Cesare Soldati (Confesercenti) critico dopo l'ultimo Dpcm
CESENA. Governo pasticcione. È questa l’accusa che Cesare Soldati, presidente della Confesercenti cesenate, fa dopo l’ultimo Dpcm.
“Il Governo – afferma Soldati – si conferma pasticcione anche nella stesura dell’ultimo Decreto. Anzi, la preoccupazione è che siamo di fronte a una scelta e non ad un errore commesso in buona fede. Parliamo della decisione di chiudere nei prefestivi e festivi i piccoli esercizi nelle gallerie commerciali mentre le grandi superfici possono proseguire la loro attività”.
Secondo Soldati “se la volontà è di evitare assembramenti, si può essere d’accordo o meno, ma la scelta è chiara: chiudere gli spazi commerciali che si trovano in grandi spazi al chiuso e potenzialmente molto affollati. Il Decreto, però, si trasforma in provvedimento punitivo, poiché i piccoli esercizi nelle gallerie commerciali sono di fatto gli unici a subire limitazioni: lo stop alle medie e grandi strutture di vendita, pure previsto nelle versioni preliminari del testo, è infatti improvvisamente sparito”.
“Se il problema è il rischio di assembramento – conclude – qualcuno ci deve spiegare perché altre attività di distribuzione commerciale al di fuori dei centri commerciali, anche quelle di grandissime dimensioni che registrano migliaia di clienti ogni giorno, sono considerate sicure, mentre i piccoli negozi dentro le gallerie sono, invece, ritenuti pericolosi. Si tratta di una grave distorsione della concorrenza, che non possiamo accettare. Sono disposizioni al di fuori di ogni logica, che vanno corrette al più presto”.
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