Sabato 3 luglio 2021, alle ore 19.30, presso l’ex Chiesa di San Rocco, piazza Pretorio 7, Modigliana, si terrà l’inaugurazione della mostra “Selva molle. Dante – Lecca – Samorì”, a cura di Sabrina Samorì, promossa dell’Accademia degli Incamminati. Fino al 5 settembre saranno esposte operetta di Chiara Lecca e Nicola Samorì, tra cui alcuni inediti di entrambi gli artisti. Alcune opere di Chiara Lecca sono realizzate utilizzando i legni della ditta Alpi grazie ad una collaborazione iniziata nel 2019.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Modigliana e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì nell’ambito del Festival dei Sentieri Agrourbani di Modigliana (www.sentieriagrourbani.com) ed è un evento collaterale alla mostra “Dante. La visione dell’Arte” in programma presso i Musei San Domenico Forlì.
La mostra, ideata in occasione dell’anno dantesco, si sviluppa come un dialogo a due voci tra Chiara Lecca e Nicola Samorì all’interno della seicentesca chiesa, ora sconsacrata, dedicata a San Rocco e situata nel centro storico del piccolo borgo romagnolo. Fil rouge della mostra è la forma della materia come mezzo di narrazione tra il naturale e trascendentale.
Chiara Lecca nasce nel 1977 a Modigliana (Forlì- Cesena), dove vive e lavora.
Il suo lavoro artistico è principalmente installativo e scultoreo con incursioni nella fotografia e nella video arte. Cresce a stretto contatto con la natura e con il mondo animale nei terreni dell’azienda agricola di famiglia, conservando preziosi ricordi che contrassegnano in larga parte il suo lavoro artistico. Focalizza la sua ricerca sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea. L’elemento animale, in particolare, diventa materia per un processo di alterazione semiotica.
Il lavoro di Chiara Lecca è presentato in varie istituzioni in Italia e in Europa tra cui nel 2018 all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, nel 2012 presso la contea di Kassel in occasione di EUARCA -International European Art Camp- e nel 2008 presso la Fondazione Spinola Banna per l’Arte di Torino. Sue mostre personali si sono tenute in istituzioni e musei tra cui: Collezioni Comunali D’Arte di Palazzo D’Accursio a Bologna e Museo Carlo Zauli a Faenza nel 2017, Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno nel 2016, Naturkundemuseum Ottoneum di Kassel nel 2015, Villa Rusconi di Castano Primo a Milano e Palazzo del Monte a Faenza nel 2013, MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna nel 2010.
Ha esposto le sue opere in numerosi musei pubblici e gallerie private in Italia ed Europa quali: MACRO Roma nel 2019, Vestfossen Kunstlaboratorium Norvegia nel 2018, Schloss Ambras Innsbruck Austria nel 2017, Palazzo Reale Milano, Museum Schloss Moyland Germania, Castle Gaasbeek Belgio nel 2016, Museo Poldi Pezzoli, Gallerie d’Italia e Villa Necchi Campiglio a Milano nel 2013, MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza nel 2015, 2013 e 2012, Spazio Thetis Venezia nel 2011; Kunst Meran/o Arte nel 2009, PROG Zentru fur Kulturproduktion Svizzera nel 2008, Castel Sant’Elmo Napoli nel 2005.
Nel 2016 è finalista al XVII Premio Cairo con l’opera Dark Still Life esposta a Palazzo Reale Milano.
Chiara Lecca collabora con Galleria Fumagalli Milano dal 2008, anno della sua mostra personale presso la sede di Bergamo.
Nel 2020 fonda il Collettivo Clarulecis.
www.chiaralecca.com; www.clarulecis.com
Nicola Samorì è nato nel 1977 a Forlì e si è diplomato nel 2004 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Pittore e scultore, nel suo percorso si evidenzia il tentativo di mettere in pericolo forme derivate dalla storia della cultura occidentale: in esse l’apertura del corpo rappresentato e della superficie pittorica si mostrano senza soluzione di continuità e si ha l’impressione che la nascita di una nuova opera comporti sempre il sacrificio di una antica.
A partire dal 2010 si affacciano nei suoi lavori le prime scorticature del pigmento, processo evidente in tre mostre del 2011: Baroque, LARMgalleri, Copenhagen, Scoriada, Studio Raffaelli, Trento e Imaginifragus, Christian Ehrentraut Gallery, Berlino. L’anno successivo si tiene la sua prima personale in una sede museale: Fegefeuer, Kunsthalle, Tubinga. Con la mostra Die Verwindung, allestita presso Galleria Emilio Mazzoli di Modena nel gennaio 2013, “l’artista ha finito per castigare ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della pittura” (Alberto Zanchetta).
Nel 2014 si sono succedute mostre personali e collettive allo Schauwerk di Sindelfingen, al MAC di Lissone, alla Kunsthalle di Kiel e negli interrati palladiani di Palazzo Chiericati a Vicenza.
L’anno successivo è selezionato per partecipare alla 56.ma Biennale di Venezia, e inserito nel progetto espositivo Codice Italia curato da Vincenzo Trione. Sempre nel 2015 partecipa a Gare du Nord presso il Teatro Anatomico di Amsterdam, Gare du Sud nel Teatro Anatomico dell’Archiginnasio di Bologna e il TRAFO Centre for Contemporary Art di Szczecin gli dedica una vasta monografica dal titolo Religo.
Sono del 2016 i progetti personali alla Galleria Monitor di Roma e il primo solo show presso la sede di Lipsia della Galerie EIGEN+ART, a cui segue la partecipazione alla 16a Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e a Gare de l’Est, Teatro Anatomico di Padova.
Nel 2017 partecipa alla collettiva Art in Art presso il MOCAK di Kraków e hanno luogo due monografiche al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e alla Neue Galerie di Gladbeck.
Fra il 2017 e il 2018 prende parte alla mostra The New Frontiers of Painting presso la Fondazione Stelline di Milano, dove ritorna nella primavera del 2019 in occasione della mostra The Last Supper after Leonardo. Nel 2018 gli esperimenti con la tecnica dell’affresco condotti nei due anni precedenti confluiscono nella mostra Malafonte alla Galerie EIGEN+ART di Berlino.
A fine 2019 tiene la personale Cannibal Trail, presso il Yu-Hsiu Museum of Art, Cantou (Nantou,Taiwan), la prima in Asia; a inizio 2020 allestisce a Napoli, presso la Fondazione Made in Cloister e il Museo Archeologico, il progetto Black Square e in settembre con la mostra personale In abisso torna nella sede berlinese della Galerie EIGEN+ART. In novembre apre una personale al Museo Mart di Rovereto dedicata alla figura di Santa Lucia, una delle immagini-guida degli ultimi anni del suo lavoro.
www.nicolasamori.it
Modigliana è un comune italiano di 4 435 abitanti della provincia di Forlì Cesena in Emila Romagna. Uno dei comuni storici della Romagna Toscana, fino al 1923 ha fatto parte della provincia di Firenze. Circondata dalle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, il territorio di Modigliana è uno dei maggiori centri della Valle del Tramazzo. È attraversata dai torrenti Ibola, Acerreta, e Tramazzo che confluiscono formando il Marzeno, che si riversa nel Lamone presso Faenza.
Un territorio che grazie alla sua collocazione geografica e alla sua morfologia ha reso Modigliana importantissimo nucleo nei secoli: i Conti Guidi, la trafila garibaldina, l’800 fra l’arte di Silvestro Lega e l’Industria della Seta, Maria Stella Chiappini e le relazioni con il casato d’Orleans, la storia partigiana, la sede dell’Accademia degli Incamminati, il Premio Silvestro Lega e il recente sviluppo del design industriale, le eccellenze vitivinicole, la riserva sperimentale di Montebello e i paesaggi delle tre vallate del Tramazzo, Ibola e Acerreta
L’Oratorio, sede dei Padri Scolopi delle scuole Pie, che istituirono la scuola nella casa contigua, risale al 1690. La chiesa, all’esterno, presenta una caratteristica copertura detta a cappello di prete, e l’interno, a croce greca, ormai spoglia di decorazioni e arredi, presenta una spaziosa e austera architettura. Sconsacrata e restaurata circa 15 anni fa oggi è adibita a manifestazioni pubbliche. Nel 2018 ha ospitato la mostra di Silvestro Lega, natio di Modigliana, a cui è dedicata la Pinacoteca civica del paese.
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