Grazia Elena Stranieri, Miss Mamma Italiana Gold Simpatia 2018
CESENA. Nel 2018 ha indossato la fascia di Miss Mamma Italiana Gold Simpatia. Grazia Elena Stranieri è mamma di Alessia, 23 anni.
Come e quando è iniziato il suo percorso nel concorso?
“Era il 2018. Fui coinvolta da un’amica. E successe una cosa davvero piacevole”.
Cioè?
“Vinsi la fascia e feci un doppio festeggiamento”.
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Perché?
“Mi premiarono pochi minuti dopo la mezzanotte, quindi nel giorno del mio compleanno. Perciò, un doppio festeggiamento”.
Dove si tenne la serata?
“In una masseria in provincia di Taranto, a circa otto chilometri dal mare”.
Una masseria, il mare della Puglia. Tutte cose delle quali si dice un gran bene.
“La Puglia è stupenda. Abbiamo un mare caraibico, riserve naturali protette, dune meravigliose, una grande varietà di flora e di fauna. Le masserie sono stupende. Magari però ancora dobbiamo migliorare per quanto riguarda le strutture”.
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Aveva esperienza nei concorsi di bellezza?
“Nessuna. E’ stata una novità che mi è piaciuta”.
Con quale spirito ha partecipato?
“L’avevo preso per gioco. Poi mi è piaciuto concorrere anche perché mi sono trovata bene. L’ambiente mi ha aiutata”.
In che senso?
“La gestione è professionale. Si conoscono delle persone e c’è un clima tranquillo, sano. Non c’è una competizione esasperata. Anzi, si instaura un clima di collaborazione e solidarietà. Prima di sfilare tutte siamo emozionate e ci si aiuta l’una con le altre”.
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Una volta sul palco si supera l’emozione?
“Sì, ci si riesce anche perché è bello mettersi in gioco”.
Quando sfila cosa prova?
“Ogni volta è diverso. Provo un cocktail di emozioni, anche contrapposte”.
In famiglia come hanno preso la sua decisione?
“Bene, mi hanno agevolato”.
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Quale prova di abilità ha portato?
“La prima volta ho recitato una poesia. In un’altra occasione ho dipinto”.
Lei è un’artista?
“Amo la pittura e di professione faccio la restauratrice”.
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Che tecnica usa?
“Rivestimento in foglia di oro zecchino”.
Ultimamente ha fatto qualcosa di particolare?
“Tante cose e di tutte sono orgogliosa. Ma in modo particolare sono soddisfatta per aver collaborato alla restaurazione del Cristo Risorto, opera che sovrasta l’altare – mensa dell’aula liturgica della parrocchia di San Pietro Apostolo”.
Sogni nel cassetto?
“Due li ho realizzati. Ne manca un terzo”.
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Quali sono?
“Sono riuscita ad andare a New York e ad acquistare casa. Ora vorrei trovare un lavoro fisso, ma non è facile”.
Come è New York?
“Andarci è stato il coronamento di un sogno. Camminavo sempre con lo sguardo all’insù colpita dalla maestosità del posto. Ti abbaglia. Però non è tutto oro quello che luccica”.
In che senso?
“C’è anche molta povertà. Ero ospite di parenti (zio e cugini ndr) e mi hanno fatto vedere anche angoli dove la situazione non è molto edificante”.
Rimpianti?
“Non ho grossi rimpianti. Mi dispiace non aver avuto la possibilità di frequentare l’istituto artistico”.
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Lei è portata per l’arte. Oltre al restauro di cosa si occupa?
“Per hobby faccio oggetti in ceramica e dipingo”.
Qual è il suo soggetto preferito?
“La natura”.
Le foto sono di Gloria Teti
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