Fenomeno sempre più determinante nelle elezioni
CESENA. Mentre scrivo ancora non si conosce il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti. Secondo tutti i media Biden è in vantaggio e pare destinato a vincere le elezioni. Ma, comunque vada lo spoglio, il risultato più clamoroso è il consenso che ha ottenuto Trump. Un risultato andato oltre ogni più rosea aspettativa e che ha smentito le previsioni sia dei sondaggisti che degli analisti. Se si calcola che Biden è il candidato democratico più votato (molto più di Obama) e che Trump se la gioca punto a punto significa che gli analisti conoscono poco quegli Usa dei quali parlano tutti i giorni. In particolare l’America di cui si parla di rado: quella dei grandi spazi e delle piccole città. Quella che è radicata nei suoi antichi pregiudizi, impermeabile a tutto quello che succede fuori di lei. Una parte di America convinta che la libertà significhi solo poter fare ciò che si vuole con pochissimi limiti.
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Una parte degli States per la quale Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera ha coniato la definizione “individualismo anarcoide”. Della serie: fregarsene di valori e cultura e scegliere in base alla convenienza del momento anche a costo di calpestare alcune elementari regole della democrazia. Secondo Galli della Loggia è l’eredità della storia di un Paese che si è fatto grazie all’iniziativa spregiudicata dei singoli in una misura altrove sconosciuta e che spesso ha visto il destino della comunità affidato unicamente alla potenza di fuoco delle sue armi.
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Ma siamo poi così sicuri che questa caratteristica appartenga solo a quella parte dell’America? Forse in certe zone degli Usa l’individualismo anarcoide si eleva alla massima potenza, ma in forme forse più compresse è un fenomeno diffuso da tutte le parti, Europa e Italia comprese. Del resto l’egoismo è sempre stato un elemento distintivo delle persone. Non a caso si parla con sempre maggiore frequenza della sindrome del ”mai nel mio giardino”. E’ l’allarmismo collettivo che porta al rifiuto di progetti che hanno qualsiasi legame con l’ambiente e il territorio in cui si risiede. Fenomeno che, col passare del tempo, è cresciuto in modo considerevole anche grazie al comportamento della politica che, spesso, fa da sponda a qualsiasi forma di protesta ritenendo di poterne trarre un vantaggio sotto forma di consenso. Ma è proprio in questi casi che può emergere il fenomeno dell’individualismo anarcoide. In quanto chi elabora questa forma di protesta è portato a non prendere in considerazione soluzioni alternative e fare delle scelte solo in base alle proprie convenienze.
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