RAVENNA. Venerdì 13 maggio alle ore 18:30 presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22, inaugura “Dissonanze”.
La mostra personale di Felice Nittolo, patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura e dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna, rimarrà allestita fino a martedì 31 maggio e sarà aperta al pubblico tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e dal venerdì alla domenica anche al mattino dalle 9 alle 13. Sarà possibile visitare la mostra anche in altri orari, contattando pallavicini22.ravenna@gmail.com. Per accogliere i visitatori in sicurezza, l’ingresso in Pallavicini 22 Art Gallery sarà regolato in conformità alle disposizioni ministeriali.
La mostra
Questa mostra, organizzata dallo spazio espositivo Pallavicini 22 Art Gallery in collaborazione con l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani e curata da Roberto Pagnani con un testo critico di quest’ultimo in catalogo, si inserisce nel progetto dedicato a “8 Maestri contemporanei: l’evoluzione del pensiero musivo a Ravenna”.
L’artista Felice Nittolo presenterà una installazione video con quattro monitor centrali che “racconteranno” a ciclo continuo alcune performance realizzate nel corso degli ultimi trent’anni dove le tessere musive e il corpo sono protagonisti indiscussi.
I visitatori potranno inoltre ammirare anche sue opere polimateriche originali esposte alle pareti della galleria.
L’Artista
Felice Nittolo nasce a Capriglia Irpina nel 1950. Dopo la prima formazione all’Istituto d’arte di Avellino e all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 1968 si trasferisce a Ravenna «per amore del mosaico».
Nel 1984 si impone all’attenzione internazionale con il manifesto l’A-Ritmismo, attraverso il quale si fa promotore di un deciso rinnovamento del mosaico tradizionalmente inteso. Nel 1992 presenta il manifesto della Nuova Tradizione e, a seguire, la sua presenza si registra in Italia e all’estero: Inghilterra, Stati Uniti, Giappone, Bosnia-Erzegovina, Francia, Germania, Austria, Scozia.
Negli anni successivi, sperimenta ulteriormente le possibilità del vetro e della ceramica e realizza alcune video-performance. Affianca all’attività creativa un profondo impegno nella riscoperta del lavoro dei massimi protagonisti della scuola musiva ravennate del Novecento, organizzando e curando nel corso degli anni una lunga serie di esposizioni monografiche retrospettive, cui si alternano mostre di artisti viventi (spesso “nuovi talenti” del mosaico).
Per molti anni docente di arte del mosaico presso l’Istituto d’Arte “Nervi-Severini” di Ravenna, ha altresì insegnato presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città ed è stato inoltre docente presso la Pilchuck School di Seattle (USA). Molte collezioni pubbliche e private custodiscono sue opere: dal Museo MAR della città di Ravenna al Tacoma Art Museum di Seattle, dal Museo Nazionale di Ravenna al Museo d’Arte di Kawagoe (Giappone).
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