Il principale è la crisi di consumi. C'è pessimismo. Molto più del recente passato. Indagine Confesercenti
Il bicchiere è mezzo vuoto. Nel commercio tradizionale il pessimismo aumenta. La conferma (se ancora ce ne era bisogna) arriva dalla rilevazione della Confesercenti. Lo studio è stato presentato questa mattina alla presenza di Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, e Andrea Corsini, assessore regionale.
È emerso che gli imprenditori del nostro territorio sono molto preoccupati per una crisi determinata in particolare da fattori nazionali: crisi dei consumi a causa della sfiducia ormai dilagante e crescita dell’ecommerce. Le nostre aziende in termini di fatturato e utile registrano un rallentamento, rispetto a un andamento che dal 2015 a oggi si è rilevato poco prevedibile e molto incerto: solo il 20% dichiara un fatturato in aumento e solo il 13% un utile in aumento mentre per il 39% le condizioni sono peggiorate nell’arco degli ultimi 12 mesi. Da qui l’incertezza rispetto al futuro: non più “crisi” in senso stretto ma un clima di precarietà e nuove condizioni di mercato che richiedono un alto livello di competitività.
Per quanto riguarda la prospettiva futura il 68% delle imprese intervistate non vede margini di miglioramento della situazione economica e il 50% è meno fiducioso rispetto allo scorso anno.
La ricerca è stata presentata dal direttore di Confesercenti Cesenate Graziano Gozi, che ha messo in luce i dati più rilevanti. Resta invariata la richiesta delle imprese di agire sul tema delle tasse e burocrazia, due pesi che gravano sempre di più ostacolando la ripresa. Altro punto critico il rapporto con le banche e il sistema del credito: interessante il dato che emerge per cui il 39% delle imprese campione ha fatto ricorso al credito bancario nel 2019 non tanto per investimenti (solo il 16%) quanto per esigenze di liquidità (il 74%).
In questo scenario il ruolo dell’amministrazione comunale diventa non risolutivo ma certamente importante: le azioni in sostegno delle imprese devono essere sempre più mirate e strategiche, nell’ottica delle politiche condivise. Fra l’altro Gozi ha chiesto di continuare l’impegno sugli infopoint turistici ed ha suggerito di monitorare il fenomeno dei pubblici esercizi, conoscerà avvenendo in altri comuni, per evitare un’inflazione che avrebbe effetti negativi.
Alla luce dei dati emersi sia l’assessore Corsini che il sindaco Lattuca hanno ribadito l’impegno a mettere in campo misure concrete a sostegno delle imprese esistenti e di quelle che nasceranno: i temi “caldi” restano quelli di tasse e burocrazia mentre un altro tema da affrontare è quello del caro affitti, soprattutto nei centri storici. In quest’ottica appare centrale il lavoro già cominciato per la riforma la legge 41 sul commercio. L’assessore Andrea Corsini ha sottolineato il ruolo in prima linea della Regione Emilia Romagna e la necessità di erogare quanti più contributi possibili non solo ai comuni ma anche in via diretta ai commercianti, attraverso bandi di innovazione e riqualificazione. Ma ha pure sottolineato che l’intervento della Regione non può andare oltre un certo limite (in particolare per quanto riguarda il fisco) perché non è stata concessa l’autonomia chiesta da tempo.
Il neosindaco di Cesena Enzo Lattuca ha ricordato che quello che accade nel territorio cesenate non è tanto diverso dalle situazioni di altri comuni della Romagna: i dati raccolti sul campo aiutano a contestualizzare meglio e a capire in quale direzione andare, e l’amministrazione comunale ribadisce la massima disponibilità a sostenere chi vuole fare impresa, perché incontri meno ostacoli possibili. In particolare ha garantito interventi per ridurre la burocrazia.
“I commercianti hanno bisogno di scommettere sul futuro ma si sentono soli, senza appoggi, vivono nell’incertezza. Chi deve aprire o deve ristrutturare una attività si trova davanti uno scenario burocratico demotivante, in un mercato che già di per sé è diventato più difficile. Qui bisogna agire, e velocemente, per eliminare queste difficoltà che bloccano l’imprenditore” ha chiarito il presidente della sede Confesercenti di Cesena Vanni Zanfini.
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