22 Maggio 2025
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Kamilya Jubran (ph. Olivier Miche)

Kamilya Jubran (ph. Olivier Miche)

RAVENNA. Un fine settimana di concerti, una sera dopo l’altra, per mettersi all’ascolto di Voci e musiche dalla Palestina.

La rassegna nata dalla collaborazione fra Ravenna Festival e Festival delle Culture è al Teatro Alighieri dal 23 al 25 maggio, sempre alle 21, protagonisti artisti che dimostrano come, attraverso la drammatica esperienza della diaspora, la creazione musicale palestinese sia in sintonia con i tratti tipici della contemporaneità: l’ibridazione dei linguaggi, l’ubiquità culturale, la dialettica di tradizione e innovazione e di locale e globale. Ad aprire il trittico di concerti è Kamilya Jubran, già voce principale dei Sabreen, pionieristico gruppo palestinese di Gerusalemme Est, e figura carismatica che ha aperto la sua ricerca alla sperimentazione. Sabato 24 il palcoscenico è invece dei 47Soul, gruppo di elettro-hip hop formato nel 2013 da musicisti di diversa provenienza ma tutti di origine palestinese e oggi uno dei gruppi arabi di punta sul piano internazionale. Domenica 25 è la volta di Bashar Murad, cantautore e regista il cui ironico pop cosmopolita sfida gli stereotipi e illumina questioni sociali, incluse tematiche LGBTQ+.

Musicista, compositrice e una delle figure più rispettate dalla nuova generazione nella scena musicale araba sperimentale e alternativa, Kamilya Jubran (23 maggio) è cresciuta ad Al Rameh, un villaggio palestinese della Galilea. Figlia di genitori appassionati di musica, è stata introdotta al repertorio classico arabo da piccola. Trasferitasi a Gerusalemme per frequentare l’Università, è entrata a far parte dei Sabreen, un collettivo con sede a Gerusalemme Est dedito a combinare il folklore arabo con il jazz, il rock e altri stili contemporanei. Dopo venti intensi e ricchissimi anni con i Sabreen, Jubran ha dato il via ai suoi primi esperimenti solisti in Europa; oggi vive a Parigi. Vera virtuosa dell’oud e dotata di una voce flessibilissima, Kamilya Jubran propone una musica che, costellata di suoni così inusuali da trasportare gli ascoltatori al di fuori del tempo e dello spazio, consente di immaginare un futuro sonoro alternativo.

Fondato in Giordania nel 2013, il collettivo musicale 47Soul (24 maggio) ha oggi base fra Londra e la Palestina; il nome del gruppo allude al 1947, l’anno precedente la prima guerra arabo-israeliana. Attingendo alla ricca eredità culturale e musicale del Levante, che comprende l’attuale Palestina, Siria, Giordania e Libano, unendo strumenti arabi tradizionali come l’arghul e il mijwiz con l’hip-hop, l’elettronica e l’R&B e fondendo questi elementi con la Dabke, danza popolare tradizionale, e con altre sonorità Shaa’bi (musica popolare di origini urbane), i 47Soul hanno creato un suono unico, al tempo stesso radicato e innovativo. Le loro energiche esibizioni trasmettono potenti messaggi di libertà e uguaglianza, in un linguaggio ibrido tra arabo e inglese.

Figlio di Said Murad fondatore dei Sabreen, Bashar Murad (25 maggio) sfida gli stereotipi e mette in luce questioni sociali che raramente vengono affrontate in Palestina, come la vita sotto l’occupazione e in contesti patriarcali. Che si stia esibendo in abito da sposa o cantando della diversità di genere, Bashar si espone sempre, affrontando rischi e stimolando il pensiero critico. Come regista, Bashar cura con orgoglio la realizzazione dei suoi video musicali e ha realizzato anche una versione anglo-araba del brano di Nina Simone I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free. Nel 2023, poco dopo l’uscita dell’album Nafas, Bashar ha partecipato alla selezione nazionale islandese per l’Eurovision con il brano Wild West. La sua partecipazione ha attirato l’attenzione dei media internazionali e si è classificato al secondo posto.

La collaborazione fra Ravenna Festival e Festival delle Culture si è estesa anche alla rassegna Romagna in fiore per l’appuntamento alla Torraccia di Ravenna, che domenica 1 giugno, alle 16, accoglierà una “grande festa africana” in due concerti – quelli della cantautrice maliana Fatoumata Diawara e della band franco-marocchina Bab L’ Bluz.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org 

Biglietti: posto unico numerato 5 Euro 

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