Bsterebbe poco per onorare il principe della risata
di Vincenzo Marano
Le istituzioni di Napoli dimenticano la memoria di Totò. Dalla sua morte si attende un museo ma non si riesce neanche a garantire una manutenzione ordinaria ad una lapide commemorativa posta dal comune, in sua memoria. La scritta è incisa su una lastra di marmo, nei pressi del museo Archeologico Nazionale. Le lettere sono in gran parte illeggibili; basterebbe poco per decorarle e renderle visibili ai turisti.
Totò, Antonio De Curtis, il principe della risata, aspetta da oltre mezzo secolo un museo dove custodire tutti i cimeli della sua immensa attività artistica . Un “giullare” irresistibile, molto amato dal popolo napoletano e meno dalle istituzioni cittadine. E’ dalla fine del secolo scorso, da circa 25 anni, che la Regione Campania acquistò due appartamenti, al terzo e quarto piano, nel monumentale palazzo settecentesco dello “Spagnuolo”, nel cuore del rione Sanità, da destinare al museo Totò. Per varie vicissitudini, più volte annunciata, la sua inaugurazione non ha mai avuto buon fine. La figlia Liliana, deceduta lo scorso mese di giugno, è stata protagonista di una lunga battaglia trentennale per vedere la luce del museo ma senza alcun risultato.
Mario Vitrone, giovane attivista e volontario di strada, dell’associazione “Crescere insieme”, dedica gran parte del suo tempo a segnalare il degrado di cui è circondata piazza Cavour”.Quasi ogni giorno, sono in piazza a controllare e segnalare l’incuria di cui è circondata. Anche le lettere della lapide di Totò, ormai sbiadite dallo scorrere del tempo, andrebbero ripristinate. Basterebbe affidare l’incarico ad un decoratore- racconta con amarezza Vitrone- Alla terza municipalità, segnalo cumoli di immondizia nelle aiuole, rifiuti ingombranti abbandonati ai margini dei marciapiedi, paletti di protezione divelti. Dopo varie segnalazioni, i rifiuti vengono raccolti ma la pulizia non è continuativa-e aggiunge- sono anni che, nel centro della piazza, ci sono due bagni pubblici non funzionanti e ricettacoli di immondizia ”.
A piazza Cavour, si incrociano le linee1 e 2 della metro’ di Napoli. La piazza è situata fra il museo archeologico e via Duomo che fa da porta di ingresso al popoloso rione Sanità che conta circa 50 mila abitanti.
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