Emanuela Teccarelli, Miss Mamma Italiana Gold Fashion 2020
CESENA. Mamma di tre figli: Aurora 14 anni, Leonardo 13 e Emanuele 10. Emanuela Teccarelli nella finale di Forlì ha indossato la fascia di Miss Mamma Italiana Gold Fashion.
Perché ha deciso di iscriversi al concorso’
“Non sono stata io lo hanno fatto mio marito e i miei figli. Mi hanno messo di fronte al fatto compiuto”.
Come l’hanno informata?
“Mio marito mi ha detto: ti arriverà una chiamata. Pensavo si trattasse di corsi che stavo frequentando con lui. Invece era il concorso”.
Che corsi frequentate?
“Aggiornamento per il nostro lavoro”.
Di cosa si tratta?
“Abbiamo un’agenzia di investigazioni con una sede in Abruzzo ed una in Marocco”.
Come va il lavoro?
“Si soffre un po’. Come tutti speriamo di tornare al più presto alla normalità”.
Torniamo al concorso. Come è stata l’esperienza?
“Ottima, sotto tutti i punti di vista”.
In che senso?
“Sia dal punto di vista dei risultati, ma in particolare per quanto riguarda l’aspetto umano”.
Perché?
“Ho visto un clima positivo. Non c’era esasperazione. Con molte mamme sono rimasta amica. Ho conosciuto un’Italia che si diverte con poco. E’ stata una bellissima esperienza”.
La finale di Forlì come l’ha vissuta?
“L’ho presa come una vacanza e mi sono goduta la famiglia”.
Non c’era rivalità?
“Certo, ognuno vuole ottenere il massimo possibile. Ma nella fascia di età dai 44 anni in su non ci può essere rivalità e soprattutto esasperazione. Non siamo più ragazzine che si devono costruire una carriera”.
Ne sa qualcosa?
“Sì, quando avevo sedici anni mi ero iscritta a Miss Cinema. Vidi un clima che non piaceva. Volevo fare la modella, ma cambiai subito idea. Vidi mamme che spingevano le figlie in modo esagerato. Non lo farei mai con la mia”.
Torniamo alla finale di Gatteo. Che prova di abilità ha presentato?
“Ho recitato una poesia scritta da un’amica. Anzi, ci ho provato”.
In che senso?
“Non sono riuscita a finirla. Sono scappata piangendo”.
Perché?
“Era talmente personale. In quel momento eravamo io e la mia amica e i suoi problemi, quelli che in passato erano stati anche miei. Non ce l’ho fatta: mi sono emozionata”.
La sua famiglia ha tifato?
“Per forza, altrimenti non tornavano a casa. Scherzi a parte, si è stata molto coinvolta. Peccato che non abbia potuto portare i miei figli sul palco per la prova di abilità. Ci hanno bloccato le regole anticovid”.
Tratti distintivi del suo carattere?
“Sono puntigliosa e perfettina. Faccio impazzire la famiglia”.
Sogni nel cassetto?
“Tornare a gestire una proprietà di famiglia che si è fermata dopo il terremoto”.
Di cosa si tratta?
“Una residenza storica. E’ a Bominaco in provincia dell’Aquila. Ora lo abbiamo recuperato dopo il terremoto. Per ora lo utilizziamo per le vacanze, ma l’obiettivo è tornare al passato quando era utilizzato come B&B e per i matrimoni. Venivano anche dagli Usa e dall’Inghilterra. E’ uno stabile di circa mille metri quadrati”.
E l’agenzia di investigazioni?
“Se ne occuperanno i figli. Mio marito dice sempre: andremo a fare Heidi”.
Le piace viaggiare?
“Sì, molto”.
Il posto più bello che ha visto?
“Il Marocco, anche se non l’ho frequentato per turismo, ma per lavoro. Li ho capito cosa è il mal d’Africa”.
Cosa è?
“Hai sempre voglia di tornarci. Ci sono posti fantastici. Ti entra qualcosa dentro. Ti perdi nell’immensità del mare. Il sole e la luna pare abbiano colori diversi. Ogni strada ha un suo odore e un suo perché. Sembra una località magica”.
In futuro cosa vorrebbe visitare?
”New York innanzitutto. Poi Caraibi e Seychelles. Ma prima i ragazzi dovranno crescere un po’”.
Le foto sono di Gloria Teti
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