Analisi lucida e spietata di Marcello Borghetti (Uil) dopo il consiglio territoriale
CESENA. Si è svolto il consiglio territoriale della Uil di Cesena in modalità video conferenza. La relazione introduttiva del segretario Marcello Borghetti, gli interventi e le conclusioni di Giuliano Zignani segretario della Uil Emilia-Romagna, hanno evidenziato i tanti problemi di una crisi sanitaria che ha messo a nudo problemi antichi, di un Paese che arranca da troppi anni, in particolare sul lavoro. Senza salute ed una sanità pubblica attrezzata, l’economia crolla.
Decisa l’analisi di Borghetti: “Andrà tutto bene e nulla sarà come prima è stata una illusione iniziale, la verità è che troppa classe dirigente non si sta mostrando all’altezza della sfida, e non sapendo fornire risposte adeguate, agita pericolosamente lo scontro fra cittadini, mettendo contro: lavoratori autonomi, lavoratori privati, lavoratori pubblici, e poi anche anziani e giovani. Una strategia molto pericolosa per la tenuta democratica. Vi è la necessità di garantire la salute pubblica ma contemporaneamente rilanciare il sistema economico ed i redditi, con una visione di futuro. Purtroppo il Governo come fosse “Re sole”, evita il confronto, negando così al Paese le migliori e più condivise risposte, per risolvere problemi complessi e anche le migliori soluzioni, per la destinazione dei fondi europei di Next Generation EU“.
Poi prosegue: “Non c’è bisogno di tanti manager, profumatamente pagati, per farci raccontare, ad esempio quali sono le esigenze della Romagna, perché le sanno i sindaci, se consultati, e certamente anche le associazioni di impresa e dei sindacati. Ricorderemmo al Governo l’ammodernamento della E45, i rafforzamenti dei collegamenti fra zone di mare e montagna, fra porto e aeroporti, l’edilizia scolastica, le infrastrutture digitali e tanto altro. Bene fanno, come chiesto dalla Uil di Cesena, quei sindaci, che escono allo scoperto con richieste al Presidente del Consiglio. Grave che non si siano poi usati i 37 miliardi del Mes già da maggio, per rafforzare il sistema sanitario, tanto più perché nessun politico che si è opposto, ha realizzato nel frattempo una spesa alternativa della stessa entità, limitandosi solo a tante chiacchiere. La rabbia è forte e diffusa, e comprensibile, certo dettata da una emergenza sanitaria piombata come un meteorite, ma anche colpa di troppa confusione nella gestione dei bisogni dei cittadini. Il Governo da solo non può farcela è fondamentale un patto per il Paese ed un confronto vero. Rilanciare la società delle persone, significa rilanciare i redditi, la contrattazione, la qualità dell’occupazione, riformare il fisco, contrastare iniquità e ingiustizie e rilanciare il nostro Stato sociale e il sistema previdenziale. La Uil lotta per un Paese unito e per una economia resiliente, pulita legale e moderna, che garantisca il benessere delle persone prima di qualsiasi altro interesse”.
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