Patrizia Modena, Miss Mamma in Poesia
CESENA. Qualche mese fa ha vinto la seconda edizione di Miss Mamma in Poesia. Lei è Patrizia Modena, signora con una discreta esperienza nel mondo del concorso ideato da Paolo Teti. Un conto però è sfilare sul palco, un altro scrivere una poesia.
Quanto pensava alla vittoria?
“Per nulla. E’ stato un risultato inaspettato. Mi ha fatto enormemente piacere, ma non pensavo di poter vincere”.
Come è nata la poesia?
“E’ venuta dal cuore. Si è trattato di un’esperienza nuova. L’ho fatto spinta da mia figlia. La poesia è nata alle dieci di sera. L’ispirazione mi è venuta mentre alla tv guardavo un servizio sul Covid”.
Quanto tempo ha impiegato per scriverla?
“Circa trenta minuti e poi non l’ho più modificata anche se secondo mia figlia era troppo corta. Non l’ho voluta toccare perché era venuta dal cuore e rifletteva anche la mia esperienza lavorativa”.
Ovvero?
“Ero infermiera. Sono in pensione dal sei di settembre”.
Quindi ha vissuto tutta la prima ondata della pandemia. Che sensazioni provava?
“C’era la paura di andare al lavoro. Sapevi che c’era quella malattia tremenda”.
Come l’ha scoperta?
“Non al lavoro. Dovevo smontare alle 14,30, ma il turno si allungò. Arrivai a casa alle 17, ero tranquilla. Poi, andando su Facebook, scoprii quello che era successo. Poi ci fu una crescita esponenziale che portò l’ospedale dove lavoravo a diventare un Covid Center. Fra l’altro i miei timori aumentavano perché mia figlia aspettava un bambino”.
Come si è avvicinata al mondo di Miss Mamma?
“E’ successo nel 2004 grazie ad una collega che mi spinse a partecipare. Essendo robusta avevo dei dubbi, ma alla fine mi convinse”.
Come andò?
“Era un mondo che non conoscevo. La prima volta fui eliminata. La seconda ottenni l’accesso alla prefinale che era prevista a San Marino nella cava dei balestrieri. Partecipai nonostante mi avessero diagnosticato un tumore e avessi i capelli cortissimi a causa delle cure”.
Come reagì quando le dissero che aveva un tumore?
“Non potevo abbattermi. Avevo quattro figli. Dovevo lottare e farcela per loro”.
Quale fu il percorso?
“Iniziai la cura il 30 dicembre e il sette aprile fui operata. Ma arrivò un’altra mazzata”.
Cioè?
“Mi dissero che avrei dovuto continuare a fare la chemio. A differenza della prima volta non ero preparata. Ci misi una settimana a elaborare la nuova situazione e riuscii a ripartire”.
Di quel periodo ricorda un momento particolare?
“Sì. Portavo la parrucca, mi vergognavo a farmi vedere dai miei figli senza capelli. Perciò me la toglievo solo in camera. Una sera i miei figli hanno aspettato che andassi a letto poi fecero irruzione in camera mia. Io cercai di coprirmi con le lenzuola, ma loro le abbassarono e mi dissero che ero bella anche così e che a casa non avrei dovuto mettere la parrucca. E’ stato un grandissimo aiuto”.
Poi è tornata a sfilare?
“Sì, nel 2011 e mi sono tolta anche parecchie soddisfazioni”.
In che senso?
“Fra l’altro sono anche stata scelta da Canale 5 per partecipare a Stasera mi tuffo”.
Di che si tratta?
“Un programma di quattro puntate nelle quale ci siamo cimentate come tuffatrici in coppia con dei vip”.
Lo aveva già fatto?
“Assolutamente no. Ho iniziato a frequentare la piscina dopo la malattia, ma per fare acquagym”.
Come è andata?
“Sono stata a Roma per quattro settimane. Ci allenavamo a Foro Italico. E’ stata un’esperienza bellissima”.
Continua a praticare sport?
“Assolutamente sì. E’ fondamentale nella prevenzione delle malattie. Ora mi dedico a lunghissime camminate veloci”.
Col concorso come è andata?
“Bene. Nel 2014 ho vinto la fascia Sponsor Top. Poi ho partecipato a Miss Nonna conquistando la fascia Dolcezza. In quella occasione come prova di abilità ho presentato una parodia di Jerusalema. Ora mi piacerebbe partecipare a Miss Suocera. E’ sempre bello mettersi in gioco”.
Con quale obiettivo?
“La speranza è sempre quella di ottenere un risultato positivo. E’ inutile nasconderlo. Comunque il concorso va preso leggerezza. Alla fine l’importante è mettersi in gioco e divertirsi”.
Le foto sono di Gloria Teti
Auguri a tutte le donne
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