

RAVENNA. Sabato 12 aprile (ore 18) a Palazzo Rasponi dalle Teste, a Ravenna, si inaugura Ánemos (dal greco soffio vitale, anima), esposizione antologica di Graziano Spinosi, artista di stanza a Santarcangelo e docente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Per la vernice sono previsti gli interventi di Sabrina Foschini e Massimo Pulini e l’introduzione di Paola Babini.
La mostra, articolata in sei sale del palazzo, propone ventidue sculture, realizzate a partire dal 1999 fino ad altre più recenti. Il titolo della mostra rimanda al carattere ontologico della ricerca dell’autore: opere che indagano il tema della nascita, dell’identità e dell’infanzia. Le prime sale ospitano sculture di grandi dimensioni che compongono il ciclo Nidi, ideato originariamente oltre vent’anni fa. Una sala centrale invece, ospita una serie di opere realizzate a Roma negli anni Novanta, ovvero una selezione di “scarpe” realizzate con i più svariati materiali e dedicate a maestri della storia dell’arte. Il percorso espositivo poi, si conclude con Il Fanciullino, un’opera che trae spunto dalle riflessioni filosofiche di Platone e Giovanni Pascoli. «Non possiedo più l’abbandono dei bambini – dice Spinosi – ma per tentare di provocarlo comincio sempre dal materiale. Il legno emette suoni che somigliano a quelli del pane appena sfornato, la cera delle api ha la stessa levigatezza della pelle umana. Anche l’aria è un materiale. Come gli alberi, l’acqua, l’orizzonte».
Curata da Daniele Torcellini e Paolo Trioschi, la mostra sarà visibile fino al 25 maggio con ingresso gratuito. Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19; sabato e domenica 11-19.
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