La manovra nel prossimo bilancio che, nel complesso, dovrebbe essere abbastanza identitario
Il primo della sindacatura Lattuca sarà un bilancio identitario. La manovra ormai è completata. Nella parte corrente mancano solo delle rifiniture. Gli investimenti sono un pelo più indietro. Ma di poco. I tempi, dunque, saranno ampiamente rispettati.
Sui contenuti filtra poco o niente. L’intervento più importante dovrebbe essere l’azzeramento delle rette delle scuole materne. L’utilizzo del condizionale non è una necessità, ma una forma di rispetto per una notizia che non è ancora ufficiale. Nel complesso l’intervento costerà poco più di un milione di euro, ma nelle casse del Comune dovrebbe pesare per poco più di 800 mila. La cifra mancante sarà coperta da un bonus della Regione. Trovare i soldi non è stato facilissimo perché in questa fase storica per i Comuni gli introiti sono in continua diminuzione. E non si poteva pensare di finanziare l’operazione asili con un aumento della tassazione. L’augurio è anche che non vengano toccati i servizi sociali. Sarebbe il giochino dei vasi comunicanti.
Intanto con questa decisione Lattuca mantiene una promessa elettorale e fa un’operazione di sinistra. L’intervento è apprezzabile, ma cancellare tutto a tutti lascia qualche perplessità. Si poteva anche fissare l’esenzione sotto una soglia, alta per carità. Tanto per capirci, chi guadagna 50/60 mila euro netti all’anno non avrebbe grosse difficoltà ad affrontare quella spesa. Comunque, a prescindere dalla platea dei beneficiari, siamo di fronte ad una manovra identitaria.
Lo stesso si potrà dire del piano investimenti. Si vedrà chiaramente cosa il Comune ha intenzione di fare nei prossimi cinque anni. Pensieri e parole sono del sindaco che però è rimasto nel vago su quelle che saranno le opere prioritarie. Di sicuro non ci sarà il Sant’Agostino. E, se ci fosse, sarebbe un’arma di distrazione di massa. Per realizzare il museo della città ora servirebbero ventidue milioni di euro. Spesa che palazzo Albornoz non si può permettere di affrontare.
Sono curioso di vedere se e come sarà previsto l’ascensore per andare alla Rocca, elemento fondamentale per valorizzare ulteriormente la struttura. Se fosse inserito nel piano investimenti significherebbe che si potrà ragionare su un percorso che parta dalla Rocca e arrivi al Bonci. Con la riqualificazione delle piazze e la nascita della Pinacoteca diventerebbe un importante motivo di richiamo per quel genere di turista interessato a Cesena.
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