In qualità di autori di una guida dedicata a Terra del Sole, pubblicata nel 2014 da Diogene Books in occasione del 450° anniversario della fondazione, sosteniamo la proposta affinché la città medicea diventi sito Unesco patrimonio dell’umanità e chiediamo a tutte le istituzioni pubbliche di operare affinché possa essere raggiunto questo importante obiettivo. Nel corso degli ultimi anni un numero crescente di visitatori scelgono come meta i paesi della vallata dell’Acquacheta, a partire da Terra del Sole. Ma sono ancora un numero al di sotto delle potenzialità dell’intera area e l’ingresso della cittadella, voluta dal Granduca di Toscana nel 1564, tra i siti Unesco sarebbe uno straordinario ulteriore richiamo per il turismo. Siamo convinti che Terra del Sole possa diventare centro turistico di attrazione nazionale, con ricadute notevoli sul resto del territorio, così come con apprezzato impegno stanno cercando di promuoverlo la locale Amministrazione Comunale, la Pro Loco e le altre benemerite associazione terrasolane. Gli elementi importanti sono, da questo punto di vista, l’architettura, la storia, la cultura che la cittadella medicea possiede: un fascino che più invecchia e più attrae.Già oggi nella Città Fortezza rinascimentale, detta Eliopoli, si può visitare liberamente tutto il borgo, scoprire la Chiesa di Santa Reparata, il cortile del Palazzo Pretorio e su prenotazione entrare nel Museo, nel Castello del Governatore, alle Casematte. Per far conoscere la cittadella, che è cinta da alte mura di 13 metri, rettangolari con camminamento di ronda, lunghe 2 chilometri mentre un asse longitudinale unisce le due porte dell’abitato, dotato anche di quattro alti bastioni difensivi, ciascuno disposto su un angolo del rettangolo, il tutto fra l’altro molto ben conservato, potrebbero operare giovani guide e altri promotori delle specificità locali con indubbia ricaduta di carattere economico anche sulle altre attività. Come si sa la costruzione ebbe inizio l’8 dicembre del 1564, partendo dalle profonde conoscenze militari e ingegneristiche di Cosimo I De Medici – accumulate nella decennale esperienza di principe, condottiero e soldato di ventura – con l’obiettivo di sfoggiare il potere e lo splendore del Granducato di Toscana in terra di Romagna.Edificata per presidiare il confine con lo Stato Pontificio, conserva intatto il fascino della città-fortezza: è sormontata da due castelli, quello del Capitano delle Artiglierie a difesa del Borgo fiorentino e quello del Governatore, a difesa del Borgo romano.Anche in un momento difficile come questo, bisogna continuare a prendere in considerazione prospettive future, come quella di operare affinché Terra del Sole e la vallata dell’Acquacheta diventino mete turistiche a livello nazionale ed europeo. Questo è certamente un buon modo di operare considerando che il prossimo anno sarà il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri che la vallata l’ha fatta conoscere universalmente, in particolare descrivendo la cascata di San Benedetto in Alpe in modo mirabile nella Divina Commedia (Inf. XVI, 94-102).
Marco Viroli e Gabriele Zelli
Questo post è stato letto 158 volte