Martedì sera a Martorano organizzato dal Mfe
CESENA. Diverse visioni di Europa, ma nessuno che abbia detto apertamente di essere euroscettico. E’ quello, in estrema sintesi, che è emerso nel dibattito elettorale organizzato ieri sera a Martorano dal Movimento Federalista Europeo. Un interessante momento che ha dimostrato che è ancora possibile confrontarsi usando toni moderati e rispettando l’avversario. Perché la politica è anche questo: confronto con l’avversario difendendo le proprie idee, ma senza demonizzare e aggredire l’altra parte. Cosa che poteva sembrare difficile in un confronto molto partecipato: dieci persone. Invece tutto è filato via liscio, senza problemi. Clima che non è stato disturbato neppure dalle inevitabili (in oltre due ore di dibattito) frecciatine lanciate.
Su come intendere l’Europa e il rapporto con la stessa restano le divisioni, distanze che saranno sempre incolmabili, come è logico che sia. Del resto è difficile pensare che l’approccio con l’Europa da parte, ad esempio, di Luca Ferrini (Azione), che si riconosce nella proposta federalista lanciata da Mazzini, non può essere la stessa di Fratelli d’Italia e 5Stelle.
Tutti però sembrano concordare su una cosa: nulla sarà più come prima. Nel senso che questa crisi non solo provocherà morti e feriti, ma cambierà in modo radicale anche tante certezze che sembravano essere diventate abitudini consolidate. Ed allora l’Europa dovrà aiutare il cambiamento snellendo la burocrazia, ulteriore punto (non ce ne sono altri) nei quali tutti i presenti hanno concordato. Poi ci sono le diverse sfumature, ma, in questo caso, cambiano i fattori, ma il prodotto resta lo stesso. Non altrettanto si può dire di come si deve governare e indirizzare il cambiamento che arriverà in tempi velocissimi. Anzi, è già iniziato. Quindi non sarà permesso tergiversare perché significherebbe perdere un treno fondamentale sul quale bisogna salire per garantire un futuro adeguato per un paese.
Questo post è stato letto 184 volte