Grazie alla riqualificazione del centro
CESENA. Non montiamoci la testa: palazzo Oir non è e non sarà la Galleria degli Uffizi e neppure il San Domenico. È una quadreria dignitosa che non potrà attrarre troppi flussi turistici, ma sarà utilissima per rafforzare l’identità di comunità e per le nostre scuole. Ma, soprattutto, è l’ennesimo tassello che fa di Cesena una città sempre più europea. E di questa trasformazione è centrale il polo di piazza della Libertà. Quel pezzo di centro è completamente trasformato. Questo non significa che vada tutto bene madama e la marchesa. Ancora serve un progetto complessivo per il rilancio di quell’area.
Però è innegabile che adesso Cesena sia molto più bella. E’ vero sono stati persi una sessantina di parcheggi che erano soprattutto un totem, uno strumento utilizzato dall’opposizione che, per la verità, non è mai stata tenera neppure con il progetto delle piazze che, invece, è l’ultimo tassello per completare il nuovo volto del centro cittadino. Un progetto targato Paolo Lucchi che lo ha fortemente voluto portandolo a termine solo con la determinazione che lo ha sempre caratterizzato.
Il risultato è aver creato un centro più bello e, soprattutto, una città molto più europea. Adesso il percorso che va da piazza del Popolo fino al Bonci (eventualmente passando anche per via Fantaguzzi) è una bomboniera. Se ne sono accorti anche i cesenati. Non è del resto un caso che le strade del centro di sera siano molto frequentate, fino a tarda ora, soprattutto nel fine settimana. Passeggiarci è un piacere. Manca ancora qualcosa. Come, ad esempio, un ascensore che colleghi piazza del Popolo con la rocca, elemento fondamentale per la valorizzazione dell’immobile malatestiano.
Inoltre servirà uno sforzo da parte del Comune sul fronte turistico. Magari proponendo un percorso. Non che Cesena possa pensare di attirare turisti a frotte, ma sfruttando la Malatestiana come magnete l’affluenza potrebbe aumentare.
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