In particolare sono due e non di facile soluzione
CESENA. L’economia comincia a girare, i segnali sono buoni, ma non mancano i rischi. E’ quello che emerge dalla quotidiana lettura dei giornali economici o delle sezioni economiche. Oggi sono tre le notizie che hanno maggiormente attirato la mia attenzione. E sono tutte legate.
Il Sole 24 Ore. La produzione meccanica sale del 15,6%.
Il dato è del primo trimestre grazie al miglioramento della domanda interna e della ripresa del commercio mondiale. Emerge dall’indagine congiunturale di Federmeccanica sull’ industria metalmeccanica. Restano due criticità: il costo e la reperibilità delle materie prime e le difficoltà a trovare personale qualificato.
Il Sole 24 Ore. Una azienda su due non trova i candidati da assumere
Il 56%, delle imprese ha difficoltà nel reperire i profili professionali necessari per lo svolgimento dell’attività aziendale. Un dato peggiore di quello rilevato circa due anni fa, quando erano il 47% le aziende che evidenziavano questo grande problema. Il 16% delle imprese dice di dover aumentare gli occupati nei prossimi mesi, rispetto all’ 8% che ritiene di doverli diminuire. Il problema è il reperimento di personale qualificato. Le competenze più difficili da reperire sono quelle tecniche di base e tradizionali, come dice il 42% degli intervistati, seguite da quelle trasversali per il 31% e dalle competenze tecnologiche avanzate e digitali per il 24%. Un circolo vizioso che non ci possiamo permettere
Corriere della Sera. Ferrari: le fabbriche temono la carenza delle materie prime
In un’intervista a Rita Quarzè Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Emilia Romagna, dice che quello dello sblocco dei licenziamenti è un falso problema. Poi aggiunge che secondo i loro calcoli i posti a rischio potrebbero essere tra i 60 e i 90 mila. Che non sono comunque bruscolini, aggiungo io. Secondo Ferrari queste persone potrebbero essere aiutate a trovare un nuovo lavoro perché ci sono molti settori che cercano personale e non riescono a trovarlo. A partire dall’edilizia.
Tra i problemi parte da quello delle materie prime. Denuncia che tutti i settori si trovano a fare i conti con materiali introvabili e costosissimi. Le fabbriche si fermano a singhiozzo. Lo considera un vincolo alla crescita da non sottovalutare.
Questo post è stato letto 171 volte