Si è svolto venerdì 5 novembre presso Rocca delle Caminate un incontro promosso da Tecnopolo Forlì-Cesena e Ser.In.Ar sul tema “Infrastrutture e competenze. La ricerca e l’innovazione a servizio della ripresa”, durante il quale gli assessori regionali Vincenzo Colla (sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione) e Paola Salomoni (scuola, università, ricerca, agenda digitale) si sono confrontati con i rappresentanti delle imprese locali e il mondo della ricerca e dell’innovazione che fa riferimento ai CIRI (Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale) dell’Università di Bologna, parte integrante del Tecnopolo di Forlì Cesena.
Obiettivo dell’evento – come hanno sottolineato in apertura Lorenzo Ciapetti (Tecnopolo Forlì-Cesena) e Barbara Busi (ARTER) è stato quello di avviare un confronto sul ruolo degli stessi Tecnopoli, quali luogo dell’incrocio istituzionale per lo sviluppo di servizi e progetti di innovazione a servizio del tessuto imprenditoriale, alla luce del periodo attuale che vede la Regione Emilia-Romagna impegnata nella predisposizione di piani di sviluppo economico, il più rilevante dei quali è certamente il nuovo S3 2021/2027 (Smart Specialisation Strategy), strumento che le Regioni hanno a disposizione dal 2014 per sostenere la ricerca e l’innovazione. Dai Tecnopoli emiliano romagnoli è quindi necessario uno sforzo progettuale in linea con i propri ambiti di innovazione e con le vocazioni dei propri territori, al fine di proporre ambiti di finanziamento alla Regione da inserire in tali contesti. Si tratta di un momento cruciale per lo sviluppo economico, da quanto si desume dalle parole di Morena Diazzi (direttore generale economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione), in quanto sul piatto complessivamente ci sono circa 5 miliardi di euro, ben superiori a quanto erogato in ambito S3 2014-2020, dove comunque sono stati finanziati ben 9.881 progetti.
Nel corso dell’evento i referenti dei CIRI di Forlì-Cesena hanno presentato le proprie attività: Paolo Tortora (CIRI Aerospace) ha posto l’attenzione sulla nuova frontiera dell’ U.A.M. (Mobilità Aerea Metropolitana), quale soluzione per la congestione del traffico con criteri di alta sostenibilità ambientale e sugli ambiti connessi a questo percorso (velivoli, integrazioni con il traffico aereo civile, gestione traffico aereo, sistemi di autonomia ecc..). Ha poi ricordato le connessioni con il Polo Aeronautico forlivese e i possibili sviluppi in termini di manutenzione aeronautica e realtà virtuale; infine ha lanciato l’ipotesi dell’utilizzo di una seconda galleria del vento presso le ex officine Caproni di Predappio, finalizzata allo studio della sicurezza di sistemi autonomi della gestione del volo. Pietro Rocculi ha presentato il CIRI Agrifood e le proprie 5 unità operative (sicurezza e autenticità, produzione primaria sostenibile, qualità nutrizione e salute, processi e prodotti alimentari, consumo e mercati), con alcuni riferimenti ad attività di ricerca attive, quali progetti di agricoltura di precisione per la sostenibilità, valorizzazione di scarti della produzione ittica, attività di studio di packaging flessibili e bionaturali e tutto il comparto della genomica, con un approccio trasversale di competenze per analizzare in DNA degli alimenti. Luca Foschini (CIRI ITC) ha posto l’attenzione su due progetti: il primo, denominato Servizi Big Data in e Out per l’industria 4.0, finalizzato a rendere intelligenti gli ambiti aziendali, tramite un’interconnessione e un’integrazione dei dati nell’azienda e creando flussi di ulteriori dati per collegare l’impresa stessa con l’esterno; il secondo (COVID SWAPS) riguarda una piattaforma web automatizzata per facilitare la gestione e il monitoraggio degli OS COVIS, al fine di ridurre tempi di attesa, ridurre possibilità di errori umani e strutturare la gestione dei dati secondo criteri di sicurezza informatica.
Un messaggio forte e chiaro è venuto dall’assessore regionale Vincenzo Colla: “La Regione Emilia-Romagna – ha affermato – ha a cuore i propri territori e il loro sviluppo: oggi con il Patto per il lavoro e per il Clima dobbiamo gestire un grande cambiamento e vogliamo farlo nell’ambito della digitalizzazione, delle tecnologie trasversali e della sostenibilità, senza dimenticare mai i concetti di coesione sociale. È assolutamente necessario recuperare la cultura tecnica e scientifica perché c’è un grande bisogno di giovani qualificati, senza i quali, nel medio periodo, avremo ripercussioni negative sullo sviluppo economico. Avremo a disposizione ingenti risorse e sono sicuro che la Rete di Alta Tecnologia della Regione con i Tecnopoli sapranno individuare idee progettuali di qualità, in sinergia con le imprese dei territori”. Di particolare interesse la promessa di finanziare la già citata seconda galleria del vento presso le ex Caproni.
Anche dall’assessore Paola Salomoni è giunto l’invito ad attivarsi per una progettazione dell’innovazione di qualità: “Le competenze ci sono – ha affermato – da parte del Tecnopolo di Forlì-Cesena, di Ser.In.Ar., dell’Università e del tessuto delle imprese. E’ il momento di attivarsi: i Tecnopoli sono dentro all’S3, dobbiamo promuovere un ecosistema innovativo di qualità, concentrandoci anche sui settori in cui siamo meno presenti, compreso tutto il mondo delle start up. Le risorse, oltre a S3 2021-2027, potranno giungere anche da Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sul quale abbiamo buone possibilità di aggiudicarci un bando”.
All’evento, oltre ad una qualificata platea di imprenditori e rappresentanti delle associazioni economiche, hanno partecipato anche il sindaco di Forlì Gianluca Zattini, l’assessore alle attività produttive del Comune di Forlì Paola Casara, l’assessore alle attività produttive del Comune di Cesena Luca Ferrini, Matteo Montanari (Comune di Cesena), il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini in rappresentanza delle aree interne dell’Appennino, la consigliera Valentina Ancarani in rappresentanza della Provincia di Forlì-Cesena e Dario Maio, presidente di Ser.In.Ar., che ha ricordato che a fronte di una disponibilità di risorse così elevate, sarà necessario privilegiare la qualità dei progetti e l’equilibrio fra territori: “Ser.In.Ar. – ha affermato Maio – ha le competenze per favorire lo sviluppo dell’innovazione del territorio: sogno che il Tecnopolo di Forlì-Cesena possa diventare una piattaforma e un’agenzia di servizi, in grado di fare analisi, valutazioni e ricerca, al fine di diventare un vero e proprio sportello dell’innovazione per il nostro territorio”.
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