Piazza della Libertà, ecco le alternative

Ci sono soluzioni per recuperare i posti persi. Ma il problema del centro non è la sosta, ma il commercio online. Il cuore della città è destinato ad avere sempre più pubblici esercizi e serve una politica attrattiva per supportarli

So già che per quello che sosterrò sarò criticato. Ma è quello che ho sempre pensato e che continuo a ritenere sia giusto. A Cesena non esiste un problema di sosta e, in particolar modo, non esiste legato a piazza della Libertà. So già che, ad esempio, Luigi Di Placido e Stefano Angeli rabbrividiranno, ma cerco di articolare il mio pensiero prendendo proprio da piazza della Libertà.

Innanzitutto se si volessero recuperare i circa settanta posti persi non sarebbe difficile. In attesa che venga costruito il parcheggio del Sacro Cuore, ci sarebbero soluzioni che garantirebbero più posti di quelli persi. Uno è piazza Isei. Adesso è Ztl per tutto il giorno. Si potrebbe concedere l’accesso dalle otto alle 19 e buona parte dei posti tornerebbero disponibili. L’altra è lo spazio di fronte alla chiesa di San Domenico. Giustamente, anche per la presenza delle scuole  è stata creata un’area pedonalizzata che serve anche per la chiesa. Si potrebbe mettere a disposizione della sosta, ma con dei piccoli accorgimenti: lasciarla  recintata e mettere una sbarra a tempo che si alzi solo di pomeriggio, dalle 16,30 alle 24. Sarebbero recuperati un trentina  di posti auto. Forse un pelo meno.

Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)

Il problema del commercio, secondo me,  è un altro. Premetto che ritengo che il centro di Cesena abbia una salute molto migliore rispetto ad altri. Di certo va molto meglio di Forlì e se la gioca con Rimini e Ravenna. Il vero problema è strutturale. Da una parte c’è la crisi che ha colpito soprattutto il ceto medio riducendo la capacità di spesa delle famiglie. Dall’altro c’è il commercio online.

 

Io sono tecnologicamente imbranato, quindi fatico ad avvicinarmi a quella soluzione. Ma sono un caso sempre più isolato. Però non ci dobbiamo nascondere che il numero delle persone che acquista in rete è sempre di più. E lo fanno solo per un motivo: il prezzo. Conosco più di una famiglia che passa le  domeniche nei centri commerciali, ma che acquista sempre più su Amazon. Poi possiamo anche far finta di niente.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Però dobbiamo essere consapevoli che, proprio per questo motivo, nel centro storico di Cesena, come in quello di tutte le altre città, sono destinate a diminuire le attività commerciali e a crescere i pubblici esercizi. È sintomatico quello che sta succedendo in piazza del Popolo.
E, proprio per questo motivo è necessario intensificare e moltiplicare le iniziative attrattive. Da rivolgere ai residenti e non. E studiare soluzioni che coprano una fascia oraria ampia, per fare in modo che si possa dare risposte diversificate. Anche in considerazione che il centro di Cesena è tutto sommato piccolo ed ha una rete di piazze, collegate tra loro, da far invidia a molti, non solo in Italia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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