La cantante Ginga a Spiagge Soul

RAVENNA. Un viaggio in musica nell’anima di una cantante scelta per le sue capacità espressive da giganti come Zucchero, Cheryl Porter, Mario Biondi o Eros Ramazzotti, capace di unire tutte le sfumature della musica black in un solo concerto (alle 21.30).

Giovedì 18 luglio in Piazza Dora Markus a Marina di Ravenna la cantante italo-statunitense Ginga conduce gli spettatori in un viaggio tra sonorità soul e neosoul, passando per il jazz più raffinato e il blues delle origini. Con grandi classici reinterpretati in chiave contemporanea accanto a brani di artisti emergenti. Prosegue così la 16esima edizione di Spiagge Soul.

Ginga è una cantante dotata di una splendida voce con le caratteristiche tipiche e proprie delle “voci nere”. Il suo repertorio spazia dal blues, al soul, al jazz, al r&b, al gospel. Fra le altre cose, Ginga è stata corista della famosa vocal coach e cantante americana, regina del Gospel in Italia, Cheryl Porter, e nel 2014 ha partecipato, sempre come corista, all’album di Mario Biondi “A very special Mario Christmas”. Si è esibita come solista nel suo progetto “Ginga in Jazz” per l’inaugurazione della 73esima Mostra del cinema di Venezia 2016, nella prestigiosa location dell’hotel Danieli di Venezia. Nel settembre 2016 ha partecipato come corista di Zucchero con gli Halleluja Gospel Singer & Cheryl Porter alla trasmissione televisiva “Partigiano reggiano” e ai concerti che Zucchero ha tenuto all’Arena di Verona e a Venezia in piazza San Marco. Nel 2017 è uscito il primo EP di Ginga intitolato “Spring Time” prodotto e arrangiato dal maestro Felice Del Gaudio (Dalla, Antonacci, Mingardi, Emy Stewart) per Irma Records. Nel novembre 2018 è uscito l’album di Eros Ramazzotti “Vita ce n’è” al quale Ginga ha collaborato come corista in alcuni brani. La cantante ha partecipato anche come corista con gli Hallelujah Gospel Singers alla trasmissione di Sky “E poi c’è Cattelan” accompagnando Marco Mengoni. Nella tournée estiva 2019, ha avuto l’onore di essere accompagnata dal grande musicista americano Stan Sargeant, storico bassista di Al Jarreau e di altri grandi artisti internazionali, poi ha esportato i suoi spettacoli oltre i confini nazionali esibendosi in Grecia, Svizzera e anche in Ucraina al Giubileo del Jazz, come unica ospite in rappresentanza del vecchio continente.

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