Il Padiglione 1 e stato curato da Enoteca Regionale Emilia Romagna.
CESENA. Dopo due anni d’attesa, fra timori e molte aspettative, il Vinitaly dell’Emilia-Romagna è partito. Si è inaugurata domenica la 54esima edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati e, come da tradizione, il Padiglione 1 e stato curato da Enoteca Regionale Emilia Romagna.
Consorzi del vino e del food e aziende vitivinicole emiliano-romagnole tutti sotto lo stesso tetto per rappresentare quel “tratto che ci unisce”, il claim che accompagna la nuova comunicazione di Enoteca Regionale a partire proprio da questo Vinitaly 2022.
«Ci presentiamo con nuovi contenuti. Lo slogan di quest’anno è #iltrattocheciunisce, per fare riferimento a un filo conduttore che collega diversi aspetti. Unisce L’Emilia e la Romagna, due aree che hanno stili di produzione vinicola diversi ma fanno parte di una regione unica che vanta 30 tra DOP e IGP, ma è anche il tratto che unisce cibo e il vino. In questa edizione abbiamo dato più spazio ai Consorzi di tutela che, all’interno del Padiglione, potranno presentare i loro prodotti tutelati, che utilizzeremo anche nel ristorante interno riservato ai produttori e ai loro ospiti business. Durante la fiera, inoltre, saranno tante le masterclass in cui si parlerà sia di vino sia di cibo» dichiara il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Giordano Zinzani, che prosegue: «Dopo due anni di assenza e due edizioni annullate, abbiamo buone aspettative su questa edizione del Vinitaly e già questa prima giornata ha fatto vedere numerosi visitatori negli stand e lungo i corridoi del padiglione. Una situazione molto vivibile per degustare e intrattenersi con i tanti vignaioli presenti».
Fra i visitatori del Padiglione 1 anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che, accompagnato dall’assessore regionale Alessio Mammi, si è intrattenuto nel pomeriggio fra gli stand dei produttori con Zinzani.
«Questa del Vinitaly per il vino emiliano-romagnolo – sottolinea Bonaccini – è un’opportunità straordinaria soprattutto dopo due anni di forti difficoltà per il comparto vitivinicolo regionale, per tornare protagonisti a livello internazionale. Grazie a un padiglione bellissimo e grazie al prezioso lavoro dell’Enoteca Regionale, e questo ce lo stanno dicendo un po’ tutti, presentiamo eccellenze enogastronomiche e agroalimentari che fanno grande il made in Emilia-Romagna a tavola. Non abbiamo a livello europeo eguali per quanto concerne il patrimonio di prodotti e produzioni Dop e Igp e le performance negli ultimi cinque anni lo dimostrano, con crescita dell’export nell’agroalimentare regionale del 40%».
Questo post è stato letto 175 volte