Sugli aeroporti romagnoli Confindustria rincara la dose

Cresce il fronte di chi ritiene insostenibile l'attuale situazione

Aeroporti romagnoli: cresce il fronte di chi ritiene insostenibile l’attuale situazione. Dopo Legacoop Romagna, adesso è stata Confindustria Romagna a dare una sciabolata allo status attuale. Lo ha fatto con Pierluigi Alessandri, fratello del fondatore di Technogym, che è andato giù pesante. Ha criticato aspramente Forlì e Rimini a partire dal livello di accoglienza parlando apertamente di degrado. 

Pur usando toni meno coloriti, anche Roberto Bozzi, presidente degli imprenditori romagnoli, ha messo il dito sulla piaga lamentando una mancanza di dialogo fra i tre aeroporti che gravitano sulla Romagna: Forlì, Rimini e Bologna. “Abbiamo anche chiesto alla Regione di farsi promotrice di un incontro che preluda ad un accordo tra loro” ha aggiunto.

Sarebbe una soluzione di buon senso perché, senza andare ad intaccare l’autonomia di nessuno, permetterebbe di fare sistema creando qualcosa di complementare e non alternativo.

Il discorso è legato alla dimensione aziendale. Un tempo si diceva che piccolo è bello. Adesso non pare essere più così. Non a caso le ultime rilevazioni testimoniano che nell’ultimo periodo le aziende che hanno risposto meglio alle sollecitazioni del mercato sono quelle ben dimensionate. Questo non significa che il piccolo debba per forza avere problemi. Ha però bisogno di entrare a far parte di un sistema sinergico grazie al quale si può lavorare sull’innovazione. Nel caso degli aeroporti non serve intervenire sull’high tech: cambiano i fattori, ma non il prodotto. I tre scali dei quali parli Bozzi hanno necessità di cercare forme sinergiche per non pestarsi i piedi. Del resto, se ben guardiamo, le loro situazioni, si capisce che c’è un grandissimo margine di manovra. Bologna scoppia e potrebbe tranquillamente delegare. Rimini è lo scalo turistico per eccellenza, ma non può pensare di coprire tutta la costa romagnola. Forlì è un ibrido che potrebbe inserirsi fra gli altri due. In un quadro come questo un dialogo sarebbe utile per evitare forme di inutile e costosa concorrenza. Ognuno però è libero di fare come crede. Tafazzi insegna. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.