uno spread così alto e che in parte i problemi possono essere superati con i mini bot. Se lo spread schizza oltre 500 il timore dei mercati è di avere l’Italia in default. Stessa sensazione che avevano banche e risparmiatori all’epoca. Chi compera in quella situazione?

Giancarlo Petrini è al centro

Siamo stati salvati dall’intervento di BCE che ha acquistato 320 miliardi di titoli e ha dato un messaggio agli investitori: la BCE farà di tutto per salvare l’euro e gli stati aderenti all’unione. Oggi potrebbe acquistare ancora parte del debito ma otterrebbe un risultato negativo: cioè convincere un popolo che si può vivere al di sopra delle proprie capacità senza limite temporale. In realtà se riparte l’inflazione e l’economia mondiale, chi è più produttivo sopravvive e vive meglio di chi va a rimorchio poiché quest’ultimo non troverà alcun appoggio dai partner. Vedi atteggiamento ungheria e austria nei nostri confronti.

La minaccia del mini bot è rappresentata dal messaggio implicito di creazione di una moneta parallela all’euro che circolerebbe solo in Italia, mettendo in discussione la funzione di mezzo di pagamento della moneta europea. Le monete vanno messe in circolazione secondo rigorosi criteri legati all’economia, sistema fiscale, capacità produttiva, consumo, nel rispetto della dottrina keynesiana che ad oggi è dimostrata essere la più adatta per definire i tempi e modalità di intervento nell’economia da parte delle autorità.

Giancarlo Petrini

Secondo i leghisti con i mini bot si metterebbe in discussione la validità di queste dottrine. Tria le conosce bene e Conte se ne sta accorgendo. Ecco perché prendono questa posizione. Chiunque può sentirsi Keynes e fare video su YouTube, fare danni perché convince che esistono scorciatoie o alternative. Bisogna dimostrare l’efficacia della teoria che di norma in economia vengono sostenute da robusti modelli matematici e profondi studi sociologici.

Ad oggi questi modelli non sono mai stati prodotti e quei pochi accennati non sono razionalizzati perché si basano prevalentemente su opinioni. Se fossero così efficaci avrebbero tutti il premio nobel perché avrebbero risolto un dei problemi maggiori dell’economia che è il debito pubblico. Ora basta perché rischio di essere saccente e mi dispiacerebbe.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.