Classis diventa Fabbrica delle arti

Filarmonica Arturo Toscanini (ph. Luca Pezzani)

RAVENNA. Era fabbrica e torna a essere fabbrica: l’ex zuccherificio di Classe, oggi museo della città e del territorio, si tramuta in “fabbrica delle arti” per l’inedito progetto di Ravenna Festival che da lunedì 17 a giovedì 20 giugno fa di Classis Ravenna uno spazio di creatività, confronto e condivisione tra concerti, incontri, mostre, installazioni e laboratori disseminati negli spazi del museo lungo il ricco programma ideato da Michele Marco Rossi e Anna Leonardi.

Protagonisti di questa pacifica adunata in quattro giorni saranno i giovani e giovanissimi – dai 25 anni in giù – che hanno risposto alla Chiamata alle arti lanciata qualche mese fa, ma anche ospiti e artisti come Valerio Magrelli, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Cherubini, Teatri 35, Tito Ceccherini, Marco Angius, Davide Bardi, Valerio Sannicandro, Nicolò Tuccia, Samuele Telari e lo stesso Michele Marco Rossi. Con l’accoglienza curata da Francesca Masi, direttrice di RavennAntica, le porte di questa residenza artistica saranno aperte anche al pubblico, dalle 10 della mattina fino ai concerti della sera; grazie al sostegno di Hera Group e CNA Ravenna, l’ingresso è sempre gratuito, ma gli appuntamenti delle 21 sono su prenotazione.

“Un progetto così articolato nell’accogliere ogni genere e forma di espressione creativa delle nuove generazioni non avrebbe potuto concretizzarsi senza l’entusiasmo, l’empatia e la grande volontà della signora Cristina Mazzavillani Muti, che fin da subito ha creduto nell’opportunità di promuovere non un concorso ma un’occasione di incontro, confronto, approfondimento e reciproca ispirazione – spiegano Michele Marco Rossi, tra i violoncellisti della sua generazione forse il più apprezzato dai compositori contemporanei, e Anna Leonardi, già oboista dell’Orchestra Cherubini, attiva anche in ambito organizzativo ed editoriale – E siamo profondamente grati anche a RavennAntica e in particolare alla sua direttrice Francesca Masi per aver aperto le porte di Classis, i cui diversi spazi si prestano ad essere ‘abitati’ dal vario programma di appuntamenti. Così il museo che racconta la storia di Ravenna e del suo territorio abbraccia altre nuove e contemporaneissime storie, facendosi testimone del presente e grande laboratorio per il futuro.”

A partire da lunedì 17 giugno saranno visitabili le due mostre temporanee che raccolgono le opere raccolte dal bando Chiamata alle arti – quella fotografica nella sala conferenze, arricchita dall’installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi, e quella di arti visive nell’atrio nuovo. Saranno inoltre disponibili visite guidate al Museo in due fasce orarie, alle 18.30 e alle 20.15, rispettivamente con Valeria Lacchini, responsabile del sito, e la direttrice di RavennAntica Francesca Masi (le visite durano circa mezz’ora).

Lunedì 17 giugno antico e moderno, passato e futuro si intrecciano attorno a quel nucleo di vita e cultura che è il Mediterraneo, tema di questa prima giornata nonché della sezione della Chiamata che ha invitato giovani fotografi a interpretare per scatti la ricca e complessa storia del “mare fra le terre”. Se alle 10 si apre la relativa mostra (ma anche quella di arti visive), alle 11 e alle 17 la stessa sala conferenze ospita i Tableaux vivants della compagnia Teatri 35, combinati alla prima esecuzione assoluta delle composizioni Epipelagico e Nami No Hon di Valerio Sannicandro, con live electronics di Davide Bardi. Sono pertinenti anche le visite guidate della giornata, alle 18.30 quella alla sezione del museo dedicata alla navigazione e alle 20.15 quella alla sezione delle lucerne, i cui simboli hanno attraverso mari ed epoche. Alle 21 nel ballatoio grande, la Filarmonica Toscanini diretta da Tito Ceccherini, con Nicolò Tuccia al pianoforte e Michele Marco Rossi al violoncello, si misura con la Battalia quasi espressionista di Heinrich Ignaz Franz Biber e la sintesi suprema di ogni stile ed epoca di J. S. Bach; contemporanei eppure legati al filo del passato sono Levante di Ivan Fedele e Ouroboros di Thomas Larcher.

Martedì 18 giugno alle 10.30, 17.30 e 19.30 è in programma la proiezione dei video dei partecipanti alla Chiamata che si sono misurati con la sfida di “tradurre” in video la fisicità di due brani contemporanei: da una parte l’ispirazione mitologica di Iannis Xenakis in Kottos (1977), dove confluiscono i nodi cruciali del Novecento; dall’altra, la fatica del vivere nella cruda attualità di Obstinate (2022) di Georges Aperghis. In due parti, alle 12 e alle 15, Corde e martelletti – cento piccoli pezzi per crescere al pianoforte di Alessandro Solbiati si dipanano in un’irrituale maratona musicale sotto le dita di giovani pianisti dei Conservatori di Milano e Bergamo. Il concerto delle 21 vede Michele Marco Rossi al violoncello e Davide Bardi al live electronics per musiche di Ivan Fedele, Filippo Perocco e Bernhard Gander, mentre alle 22.30 la pagoda nell’area esterna accoglie il quartetto di sassofoni Kamaanda, per un programma tra Marc-Antoine Charpentier e Duke Ellington. 

Mercoledì 19 giugno è tempo per giovani poeti-musicisti di accompagnarci attraverso i loro territori – senza confini fra rap, trap, poesia – con esibizioni dalle 10 alle 20 e, alle 21, un incontro con il poeta Valerio Magrelli e l’Ensemble di musica contemporanea 20.21 del Conservatorio G. Verdi di Ravenna. Lo stesso ensemble sarà in concerto alle 19, mentre gli allievi dei corsi ad indirizzo pop/rock e tecniche di improvvisazione propongono il concerto delle 17.30. La giornata si concluderà in festa alla pagoda con l’appuntamento delle 22.30 con il rapper ravennate Sidstopia e dj Zywah alla consolle.

Giovedì 20 giugno dalle 10 alle 20 la scena è dei pittori, mosaicisti, musicisti e performer che hanno aderito alla Chiamata per la sezione “invocazione”, aperta a tutti i linguaggi attorno a un tema apparentemente arcano eppure attuale, suggerito dall’intensità delle Sette parole di Sofia Gubajdulina, che assieme alla Sinfonia “degli addii” di Haydn costituisce il programma del concerto delle 21 con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Marco Angius, con Michele Marco Rossi al violoncello e Samuele Telari alla fisarmonica. Alle 22.30 alla pagoda ci attende un concerto lounge con la musica elettronica di Filippo Ianiero e la regia di Davide Bardi.

Continua fino al 20 giugno il laboratorio di ricamo con l’artista italo-egiziana Hagar Keshk, che ci invita a fissare parole e pensieri sulla stoffa fino alla creazione di un’opera collettiva. Il laboratorio è gratuito su iscrizione senza limiti di età (info e iscrizioni: chiamataallearti2024@ravennafestival.org).

Il progetto ha il patrocinio di Nuovo IMAIE ed è in collaborazione con SZ Sugar, Conservatorio G. Verdi di Ravenna, PAB – Politecnico delle Arti di Bergamo e Conservatorio di Musica G. Donizetti e Conservatorio di Milano.

Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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