Insoddisfatto dell'esito del voto invita a fare una profonda riflessione sul futuro. E si mette in gioco. Il primo confronto la prossima settimana
Nessuno pensava che in casa repubblicana l’entusiasmo fosse alle stelle, ma non era neppure prevedibile che vi fosse un’autocritica anche piuttosto spinta. Nonostante tutto il Pri le elezioni le ha vinte ed ora occupa un assessorato anche piuttosto pesante. Ma Romano Fabbri, segretario dell’Edera, non è soddisfatto e non riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno. Pesa la mancata presenza in Consiglio comunale. Non è stata ottenuta per una manciata di voti. E lui ha già capito il perché.
Avrebbe potuto trovare scuse banali. Ma non lo ha fatto. Ha evitato di nascondersi dietro a un dito. Ed è stato estremamente sincero, come raramente capita in politica: “Non siamo entrati in Consiglio perché il nostro storico elettorato ci ha girato le spalle. Dobbiamo porci delle domande sul perché. E il primo a farlo devo essere io”.
Fabbri non è pentito della scelta fatta. Anzi, la rifarebbe, eccome se la rifarebbe: “Siamo soddisfatti di aver contribuito alla vittoria di un giovane capace e che mantiene gli impegni presi. E in questi cinque anni continueremo a vigilare. Però è arrivato il momento di porci delle domande. Di capire cosa deve essere il partito repubblicano. Io credo che serva uno scossone. Serve guardare avanti. Innanzitutto dobbiamo abbandonare dei tabù storici e ormai datati come anticomunismo o antifascismo ed avere un approccio più moderno”. E, nonostante nessuno, nella direzione o nelle sezioni, lo abbiano mai contestato, si mette in discussione lui stesso. Il tutto in vista del congresso di settembre. Ma il primo vero confronto ci sarà la prossima settimana, nell’ambito de La Voce Repubblicana.
La tradizionale festa dell’Edera si terrà nel parco Endas di Martorano. Partirà domani sera e terminerà domenica 28 luglio. Undici sere caratterizzate da un ricco calendario di spettacoli, ma anche dalla presenza degli stand gastronomici, piuttosto rinomati. Una kermesse che vede impegnati circa novanta volontari. Indubbiamente saranno serate all’insegna della buona musica e dell’ottima cucina. Ma non mancherà la politica. I giovani di +Europa, gruppo vicino all’Edera, raccoglierà le firme per l’iniziativa “Non rubateci il futuro”. Il progetto “Punto zero” promuoverà le iniziative per sensibilizzare le persone sul tema delle nuove povertà per le quali è necessaria una nuova struttura del welfare. Venerdì prossimo poi ci sarà l’assemblea della direzione regionale del Pri. E la prossima settimana il confronto fra la direzione cesenate.
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